
DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È…
LA PERFIDA URSULA ROVINA LA FESTA A GIORGIA MELONI – QUANDO LA DUCETTA HA GONFIATO IL PETTO SODDISFATTA PER CELEBRARE “IL PRIMO INCONTRO” TRA JD VANCE E VON DER LEYEN, IERI A ROMA, LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE LA GELA: “VICE PRESIDENTE, È BELLO VEDERLA ANCORA” – L’EX COCCA DELLA MERKEL SI RIFERISCE AL BILATERALE “VERO” DELL’11 FEBBRAIO, NELLA PARIGI DELL’ODIATISSIMO (DALLA PREMIER ITALIANA) MACRON. CONCETTO POI RIBADITO IN UN TWEET – LA SORA GIORGIA “COSTRETTA” DALLA COMMISSIONE A RICORDARE CHE LA COMPETENZA SUL COMMERCIO È DELL’UE
I was glad to meet with @VP Vance again.
Very grateful to @GiorgiaMeloni for hosting this important meeting. It was needed. And it was good.
Indeed, we found a lot of common ground, which is natural for strong partners like us.
On trade, we both want a good deal that delivers… pic.twitter.com/Je69jypGPs
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) May 18, 2025
GIALLO SUI TEMPI DELLA TELEFONATA DI MELONI CON TRUMP. E VON DER LEYEN LA CORREGGE
Estratto dell’articolo di Lorenzo De Cicco per “la Repubblica”
marco rubio jd vance giorgia meloni ursula von der leyen foto lapresse 1
«Vice president, good to see you again!». Von der Leyen esordisce così. In un salottino di Palazzo Chigi, sgombrato del mobilio abituale per far posto al tavolo ovoidale che ospita il terzetto, Giorgia Meloni ha appena celebrato a favore di obiettivo il «primo incontro» tra un rappresentante dell’amministrazione Trump, il vice-Donald JD Vance, e il capo della commissione Ue.
Ma appena la parola passa alla popolare tedesca, dopo i ringraziamenti a «Giorgia» per l’ospitalità, ecco la puntualizzazione. L’incontro non era il primo, detto in soldoni, ma il secondo. «Vicepresidente, sono felice di vederla di nuovo». Again, precisa Ursula.
jd vance giorgia meloni ursula von der leyen foto lapresse
Che prosegue così: «Ci siamo già incontrati a Parigi, ora qui a Roma». Parigi, parola tabù, per la cerchia della leader della destra italiana. Il riferimento di von der Leyen è a un altro summit con Vance: l’11 febbraio, a margine dell’evento sull’intelligenza artificiale organizzato dal presidente francese Emmanuel Macron.
Non era stata una fugace stretta di mano, tre mesi fa, ma un bilaterale vero, «per discutere delle relazioni» fra Bruxelles e Washington, con tanto di bandiere di Usa e Ue sullo sfondo.
URSULA VON DER LEYEN E JD VANCE A PARIGI - FEBBRAIO 2025
E non è un convenevole, per von der Leyen, ricordarlo in premessa. Nemmeno un inciso. Tanto che pure nel tweet di commento al trilaterale romano, le versioni delle due leader non collimano. Meloni insiste sul «primo incontro». Mentre la presidente della commissione Ue ribadisce, nella prima riga, di essere «felice di avere incontrato JD Vance di nuovo». Again.
Non sono sfumature, nel linguaggio della diplomazia, anche se naturalmente tutta la macchina comunicativa di FdI spinge sul «capolavoro» riuscito alla premier «pontiera», come le riconosce Vance.
jd vance giorgia meloni ursula von der leyen foto lapresse
Fonti di maggioranza spiegano che non ci sono problemi di relazioni con von der Leyen, che per Meloni ha speso parole di elogio, anche ieri. Il punto è che il capo della commissione deve rispondere a 27 governi. E non tutti, naturalmente, vogliono conferire a Roma un ruolo speciale […]. Tanto che l’idea originaria della premier di radunare nell’Urbe Trump, “VdL” e gli altri leader europei pare ormai definitivamente tramontata. Secondo le stesse fonti, anche per rispondere a una richiesta di Bruxelles Meloni ieri ha ricordato che la «competenza sui dazi è della Commissione».
Consapevole di queste difficoltà con i partner Ue, Meloni scommette sul feeling con l’altra sponda dell’Atlantico. Rapporto testimoniato dalla batteria di complimenti di cui la ricopre Vance tra gli stucchi di Chigi, dopo quelli alla Casa bianca di Trump. Con The Donald Meloni si è sentita di nuovo. E i tempi dello scambio sono un rebus.
Palazzo Chigi, fino a ieri pomeriggio, non confermava chiamate con Washington. Poi, all’ora di cena, la notizia è stata battuta dall’agenzia Adnkronos. Ma la telefonata risale a due giorni fa. Cioè a sabato, all’indomani della call dei “volenterosi” a Tirana con il tycoon, dalla quale l’Italia era stata esclusa […]
MELONI ALL’ANGOLO ORA PUNTA SU VANCE. FREDDEZZA CON URSULA, TELEFONATA CON STARMER
Estratto dell’articolo di Francesco Malfetano per “La Stampa”
[…] Inevitabile, quindi, che filtri malumore per l’insistenza con cui l’Italia si è mossa per favorire l’ora e mezza di confronto. Ad esempio non sfugge il contegno che - al di là degli auspici di «raggiungere un buon accordo per entrambi» - affiora quando von der Leyen sottolinea come quello capitolino non sia il suo primo faccia a faccia con Vance.
marco rubio jd vance giorgia meloni ursula von der leyen foto lapresse
Subito dopo Meloni che si dice orgogliosa di aver favorito questo «primo incontro», Ursula rintuzza salutando l’americano con un «ci siamo già visti a Parigi» riferito al bilaterale dei due a margine dell’iniziativa sull’intelligenza artificiale organizzata da Macron a febbraio.
«Quella fu poco più di una stretta di mano» stemperano i meloniani. Però, è un fatto che von der Leyen, anche nel tweet con cui evidenzia «i molti punti in comune» individuati su commercio, Ucraina e difesa, corregga la premier alla prima riga, dicendosi felice di incontrare «di nuovo» Vance.
Lo scontro diplomatico in corso, del resto, si gioca proprio sul filo sottile di questo tipo di segnali. E quindi se «l’inizio del dialogo» magnificato da Meloni finisce con il rischiare di essere macchiato da quella che pare un’ulteriore esclusione dell’italiana dai negoziati per Kiev, ecco che la premier rilancia facendo sapere di aver sentito Trump già sabato.
All’indomani della sua assenza dalla call di Tirana tra il tycoon e i Volenterosi, Meloni avrebbe cioè parlato del conflitto con il presidente Usa, provando a non mostrarsi subalterna agli alleati. In attesa di capire se quest’oggi parteciperà alla telefonata trumpiana di aggiornamento ai leader Nato sull’ipotetica call tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, Meloni ha giocato d’anticipo sulla coalizione franco-britannica.
jd vance giorgia meloni ursula von der leyen foto lapresse
STARMER - ZELENSKY - MACRON - TUSK - MERZ - A KIEV
[…]
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