PIAZZA AFFARI +0,36%, SPREAD IN NETTO RIALZO A 430 - SNAM, ECCO IL DECRETO: 25,1% ALLA CDP. ENI: IL 30 MAGGIO LE MODALITÀ DELLA CESSIONE - CARLO SALVATORI AL VERTICE DI ALLIANZ ITALIA - PATUANO: AZIONE DI RESPONSABILITÀ CONTRO I VECCHI MANAGER? TUTELEREMO I SOCI - S&P DECLASSA LE BANCHE SPAGNOLE, BANKIA SOSPESA IN BORSA - FS RADDOPPIA L’UTILE - MARPIONNE: POTREMMO SALIRE IN CHRYSLER - LA GERMANIA CERCA INGEGNIERI - ARPE COMPRA EXTRABANCA - VERSACE SI AFFIDA A GOLDMAN PER ENTRARE IN BORSA…

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1 - BORSA, LA GIORNATA: MIB CHIUDE IN CAUTO RIALZO, PESANTE TELECOM
(LaPresse) - Ancora una giornata in altalena per la Borsa di Milano, che riesce a chiudere la settimana con una seduta in cauto rialzo. L'indice Ftse Mib sale dello 0,36% a 13.154,8 punti e il Ftse All-Share avanza dello 0,34% a 14.117,36 punti. Oggi a Madrid il titolo di Bankia è stato sospeso sulle voci di stampa che parlavano di una richiesta di liquidità dall'istituto di credito al governo di 15 miliardi di euro.

Ancora un botta e risposta sugli eurobond. Il premier italiano Mario Monti ha affermato ieri che i tempi sono maturi, mentre il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, rilasciava a 'Le Monde' un'intervista in cui ha bollato come "un'illusione" quella di credere di risolvere la crisi con emissioni di debito comune. In questo contesto, chiusura sopra la parità per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra sale dello 0,03% a 5.351,53 punti, mentre il Dax di Francoforte guadagna lo 0,38% a 6.339,94 punti e il Cac 40 di Parigi avanza dello 0,32% a 3.047,94 punti. A Madrid, l'indice Ibex mostra un lieve rialzo dello 0,13% a 6.543 punti, mentre ad Atene il Ftse Athex 20 affonda del 3,43% a 178,77 punti.

A Milano tra i bancari cadono Banca Montepaschi (-1,96% a 0,2103 euro) e Mediobanca (-0,34% a 2,942 euro). Acquisti, anche se di intensità diverse, su Banco Popolare (+0,32% a 0,9485 euro), Bper (+2,01% a 3,66 euro), Popolare di Milano (+0,03% a 0,3421 euro), Intesa Sanpaolo (+0,78% a 1,033 euro), Ubi Banca (+0,71% a 2,286 euro) e Unicredit (+0,64% a 2,534 euro).

Giornata difficile per Telecom Italia (-1,98% a 0,6945 euro). Il colosso delle telecomunicazioni ha deciso di prenotare un rifinanziamento di 4 miliardi di euro dalle banche per il 2014, per mantenere liquidità in caso di crisi dei mercati. Pesanti anche Stm (-1,51%) e Pirelli (-0,92%). Brillante invece Lottomatica (+3,09% a 14,34 euro). Mista la scuderia Agnelli, con Fiat (+0,54% a 4,07 euro), Fiat Industrial (-1,42% a 7,625 euro) e la holding Exor (+0,91% a 16,73 euro).

Debole Finmeccanica (-0,07%), mentre poco mossi chiudono Eni (+0,19% a 15,75 euro) e Snam (+0,06% a 3,192 euro). Fuori dal paniere principale, nella galassia Ligresti sale Fonsai (+0,86% a 0,993 euro), balza Premafin (+3,97% a 0,2355 euro) e vola Milano Assicurazioni (+9,87% a 0,2705 euro). In ribasso invece Unipol (-2,2% a 19,07 euro).

2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN NETTO RIALZO A 430 PUNTI
(LaPresse) - Chiude in netto rialzo a 430 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, con il tasso dei decennali italiani al 5,67%. Il differenziale aveva terminato gli scambi ieri a 418 punti, ma è sceso stamane fino a sotto 400 punti. Pressione anche sul debito della Spagna. Lo spread tra Bonos e Bund a 10 anni è risalito a 494,2 punti, con il rendimento dei decennali di Madrid al 6,31%.

