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Franco Bechis per “Libero Quotidiano”
A qualcuno ha telefonato direttamente. Con altri si è incontrato pure faccia a faccia. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha passato prima della pausa estiva in rassegna i manager delle ultime imprese di Stato rimaste: quelli che un tempo si chiamavano i boiardi.
I diretti interessati (che si sono poi sentiti fra loro) sono però restati stupiti della domanda fatta a ciascuno fra il serio e il faceto al momento del commiato: «Non c' è l' avreste un regalino, una sorpresa per me, da giocarmi prima del referendum?».
Curriculum giusto per suonare un' altra musica
Il nome è Gandolfo. Cognome: Librizzi. Professione di una vita: braccio destro di uno degli astri nascenti del Pd siciliano, Davide Faraone. Laureato in lettere con una tesi su La dimensione ludica dell' agire sociale. Assunto nel 1991 come tecnico geometra presso l' Assessorato regionale territorio e ambiente. Distaccato con mille incarichi diversi nel 1998 nell' Ente parco delle Madonie, ha varato il progetto «Il Parco solidale» .
Poi collaboratore stretto di Faraone e vicecapo di gabinetto dell' assessore regionale per l' Economia, Alessandro Baccei.
Nessuno se lo ricorda con in mano una chitarra, o alla tastiera di un pianoforte. E perché mai avrebbe dovuto farlo? Però in tutta questa breve Librizzi story è davvero difficile scoprire cosa abbia visto il ministro dell' Istruzione e dell' Università, Stefania Giannini, quando il 22 luglio scorso ha scelto proprio lui per la presidenza del prestigioso Conservatorio di musica Vincenzo Bellini di Palermo.
Salvini si tassa per salvare la sua Lega Nord
Nessuno dei leader politici più importanti nel 2015 ha tirato fuori il proprio portafoglio per fare un regalino al proprio partito o movimento.
salvini calderoli e il presepe di bergamo
L' unico politico importante ad essersi autotassato per il partito che guida è stato Matteo Salvini, che nelle casse della Lega Nord ha versato 36 mila euro, la stessa cifra donata da Stefano Borghesi, Roberto Calderoli, Stefano Candiani, Nunziante Consiglio, Giancarlo Giorgetti, Sergio Divina e Guido Guidesi.
Alla Camera depositati i bilanci di 16 gruppi
Per essere un sistema tripolare, sembra un po' sovrarappresentato. Alla Camera sono stati depositati insieme al bilancio 2015 dell' assemblea anche quelli dei gruppi parlamentari e delle singole componenti politiche.
Sono ben 16. Ci sono i tre poli con Pd, Movimento 5 stelle e Forza Italia-Pdl. Da qui l' elenco non finisce più: Ncd-Ap, Sinistra italiana-Sel, Scelta civica per l' Italia, Democrazia Solidale-Centro democratico (guidato dall' ex Scelta civica Lorenzo Dellai).
E ancora: Lega Nord-Lega dei Popoli-Noi con Salvini, Fratelli di Italia-An, Misto, Conservatori e Riformisti (di Raffaele Fitto), Alternativa Libera-Possibile, Ala-Maie (Denis Verdini), Minoranze Linguistiche, Psi-Liberali per l' Italia e perfino il gruppo-componente Usei, sigla che significa «Unione sudamericana emigrati italiani». Il tesoriere dell' Usei per altro è emigrato solo da Pompei a Roma, dove abita da qualche tempo. È Guglielmo Vaccaro, che alla Camera ci è arrivato con il Pd ed era uno dei colonnelli di Enrico Letta.
Fatto fuori il suo leader, se ne è uscito dal Pd prima in solitaria, poi unendosi con Gaetano Quagliarello. Si è presentato alle comunali di Roma nella lista di Alfio Marchini, ma non è andata bene. In attesa di occasioni più propizie è lì rifugiato fra gli emigrati sudamericani in Parlamento, gruppetto che vive con un finanziamento di 13.175 euro l' anno...
I fan di Alfano lo aiutano, ma senza traccia
Come era accaduto per la prima volta con il Pd anche i benefattori di Angelino Alfano e del suo Nuovo centrodestra si vergognano di aiutarlo con un piccolo contributo finanziario.
Hanno invocato la legge sulla privacy tre eletti (per contributi rispettivamente di 5.500, di 15 mila e di 10 mila euro). E hanno voluto mascherarsi senza lasciare traccia ben 7 società sulle 10 benefattrici di Angelino.
Che però festeggia: con il fundraising è riuscito a raccogliere extra 300 mila euro, e così nel 2015 Ncd ha potuto registrare per la prima volta un avanzo di 352.521 euro...
Amico di Mastella e il Pd fa fuori il manager
La proposta era arrivata all' inizio della scorsa primavera, ed era arrivata dal sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti, Umberto del Basso De Caro: «Alfredo, se ti candidassi sarei molto contento. Se mi dici no, però...».
il sindaco di benevento clemente mastella
Esplicita, e Alfredo Cataudo, presidente dell' Asea, azienda speciale della provincia di Benevento, l' aveva capita al volo. Lui era stato nominato nel 2014 da una giunta di centrosinistra, e non poteva rifiutare l' invito a candidarsi con una lista che appoggiasse il candidato sindaco di centrosinistra, Raffaele Del Vecchio.
Ma quando tutto ormai sembrava fatto, all' improvviso il manager si è tirato indietro. Il motivo? iIl centrodestra aveva candidato sindaco (e lo è diventato), Clemente Mastella, suo amico da una vita. Cataudonon se l' è sentita così di gareggiare contro di lui, e si è ritirato in buon ordine.
Qualcuno dal Pd però lo aveva sconsigliato di farlo: «Te la faranno pagare di sicuro...». Ma no, figurati! Avrebbero capito. E invece subito dopo le elezioni il centrosinistra della provincia di Benevento ha avviato la revoca di Cataudo dall' Asea.
Scoprendo all' improvviso e dopo due anni che non aveva i requisiti tecnici per essere nominato in quel posto nel luglio 2014...
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