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1 - CAMERA NASCOSTA
Giancarlo Mazzuca, parlamentare Pdl
IL PENTITO BELCASTRO
Vuole sembrare macho, ma Elio Belcastro (Noi Sud) ha il cuore tenero. Attaccato per avere dichiarato che al Nord ci sono più gay che nel Meridione, mi affida il ruolo di paciere con il presidente dell'Arcigay, il bolognese Franco Grillini, che è consigliere emiliano idv. Per fumare il calumet della pace è disposto a varcare il Rubicone davanti a un piatto di tagliatelle. Il conto lo paga lui.
ELIO BELCASTRO CON LUDOVICA E DANI
ONOREVOLI PROSTATE
Secondo l'ex ministro pdl Antonio Martino, l'ego dei politici assomiglia alla prostata: con l'avanzare degli anni s'ingrossa, ma funziona sempre meno. Come il cervello. Mettiamo il cuore in pace.
2 - GIULIO SI PREPARA A TORNARE IN CAMPO...
Dopo la caduta del governo Berlusconi è scomparso per un mese. Giusto il tempo di trasformarsi da «dottor Rigore» a «mister Crescita». Giulio Tremonti si muove come se stesse preparando un'altra discesa in campo. E molti scommettono che alle elezioni del 2013 ci sarà pure lui. Non col Pdl, visto che con Silvio Berlusconi non ha più rapporti. Né con la Lega, dove i suoi sponsor (Umberto Bossi e Roberto Calderoli) sono finiti in disgrazia cedendo il passo a chi non l'ha mai sopportato (Roberto Maroni).
Ma pare che «Giulietto» abbia già individuato un nuovo approdo. A giudicare dai contatti che avrebbe ristabilito con Corrado Passera, l'ex ministro dell'Economia potrebbe avere un ruolo in quello strano movimento civico che potrebbe nascere dopo l'estate. Magari agganciandosi al treno di Luca Cordero di Montezemolo. Di certo accanto a Passera. C'è poi chi, addirittura, parla di un feeling con Romano Prodi, rinsaldato dalla frequentazione con Gianni Pecci (che di Prodi fu il braccio destro ai tempi dell'Ulivo). Ma dal feeling a un innamoramento ce ne corre...
3 - NELL'INFERNO DELLE CARCERI...
C'è l'incontro con il superboss Bernando Provenzano, del quale descrive un aspetto apparentemente malato, addirittura disorientato. Poi quello con Roberto Savi, membro della banda della Uno bianca, definito un uomo «sepolto vivo». Quindi Annamaria Franzoni, Salvatore Parolisi, Rosa Bazzi... Detenuti (Sperling & Kupfer, 224 pagine, 18 euro), il libro scritto dal chirurgo e deputato del Pdl Melania Rizzoli, è un viaggio agli inferi dentro le carceri.
4 - MISSIONE ARCOBALENO: LA PRESCRIZIONE SALVA TUTTI...
Non luogo a procedere: dopo oltre 12 anni dagli arresti, la prescrizione ha chiuso il processo di Bari sulle malversazioni della missione Arcobaleno, denunciata nel 1999 da Panorama. L'operazione umanitaria fu voluta dal governo D'Alema in Albania per sostenere i kosovari in fuga dalla loro terra bombardata dalla Nato a causa dell'intervento contro la Serbia. Il 20 gennaio 2000 erano stati arrestati tre dipendenti della Protezione civile. Tra i 17 imputati, poi finiti sotto processo, l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Franco Barberi, allora capo della Protezione civile. Il processo era cominciato il 10 febbraio 2011, ma non è mai andato oltre le questioni preliminari
5 - UNA CASA AVVENIRISTICA PER LUCA BARISONZI
Una casa avveniristica senza barriere architettoniche, dove ogni attività è regolata dal computer. È stata consegnata il 19 maggio a Luca Barisonzi, l'alpino rimasto immobilizzato sulla sedia a rotelle dopo l'attentato subito a Bala Murghab in Afghanistan, il 18 gennaio 2011, costato la vita al commilitone Luca Sanna. La casa è frutto della generosità dell'Associazione nazionale alpini (Ana) e di tanti donatori privati, tra cui Panorama, che ha devoluto a questa iniziativa il premio Giornalista dell'anno dell'Ana.
6 - CONFESSIONE REPORTER, INCHIESTE D'AUTORE
Torna su Italia 1, il 27 maggio, Stella Pende con «Confessione Reporter», otto puntate con reportage esclusivi dall'Afghanistan, la Libia, il Marocco, la Somalia. Ma anche inchieste sugli allevamenti intensivi in Italia e sulla psicologia degli stalker. Nella seconda parte un «reportage d'autore», firmato da personaggi come Moni Ovadia, Cesare Prandelli, Dominique Lapierre e Isabella Rauti.
7 - TRASPORTO A DOMICILIO PER LE PRIMARIE DEL PD
Va avanti l'inchiesta sulle primarie del centrosinistra svoltesi a Napoli il 23 gennaio 2011. Per gli inquirenti, la camorra avrebbe inquinato il voto in un seggio di periferia. Emerge questo retroscena: persino il «servizio di trasporto» degli elettori sarebbe stato predisposto con cura per condizionare l'esito delle consultazioni. Ma il clima di omertà attorno a tali operazioni è definito «preoccupante e sconcertante» dagli investigatori. Non solo: due persone interessate alla macchina organizzativa delle primarie sono indagate per false dichiarazioni al pm del pool antimafia coordinato dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo (foto). (M.P.)
8 - NOVEMILA EURO PER UN PRANZO COMMISSARIO SOTTO ACCUSA
È scandalo in Molise per una festa di Natale offerta dall'allora commissario straordinario dell'azienda speciale Molise Acque, Antonio Francioni, a un centinaio di dipendenti. Il pranzo è avvenuto il 20 dicembre 2011 nel ristorante Villa Livia a Termoli ed è costato 9.350 euro ai molisani: circa 90 euro a testa. In consiglio regionale si chiedono come un commissario straordinario (vedere anche l'articolo «L'Italia dei mille commissari straordinari» su Panorama 22) abbia potuto avallare una tale spesa in un momento di crisi per l'azienda. C'è chi chiede la testa del direttore generale e dei revisori dei conti di Molise Acque.
9- AGCOM: ECCO CHI SONO I VERI SPONSOR DI QUINTARELLI
Corrado Calabrò, presidente uscente dell'Agcom, non ha mai avuto feeling con il popolo della rete, anche se alla fine non ha approvato il controverso regolamento sul diritto d'autore. Quasi per cautelarsi da future brutte sorprese, il web italiano ha già eletto il successore ideale: Stefano Quintarelli, pioniere di internet, imprenditore e tecnologo, oggi a capo dell'area digital del Sole 24 Ore.
Siti e blog spendono fiumi di bit per incensarlo, una petizione che lo sostiene accumula firme a migliaia e su Twitter spopola l'hashtag #quinta4president. È la prima volta che una candidatura nasce dalla rete. Ma dietro tanto spontaneo calore si allunga l'ombra dei tecnici: pare che il nome di Quintarelli sia molto gradito ai ministri Francesco Profumo e Corrado Passera, entrambi desiderosi di non incontrare ostacoli lungo la strada dell'agenda digitale. A Quintarelli i meriti non mancano, ma la meritocrazia potrebbe non essere il criterio principe di una sua possibile nomina.
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