3 - SNAM: ARRIVA DECRETO, 25,1% DA ENI A CDP
(ANSA) - La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha varato il DPCM che definisce modalità e termini della separazione di Snam da Eni, che dovrà cederne il 25,1% a Cdp. Il decreto stabilisce che Eni perda il controllo di Snam nei tempi più brevi, entro il termine di 18 mesi indicato dal Cresci Italia.

4 - SNAM: DPCM, ENI GIU' ALMENO AL 24,9%, POI VENDITA SU MERCATO
(ANSA) - Con il Dpcm sulla separazione di Snam, che stabilisce che Eni ceda a Cassa Depositi e Prestiti una quota non inferiore al 25,1% della società, il cane a sei zampe scenderà dall'attuale 50,03% del capitale ad almeno il 24,93%. Per garantire la più ampia diffusione dell'azionariato, il decreto stabilisce che Eni ceda "successivamente la quota residua nel capitale Snam attraverso procedure di vendita trasparenti e non discriminatorie tra il pubblico dei risparmiatori e/o degli investitori istituzionali".

5 - SNAM: ENI, TEMPI BREVI, A CDA 30 MAGGIO MODALITA' CESSIONE
(ANSA) - Eni "prende atto" del Decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri varato oggi che definisce le modalità di cessione della sua partecipazione in Snam e individua Cassa Depositi e Prestiti come "il soggetto idoneo a garantire un nucleo stabile nell'azionariato". Eni, si legge in una nota, si impegna ad individuare "in tempi brevi" le modalità di cessione della propria quota, che verranno sottoposte al Consiglio di Amministrazione il 30 maggio prossimo.

6 - TELECOM: PATUANO,SU AZIONE RESPONSABILITA' TUTELA TUTTI SOCI
(ANSA) - "Possiamo garantire a tutti gli azionisti che verrà fatto tutto il necessario per tutelarli". Così l'ad di Telecom Italia, Marco Patuano, ha commentato la lettera dell'Asati che chiede un'assemblea straordinaria dedicata ai termini dell'azione di responsabilità nei confronti degli ex manager Carlo Buora e Riccardo Ruggiero. "Non ho ancora preso visione della lettera - ha detto Patuano a margine del trentesimo anniversario di Assoutenti - ma comunque il tema è stato ampiamente dibattuto nei vari cda e lo sarà ancora".

Il presidente esecutivo di Telecom nell'assemblea del 15 maggio aveva preannunciato l'intenzione del cda di proporre, in un'assemblea convocata 'ad hoc', l'azione di responsabilità nei confronti di Carlo Buora e Riccardo Ruggero. Asati chiede che, entro 40 giorni, un cda fissi la data di quell'assemblea. "Tenuto conto dell'avvicinarsi della prossima scadenza della prescrizione dei termini al 2 dicembre 2012 - sottolinea Asati in una lettera indirizzata al cda e al collegio sindacale - chiede che il prossimo cda del 28 maggio 2012 a Torino indichi a conclusione della riunione la data proposta per un nuovo cda - entro i prossimi 40 giorni - che avvii le procedure per una specifica assemblea anche con indicazione della relativa data di convocazione".

7 - ALLIANZ: SALVATORI NOMINATO PRESIDENTE ITALIA
(ANSA) - Carlo Salvatori è stato nominato presidente di Allianz Italia in sostituzione del dimissionario Giuseppe Vita, eletto Presidente di Unicredit Group lo scorso 11 maggio. Lo comunica in una nota il gruppo assicurativo. Salvatori (71 anni) è stato alla guida delle maggiori banche italiane ed è anche presidente di Lazard Italia (di cui manterrà la carica). Dal 2003 al 2006 è stato membro del cda di RAS e presidente di Creditras Vita, la compagnia di bancassurance partecipata dal gruppo Allianz e da Unicredit.

Tra i suoi incarichi, Salvatori ha guidato il gruppo Unipol, è stato presidente di Unicredit, vicepresidente di Mediobanca e CEO di Intesa. Allianz Italia, prosegue la nota, guidata dall'ad George Sartorel, ha rinnovato il proprio board che comprende anche i Vice Presidenti Vicari Dieter Wemmer (membro del Board of Management di Allianz SE) e Giovanni Gabrielli e i consiglieri Michael Diekmann, CEO di Allianz SE, Gianfelice Rocca, Carlo Secchi e Jörg Weber.

