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DAGOREPORT – SE C’È UNO SPIATO, C’È ANCHE UNO SPIONE: IL GOVERNO MELONI SMENTISCE DI AVER MESSO…
SI È MATERIALIZZATA LA “GRILLEXIT” - PER LA PRIMA VOLTA BEPPE GRILLO NON COMPARE NELLE CARTE DELL'ASSOCIAZIONE CHE REGOLA LA VITA DEI CINQUE STELLE - NELL'ATTO COSTITUTIVO IL COMICO RESTA SOLO COME GARANTE: I “NUOVI” SOCI FONDATORI DEL MOVIMENTO SONO LUIGI DI MAIO E DAVIDE CASALEGGIO
Emanuele Buzzi per il “Corriere della sera”
Beppe Grillo? Per la prima volta non compare (o quasi) nelle carte dell' associazione che regola la vita dei Cinque Stelle. I «nuovi» soci fondatori del Movimento sono Luigi Di Maio e Davide Casaleggio, una scelta dettata dalla volontà di tracciare idealmente un filo conduttore nella storia pentastellata: il leader e il figlio dello stratega e co-fondatore.
Tre pagine che cambiano la pelle del Movimento e danno inizio alla nuova fase, quella lanciata a Italia 5 Stelle a Rimini con l'elezione del nuovo capo politico e che arriva fino ad oggi. Tre pagine sanciscono l'atto costitutivo di associazione - come si legge - denominata Movimentò 5 Stelle, che raccoglie l'eredità delle associazioni che hanno retto i pentastellati dalla loro nascita fino a fine 2017.
BEPPE GRILLO - DI MAIO - DAVIDE CASALEGGIO
È la sera del 20 dicembre 2017 quando a Milano si presentano davanti al notaio Valerio Tacchini - punto di riferimento per gli atti M5S - nel suo studio in una delle vie del centro, Casaleggio e Di Maio, già lanciato nella campagna elettorale per le Politiche («Stiamo agli ultimi passaggi di una repubblica al tramonto», dice quel giorno). Sono loro due a dar vita alla nuova associazione che - si legge - ha una sede legale e una sede operativa a Roma (ma il leader secondo le regole vidimate quella sera ha il potere da statuto di sopprimere o istituire eventuali sedi operative).
Beppe Grillo, che era a capo dell' associazione punto di riferimento per i pentastellati quando si sono presentati alle Politiche 2013, compare come garante. Una scelta - viene spiegato - dettata da una necessità giuridica, assicurare uno status di imparzialità alla figura del garante. Un momento preciso (l' atto viene firmato alle 20.14) in cui Grillo - che proprio in quel periodo aveva deciso di riprendere le redini del suo blog - diventa ufficialmente il padre nobile.
GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA
Nell'atto costitutivo compare, invece, Casaleggio, che fino a quel momento aveva solo ruoli legati all' Associazione Rousseau (la piattaforma viene nominata come punto di riferimento per i 5 Stelle nello statuto allegato). E a proposito di punti di riferimento tecnologici, nel testo si legge che l'associazione «promuove, attraverso idonee piattaforme internet o altre modalità, eventualmente non telematiche, la consultazione dei propri iscritti».
C'è un punto che riguarda il leader. «I comparenti conferiscono espresso mandato al capo politico affinché lo stesso possa modificare e/o integrare il presente atto e i relativi allegati, senza alterarne il significato sostanziale». Ma si tratta di un passaggio legato alle modifiche formali per eventuali errori tecnici. Le modifiche statutarie per i principi associativi competono agli associati (previo raggiungimento di determinati quorum), gli iscritti al Movimento.
Sono menzionati anche, oltre al garante, i componenti del comitato di garanzia e del collegio dei probiviri. Tutti - per assumere i ruoli - hanno dovuto dare una conferma a Di Maio. Infatti, nei loro casi «l' accettazione della carica» coincide «con una semplice comunicazione scritta, anche mediante messaggio di posta elettronica, spedita all' indirizzo del capo politico».
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