volodymyr zelensky antonio tajani

IL PIATTO PIANGE E IL SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA SI ALLENTA – ANTONIO TAJANI FA IL VAGO AL SUMMIT G7 IN CANADA: L’ITALIA DARÀ “DECINE DI MILIONI” PER SOSTENERE E RIPARARE LA RETE ELETTRICA UCRAINA. MA NON FORNISCE DETTAGLI NÉ NUMERI PRECISI – L’ITALIA RESTA CONTRARIA ALL’INVIO DI MISSILI A LUNGA GETTATA, CHE PERMETTEREBBERO A KIEV DI ATTACCARE IN PROFONDITÀ LE INFRASTRUTTURE MILITARI DI PUTIN. E ANCHE GLI AMERICANI FANNO I PESCIONI IN BARILE…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “la Stampa”

 

ANTONIO TAJANI - G7 DEI MINISTRI DEGLI ESTERI IN CANADA

Antonio Tajani non indietreggia, l'impegno dell'Italia per l'Ucraina è solido e «l'Italia è pronta a fornire ogni assistenza possibile».

 

C'è la difesa, ovviamente, ma dinanzi all'inverno che si affaccia lo sforzo è anche un rafforzamento dell'impegno alla resilienza - dice il ministro incontrando i reporter a margine del summit del G7 a Niagara-on-the-Lake, in Canada - energetica e umanitaria.

 

Roma si aggiunge così a Germania e Regno Unito nel sostegno alla rete elettrica. Londra ha stanziato 17 milioni di dollari per aiutare a riparare «il settore energetico»; la diplomazia di Berlino ha quantificato in 46 milioni «l'aiuto addizionale» per Kyiv. Non c'è una cifra ancora sul fronte italiano, Tajani parla di «decine di milioni» ma servirà un confronto con Palazzo Chigi per indicare il numero preciso.

 

ANTONIO TAJANI E MARCO RUBIO A MONACO

«Forniremo nuovi generatori e tecnologia per riabilitare le centrali elettriche colpite», ha precisato il titolare della Farnesina.

 

Il messaggio è chiaro, l'Italia non arretra e anzi rilancia il sostegno alle azioni americane volte a portare a «miti consigli» Putin e riportarlo al tavolo negoziale.

 

Sergei Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha aperto a un nuovo round negoziale a Istanbul, ma a Washington ora, dopo la scottatura del mese scorso con il balletto del vertice sì, vertice no, a Budapest, si muovono con cautela.

 

zelensky tajani

Sono fonti diplomatiche statunitensi, infatti, a rivelare che il segretario di Stato Marco Rubio resta prudente. La linea della Casa Bianca è che prima di avvicinarsi nuovamente a Putin i passi in avanti devono essere evidenti.

 

Il terreno - l'avanzata russa non è ritenuta irresistibile ma è pur sempre un segnale di debolezza per gli ucraini - non aiuta al momento la diplomazia, anche perché dietro le quinte a Washington sono convinti che Putin sia «convinto di poter vincere sul terreno».

 

Ma gli Usa, stando alle parole di Rubio, «resta risoluta nel lavorare con i propri partner per incoraggiare la Russia a seguire la strada della diplomazia e confrontarsi direttamente con l'Ucraina per una pace solida e duratura».

 

putin trump

Parole che riversate a Tajani hanno fatto dire al ministro di non leggervisi un «disimpegno Usa». È dalla Russia, ha precisato, che si attendono decisioni e impegno.

 

L'altra sera Tajani ha ridimensionato l'avanzata russa nel Donbass, «c'è molta propaganda, sono tre anni che i russi dicono che vincono ma non ci riescono».

 

Il sostegno a Kyiv è solido fra i ministri degli Esteri arrivati vicino alle Cascate del Niagara in un clima gelido. Il vertice è durato meno di 24 ore con tanti temi sul tappeto, dall'approvvigionamento di minerali rari, al Medio Oriente, sino al dramma in Sudan e l'Ucraina.

 

[…]

GIORGIA MELONI VOLODYMYR ZELENSKY

La ministra degli Esteri canadese, Anita Anand, ha annunciato «un nuovo pacchetto per imporre ulteriori costi» all'aggressione russa, colpendo 13 entità.

 

La lista, comunque, di enti e individui nel mirino dal 2014 è lunghissima. Anand ha parlato di 303 enti. Colpita pure la shadow fleet, la flotta di navi ombra che trasportano principalmente petrolio.

 

Sinora sono state messe nella "lista nera" 300 imbarcazioni. Sybiha ha fatto sapere che sono stati discussi «passi concreti per porre fine alla guerra».

 

vladimir putin e donald trump - meme by 50 sfumature di cattiveria

Nell'incontro di ieri mattina con gli europei (insieme a Tajani, c'erano Jean-Noel Barrot per la Francia e il tedesco Johann Wadephul, oltre a Kaja Kallas, rappresentante Ue per la politica estera) e poi anche con Rubio, Sybiha avrebbe appena accennato la questione dei missili a lunga gittata.

 

L'Italia, ha precisato Tajani, resta contraria a concederne l'uso per colpire in territorio russo. Fonti americane a La Stampa hanno riferito di un Rubio molto «vago sulla questione».

 

C'è invece una fine sintonia sulla difesa antiaerea, così da poter rinforzare anche le infrastrutture civili finite nelle ultime settimane nel mirino dei russi. […]

MISSILE TOMAHAWK DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA MOSTRA LA SUA FOTO CON VLADIMIR PUTIN - FOTO LAPRESSE

G7 DEI MINISTRI DEGLI ESTERI IN CANADA