8 - PRAET (BCE): URGE REVISIONE SISTEMA BANCHE, SERVE UN REGOLATORE
(LaPresse/AP) - I 17 Paesi che utilizzano l'euro hanno bisogno di una "urgente revisione" del loro sistema bancario e finanziario per affrontare la crisi del debito. Lo ha affermato il capo economista nel board della Bce, Peter Praet, che ha sottolineato come la crisi stia invertendo il processo di integrazione finanziaria europeo partito con l'euro. Praet ha proposto l'istituzione di un regolatore bancario con poteri di vigilanza transfrontalieri che abbia l'autorità per chiedere alle banche di ristrutturarsi. Secondo il capo economista dell'Eurotower i regolatori bancari nazionali hanno tardato a chiedere agli istituti di credito traballanti di mettere in sicurezza i proprio bilanci e i timori sullo stato di salute delle banche sono uno dei motivi alla base del contagio della crisi del debito.

9 - FS, UTILE PIÙ CHE DOPPIO NEL 2011 A 285 MLN, RICAVI A 8,3 MLD
(LaPresse) - Risultato netto in utile per il quarto anno consecutivo per le Ferrovie dello Stato. Il gruppo ha visto l'utile crescere nel 2011 più del doppio a 285 milioni di euro, a fronte dei 129 milioni dell'esercizio 2010. E' quanto si legge in una nota del gruppo, che sottolinea di aver centrato "tutti gli obiettivi primari del Piano industriale così da confermare e migliorare l'andamento positivo registrato negli ultimi anni". La crescita si è fondata sul continuo incremento dei ricavi operativi, che si attestano a circa 8,3 miliardi di euro (8 miliardi a fine 2010), sostenuto dai maggiori volumi prodotti, soprattutto nel segmento "del libero mercato" (+4%).

L'ebitda di fine 2011 supera per la prima volta la soglia degli 1,8 miliardi di euro (ebitda margin al 21,8%), con un +8% circa rispetto ai 1.673 milioni di euro di chiusura dell'anno precedente. Anche l'ebit è in forte crescita: 664 milioni di euro, con un incremento di 157 milioni sul 2010 (+31%). Inoltre, la struttura patrimoniale del gruppo si rafforza grazie ad un capitale investito netto più equilibrato (-1,3 miliardi di euro rispetto all'esercizio precedente) cui fanno fronte l'alleggerimento della posizione finanziaria netta, scesa nell'esercizio da 9,9 a 8,3 miliardi di euro (-16,4%), e la crescita dei mezzi propri (+0,3 miliardi di euro); l'indice debt/equity passa di conseguenza da 0,27 a fine 2010 a 0,23 in chiusura del 2011.

10 - BANKIA, TITOLO SOSPESO DA BORSA MADRID IN VISTA DELLA RICHIESTA AIUTI
(LaPresse/AP) - Il titolo della banca spagnola Bankia è stato sospeso dalle contrattazioni alla Borsa di Madrid in vista della riunione del consiglio di amministrazione che dovrebbe decidere la quantità di aiuti da chiedere al governo. La decisione è stata prese perché "un concorso di problemi potrebbe influire sul normale scambio di azioni della banca". Il ministro dell'Economia Luis de Guindos ha anticipato mercoledì che il governo è pronto a iniettare almeno 9 miliardi di euro nella banca e ha aggiunto che altri aiuti saranno resi disponibili se necessario. Il board si incontrerà oggi, ma i dettagli, ha fatto sapere Bankia, saranno rivelati soltanto sabato.

11 - SPAGNA: S&P TAGLIA RATING A 5 BANCHE, LO CONFERMA AD ALTRE 9
Radiocor - La scure di S&P torna a calare sulle banche spagnole. L'agenzia americana ha tagliato questa sera il rating di 5 istituti iberici mentre ha confermato il giudizio su altri nove. Le cinque banche colpite dal provvedimento di downgrade sono Bankia, Bfa, Banca Civica, Banco Popular e Bankinter.

12 - INGEGNERI CERCASI - GERMANIA A CACCIA DI SPECIALIZZATI
Andrea Tarquini per "la Repubblica"

Non ci crederete, ma anche l´economia tedesca soffre di problemi seri. Il più grave al momento, secondo un´indagine delle sue maggiori associazioni imprenditoriali, Bda e Bdi, è la mancanza di forza lavoro qualificata, specie nei comparti di punta, dallo studio di auto elettriche, alle nuove tecnologie energetiche, alla branca IT. Secondo l´Istituto dell´Economia tedesca (IW) di Colonia, citato ieri dal quotidiano conservatore Die Welt, alle aziende tedesche mancano circa 210mila tra matematici, esperti di informatica, esperti di scienze naturali e tecnici ad alta qualifica. Non solo il numero fa impressione, allarma ancora di più la rapida crescita dei posti di lavoro altamente qualificati che restano vuoti, perché non c´è nessuno abbastanza bravo da assumere.

