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Al.T. per il Corriere della Sera
GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA
Scena prima. Roberto Fico viene visto esultare, al via libera dell' emendamento che fa crollare il patto. Scena seconda, Luigi Di Maio esce per primo dall' Aula, con un volto che non trasuda entusiasmo. Scena terza, il vicepresidente della Camera mangia un piatto di verdurina nel ristorante della Camera, solo e mesto. Immagini simbolo di una giornata che vede in grande spolvero Fico, il leader degli scettici, e in difficoltà chi ci ha creduto fino all' ultimo.
Per responsabilità istituzionale di capogruppo, Fico in questi giorni non si è esposto più di tanto. Ma è stato il punto di riferimento di chi non era contento dell' accordo con il Pd e alzava il prezzo delle richieste. Tra questi Paola Taverna, Nicola Morra e Carlo Sibilia. Per questo dicono che abbia esultato al via libera all' emendamento che ha fatto crollare tutto, anche se lui nega: «Ma no, ero incredulo, stavo solo cercando di calmare chi era troppo entusiasta».
Tra gli entusiasti non c' era di sicuro Di Maio, che con Danilo Toninelli, Beppe Grillo e Davide Casaleggio ha condiviso il tentativo di portare a casa la legge. A loro sarebbe andata bene ottenerla anche senza i correttivi, le preferenze e il voto disgiunto. E per questo si erano tenuti l' arma del voto di domenica sul blog. Offerto per rassicurare gli ortodossi, ma anche per poter manovrare il voto finale, dopo la battaglia degli emendamenti.
Che il gruppo non sia compatto lo dimostra anche il messaggino arrivato ieri mattina via Telegram a tutti i deputati, mittente il capogruppo. Si invita a votare con il solo indice e a filmare il tutto, per dimostrare che non ci sono franchi tiratori. Spiegazione ufficiale, che non va giù a tutti. Molti sospettano che l' idea sia a fini di controllo interno. Girolamo Pisano non si tira indietro: «L' abbiamo contestata duramente. Altro che filmare, col cavolo che gli faccio vedere dove metto le dita».
In Transatlantico Angelo Tofalo visiona al pc il video incriminato del tabellone: «Che vergogna. Facimm' burdello». Luigi Di Maio è per votare subito: «Ci abbiamo provato ma ora basta, andiamo subito al voto con quello che abbiamo. La legislatura è finita».
Ma il capo dello Stato chiederà probabilmente di omogeneizzare le leggi: «Abbiamo ascoltato a lungo, ora ci ascolti. Deciderà per il meglio, ma per noi bastano le leggi che ci sono».
Mentre, in serata, arrivano pure le parole forti di Beppe Grillo che, riferendosi all' Ilva di Taranto, commenta: «Quando alla gente porti via il futuro, il lavoro, la salute ha tutto il diritto di diventare violenta».
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