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PER QUANTO ANCORA GIORGIA MELONI POTRÀ STARE CON IL PIEDE IN DUE STAFFE? DI FRONTE AI REPORT SUL RUOLO DELLA RUSSIA DIETRO ALLA SFIDUCIA A URSULA VON DER LEYEN, LA MAGGIORANZA CHE SOSTIENE LA DUCETTA SI SPACCA - IL LEGHISTA VANNACCI, CHE HA VOTATO A FAVORE DELLA SFIDUCIA, DIFENDE MOSCA: “LA SINISTRA ALIMENTA LA TEORIA COMPLOTTISTA”. IL MELONIANO PROCACCINI VA CONTRO IL CREMLINO: “LA MACCHINA DELLA PROPAGANDA DI PUTIN HA CAVALCATO MOLTO LA MOZIONE SUI SOCIAL”. MA NON RICORDA CHE LA MOZIONE L’HA PRESENTATA IL RUMENO GHEORGHE PIPEREA, DEL PARTITO RUMENO AUR, CHE FA PARTE DELLO STESSO GRUPPO DI FDI IN EUROPA, CIOE' ECR...

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L’UNIONE EUROPEA ACCUSA LA RUSSIA «ERA DIETRO ALLA SFIDUCIA A URSULA»

Estratto dell’articolo di Francesca Basso per il “Corriere della Sera”

 

ursula von der leyen giorgia meloni conferenza sulla ricostruzione dell ucraina. foto lapresse

La Russia ha sfruttato la mozione di sfiducia nei confronti della presidente della Commissione Ursula von der Leyen e del suo collegio per veicolare messaggi anti europei e per screditare la politica tedesca, che in ogni sede ribadisce il sostegno all’Ucraina per una pace giusta e duratura. È quanto emerge dalle analisi di due fact-checker indipendenti: il finlandese «CheckFirst» e il lituano «Bebunk.org».

 

Mosca ha anche alimentato la disinformazione per creare sostegno alla mozione, che il 10 luglio scorso è stata bocciata dal Parlamento europeo con 360 voti contrari e 175 a favore.

 

«Seguiamo da tempo le operazioni russe contro l’Ue e la presidente della Commissione. I fact-checker indipendenti hanno chiaramente identificato tali operazioni nel contesto della mozione di censura», ha riferito ieri Thomas Regnier, uno dei portavoce della Commissione […].

 

LEONID SLUTSKY

La replica di Mosca non si è fatta attendere. Leonid Slutsky, capo Commissione Esteri della Duma su Telegram ha scritto che «von der Leyen continua a cercare nemici esterni per giustificare la sua politica fallimentare».

 

Per il vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, che ha votato a favore della sfiducia, «ora la sinistra cerca di alimentare la teoria complottista contro la Russia». Mentre Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia (la delegazione non ha partecipato al voto), co-presidente dell’Ecr, ritiene che «la macchina della propaganda di Putin abbia cavalcato molto la mozione sui social».

 

Già nel suo intervento in plenaria a Strasburgo, la presidente von der Leyen aveva puntato il dito contro i «partiti estremisti che vogliono polarizzare le nostre società con la disinformazione».

 

«Ci sono ampie prove che molti sono sostenuti dai nostri nemici e dai loro burattinai in Russia o altrove», aveva aggiunto e indicando i banchi dove siede l’estrema destra aveva detto: «Basta guardare alcuni dei firmatari di questa mozione». Il primo firmatario è l’eurodeputato Gheorghe Piperea dell’Alleanza per l’Unione dei Romeni (Aur) che fa parte del gruppo Ecr.

 

MATTEO SALVINI - VLADIMIR PUTIN - ROBERTO VANNACCI - MEME BY EDOARDO BARALDI

Il report di «Check First» si basa sull’analisi di 28.857 post pubblicati da marzo a giugno dal gruppo russo Pravda News in molti Paesi, dalla Romania, alla Polonia, dalla Germania, alla Francia, dagli Stati Uniti ai Paesi baltici.

 

Il 16 giugno il leader di Aur George Simion, ha annunciato su X la raccolta firme per la mozione, che è stata poi presentata da Piperea. A marzo, rileva il report, si registrano i primi segnali della narrazione che diventerà dominante: von der Leyen viene raccontata come una figura problematica, si insinua l’idea che vi possano essere casi di corruzione e si parla di un malcontento crescente in varie capitali europee.

 

Gheorghe Piperea

Più avanti — si legge nel report — viene inquadrata come una leader «tossica, corrotta, antidemocratica», associata a Big Pharma, ad accordi segreti, «tipici di un elitarismo di Bruxelles». Il suo nome viene distorto in «UrSSula von der Führer». In Romania Simion è raccontato come il coraggioso iniziatore e Piperea come «il finalizzatore a difesa di un principio», l’intera operazione come «Davide contro Golia».

 

PIPEREA: «NESSUNO MI DICE COSA FARE»

Estratto dell’articolo di Fr. Bas. per il “Corriere della Sera”

 

giorgia meloni ursula von der leyen a lampedusa 3

Avvocato e professore di diritto commerciale all’Università di Bucarest, dottorato alla Sorbona, l’eurodeputato romeno Gheorghe Piperea, 55 anni, del partito nazionalista Alleanza per l’Unione dei Romeni e vicepresidente del gruppo Ecr, è il primo firmatario della mozione di sfiducia contro la presidente della Commissione von der Leyen, votata il 10 luglio e bocciata dalla plenaria di Strasburgo.

 

Piperea definisce quanto emerso dai report di fact-checking […] «completamente idiota e infantile»: «Sono completamente invulnerabile — spiega al Corriere —. Nessuno mi obbliga a fare qualcosa, tranne la mia mente e il mio cuore. E poi, non sono amico di Putin.

 

URSULA VON DER LEYEN E GIORGIA MELONI

È un dittatore. E a me non piacciono le dittature. Mi piace la libertà. Sapete chi sono gli amici di Putin? Quelle persone che in passato hanno fatto buoni affari e alleanze con lui: Merkel e Schroeder. E anche Macron».

 

Prima della mozione di sfiducia, i riflettori a Bruxelles si erano accesi su di lui perché è in cima alla classifica dei deputati più ricchi della legislatura […] con entrate pari a circa 650 mila euro all’anno […].

 

In patria è noto per le sue azioni collettive, in particolare per le cause intentate contro le banche, e per le sue posizioni no-vax. «Sono europeista e sono democratico», dice di sé e attacca le «menzogne di von der Leyen sui contratti sui vaccini». «Non ho mai mentito in tutta la mia vita — insiste —. Non sono solito mentire. Sono un avvocato e un professore».

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