Alla metà del 2011 si calcolava che i lavoratori e scienziati qualificati mancanti sul mercato del lavoro tedesco fossero circa 150mila. Soprattutto la carenza di ingegneri fa sentire pesantemente le sue conseguenze per l´economia tedesca: in aprile oltre 92mila posti di ingegnere restavano non assegnati. Dal 2005, il totale dei posti di lavoro ad alta qualifica che non trovano candidati adeguati nell´industria tedesca si è più che triplicato.

E´ un problema che la Germania ha fretta di risolvere. Come tutte le economie forti, avanzate, molto industrializzate e in possesso di alte tecnologie, ma prive di materie prime, l´economia tedesca deve puntare tutto sul potenziale delle invenzioni, innovazioni, insomma sulla miglior capacità possibile nelle nuove tecnologie e nelle scienze naturali. Al momento non basta nemmeno l´afflusso di laureati disoccupati dall´Europa meridionale in crisi: in molti casi la mancata conoscenza della difficile lingua tedesca costituisce un ostacolo insormontabile.

13 - MARCHIONNE: POTREMMO SALIRE NEL CAPITALE DELLA CHRYSLER
Da "la Repubblica" - La Fiat potrebbe rafforzarsi in Chrysler già da luglio. «Ci sono oltre il 50% di possibilità che il Lingotto eserciti l´opzione call», lo ha affermato l´ad di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne. L´opzione call consente a Fiat un incremento massimo di partecipazione dal gruppo Veba del 3,32%.

14 - CHI PASSA DI MODA E CHI NO
Sara Bennewitz per "la Repubblica" - Armani, Ferrè, Valentino, Versace hanno tutti iniziato insieme negli anni ‘80. Poi per sventure di vario tipo nessuno, tranne Re Giorgio, è riuscito a traghettare l´azienda nel Duemila. Gli altri con difficoltà hanno trasformato le boutique in aziende, poi i debiti contratti a fronte di investimenti non sempre azzeccati li hanno costretti a vendere. Ora toccherà a Versace cedere parte della maison, che da anni è amministrata da manager scelti dalla famiglia insieme alle banche. Armani non solo non ha venduto, ha anche accumulato: dagli stabilimenti di Gft al 5% di Luxottica (che in Borsa vale 600 milioni). A fine 2011 il gruppo dello stilista milanese aveva 643 milioni di cassa, quanto oggi basterebbe a comprarsi un paio di marchi dei suoi antichi rivali.

15 - LA SATOR DI ARPE COMPRA EXTRABANCA
Dal "Corriere della Sera" - Punta sui risparmi degli immigrati Sator, il fondo di private equity guidato da Matteo Arpe, siglando «un accordo di partnership strategica» con Extrabanca, il primo istituto italiano nato al servizio degli immigrati, partecipato anche da Fondazione Cariplo (4,2%) e Generali (3,3%).

In base agli accordi, Sator entrerà con il 38,9% sottoscrivendo 15 dei 17 milioni di aumento di capitale dell'istituto, con un piano di sviluppo pluriennale per portare «Extrabanca alla leadership nel mercato di riferimento attraverso l'apertura di 38 nuove filiali entro il 2018», è scritto in una nota. Gli altri 2 milioni saranno offerti a nuovi soci. Sator diventerà l'azionista di riferimento. L'istituto, nato nel 2010, opera con due filiali a Milano e a Brescia, impiega 34 persone, ha circa 4 mila clienti con 40 milioni di euro di masse.

16 - VERSACE CERCA PARTNER PER ANDARE IN BORSA
Dal "Corriere della Sera" - Versace è in cerca di un socio. Secondo quanto scrive il settimanale Il Mondo (oggi in edicola) i fratelli Santo e Donatella Versace, insieme alla figlia di quest'ultima, Allegra Versace Beck, hanno affidato alla banca d'affari americana Goldman Sachs l'incarico di cercare un partner azionario, con una quota tra il 30 e il 40%. L'idea è quella di ricapitalizzare la griffe, anche con strumenti quali obbligazioni convertibili, con l'obiettivo di avviare il percorso della Medusa alla quotazione in Borsa, nel giro di due, tre anni.

Lo sbarco potrebbe avvenire a Piazza Affari o in un altro listino internazionale come Hong Kong. Dopo il turnaround avviato dall'amministratore delegato, Gian Giacomo Ferraris, la famiglia Versace (Allegra ha il 50%, Donatella il 20% e Santo il 30% della maison) prevede di raggiungere entro un triennio un valore per il mercato di circa un miliardo.

 

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