
DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA…
Emanuele Buzzi per ‘Il Corriere della Sera’
Alla spicciolata, in ordine sparso. A Roma una processione di deputati e senatori del Movimento 5 Stelle si snoda lungo l’arco della giornata in direzione dell’Hotel Forum, dove Beppe Grillo si è arroccato, evitando l’assedio dei cronisti.
renzi zcvynplgpuw7fqohx0bkrsfklmwvl0icpftcrirwv78= matteo renzi
Il leader pentastellato accoglie per primi Danilo Toninelli e Luigi Di Maio, poi, nel pomeriggio, tra gli altri, anche i capigruppo di Camera e Senato, Giuseppe Brescia e Maurizio Buccarella: in pratica la delegazione dei Cinque Stelle che incontrerà i democratici domani. Massimo riserbo dai parlamentari, che si lasciano sfuggire poche parole. «Con Beppe ci siamo salutati, non ci vedevamo dalle elezioni ma non si tratta di nulla di decisionale», liquida la questione il vicepresidente della Camera.
Difficile da credere. In realtà, secondo voci interne al Movimento, è stato messo a punto un piano «d’abbordaggio» all’Italicum: i pentastellati puntano soprattutto a una convergenza con il Pd sulle preferenze. L’idea di Grillo è quella di non lasciare nulla al caso e di «mettere i democratici alle strette». Come sostiene anche Paola Taverna: «Abbiamo bisogno di dialogare con il Pd per smascherare il gioco — afferma la senatrice — oppure per fare una legge elettorale migliore, democratica, con le preferenze e con la possibilità di tagliare fuori gli impresentabili». Insomma, un dialogo che si preannuncia muscolare nonostante le rassicurazioni di Di Maio sul fatto che il Movimento «andrà con tanta buona volontà e si aspetta altrettanta buona volontà dal Pd».
E in merito all’incontro con il Pd interviene anche Paolo Becchi. L’intellettuale — già autore del pamphlet contro il capo dello Stato «Colpo di Stato permanente» (Marsilio) — ieri è tornato ad attaccare sul blog Giorgio Napolitano. Ma ha nel mirino anche il vertice di domani. «Il mercanteggiare delle vacche non è da Movimento 5 Stelle — spiega Becchi —. Il discorso va rovesciato: saranno i democratici a dover spiegare per quale ragione non va bene la nostra proposta mentre invece va bene l’Italicum, che presenta gli stessi profili di incostituzionalità del Porcellum».
Una eventualità allo studio — confermano fonti vicine ai pentastellati — se i democratici si mostreranno più inclini di quanto preventivato all’ascolto. In sostanza, la volontà sarebbe quella di «arretrare il meno possibile» sul piano del compromesso, pur riconoscendo al Pd il suo ruolo nella trattativa. Una linea sottile sulla quale si muovono non solo i fili del vertice con il Pd, ma anche gli umori all’interno del gruppo parlamentare dei Cinque Stelle.
Intanto Grillo — che al concerto dei Rolling Stones ha scherzato con Ignazio Marino («Quando ho sentito che qualcuno mi toccava la spalla e diceva una cosa in genovese “bella questa piazza a quanto me la dai se te la chiedo io”, ho pensato che fosse uno scherzo», ha detto il sindaco di Roma) — forse rimarrà a Roma un giorno oltre quanto preventivato, proprio per mettere a punto gli ultimi dettagli.
Ieri sera, infatti, i Cinque Stelle si sono riuniti in una assemblea-fiume per elaborare le strategie discusse finora. E mentre in Italia il tavolo degli accordi politici procede incerto, in Europa i ritmi sono decisamente diversi. Oggi verrà presentato il gruppo dell’Efd con i pentastellati schierati al fianco di Nigel Farage: il primo passo ufficiale d’ingresso all’Europarlamento dopo tutte le tensioni per l’alleanza euroscettica.
DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA…
DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE…
DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL…
FLASH – BRUNO VESPA, LA “SPALLA” DEL GOVERNO MELONI: IL GIORNALISTA IN RAI E' PERFETTO PER DARE…
DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL…
DAGOREPORT - UCRAINA, CHE FARE? LA VIA PER ARRIVARE A UNA TREGUA È STRETTISSIMA: TRUMP DEVE TROVARE…