DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
Enrico Paoli per "Libero quotidiano"
No, non ci solo solo le intercettazioni telefoniche e le lettere anonime ad animare - ed eccitare - il gossip politico di casa nostra, sempre a caccia di novità . Tanto a destra come a sinistra. Troppo spesso ci si dimentica che esiste ancora l'arte di origliare. Che è un arte, e non uno scippo con destrezza, se questo avviene in un bar del centro della Capitale, molto frequentato e molto conosciuto. E chi origlia, poi, twitta, eccome e se twitta. Perché la mano va subito alla tastiera del cellulare.
Il mondo, in fondo, deve sapere. Cosa che ha fatto anche Antonello Piroso, ex direttore del Tg de La7 nonché brillante conduttore del programma "Niente di Personale", finito nel freezer con l'avvento di Enrico Mentana e in attesa di una nuova antenna, che ha "ascoltato" un'amabile conversazione fra Denis Verdini, motore e animatore di Forza Italia, e un signor Boh (l'interlocutore è rimasto sconosciuto) il cui oggetto dei desideri era (non avendo prove contrarie) Giovanni Toti, ex direttore dei Tg Mediaset (Studio Aperto e Tg4) oggi consigliere politico di Forza Italia. Partiamo da Twitter. «Uno: Ma ti pare che ti metti a far interviste per parlare di Alfano?».
«Denis Verdini: à un babbeo, è un babbeo». Insomma, il nuovo che avanza non piace affatto al vecchio leone azzurro, l'uomo dei numeri e delle liste elettorali.E che il soggetto fosse Toti lo conferma lo stesso Piroso contattato da Libero. «Beh, parlavano di un giornalista entrato in politica, non mi sembra che ce ne siano molti al momento», afferma l'ex direttore del Tg de La7, «non lo hanno nominato, o almeno io non l'ho sentito, ma gli indizi fanno una prova».
Insomma, Verdini non è certo uno che va per il sottile, pur essendo uno che parla poco e fa molto, e certe esternazioni fanno parte della sua «liturgia. E che Toti non sia il suo preferito, soprattutto dopo l'intervista concessa al quotidiano Il Corriere della Sera. è un dato acquisito. Ma vederlo, anzi sentirlo, certificato, fa tutto un altro effetto. Cose che capitano, si dirà . Come quella di "intercettare"una conversazione. «Origliare non è bello», sostiene Piroso sul social network dei cinguettii, «ma se il posto è pubblico, i vicini politici che parlano a voce alta e tu sei pur sempre un giornalista».
E Piroso lo è ancora. «Del resto la storia di questo mestiere è piena di casi simili», ricorda a Libero il giornalista che ha appena chiuso il suo rapporto con il sito online Blogo, «dai quattro amici al bar di Gianfranco Fini, alle conversazioni della Prestigiacomo. Sarò pure un po' arrugginito, ma non perdo certo il vizio di fare il giornalista». Su Twitter il cinguettio al vetriolo non è passato del tutto inosservato. Per Alfonso Marciante, per esempio, si tratta del classico caso di «confratelli coltelli».
Tutto può essere. Magari che i coltelli tornino anche indietro. Perché stasera Toti sarà ospite di Ballarò, il programma di Rai Tre condotto da Giovanni Floris. Tema della puntata «Cosa vuol dire declino di un Paese? Cosa vuol dire dal punto di vista economico, politico e culturale?».
Tra gli ospiti della puntata, oltre al consigliere politico di Forza Italia, la deputata del Pd Alessia Mosca, il vicepresidente di Confindustria Aurelio Regina, l'ambasciatore britannico in Italia Christopher Prentice, l'economista Lidia Undiemi, il professor Paolo Becchi docente di filosofia del diritto all'Università di Genova, il vicedirettore di Repubblica Massimo Giannini, il presidente di Rcs libri Paolo Mieli e il presidente dell'Ipsos Nando Pagnoncelli con i suoi sondaggi settimanali, diventati un must dopo il sorpasso sul collega Renato Mannheimer, che ha portato il sondaggista di Ballarò ad ereditare il posto sul Corriere. Dopo la solita graffiante copertina satirica di Maurizio Crozza, l'azzurro Toti avrà l'occasione per dimostrare che Verdini, considerandolo un «babbeo» si sbaglia di grosso. E che origliare, in fondo, a volte serve a qualcosa...
DICHIARAZIONE DEL SEN. DENIS VERDINI (FI):
Leggo su Libero che io con un interlocutore sconosciuto, definito "boh", avrei dato a Giovanni Toti del "babbeo", pur non avendone mai fatto il nome, ma che il giornalista identifica con sicumera, "non avendo prove contrarie" che si possa anche lontanamente trattare di altri. E tutto questo sulla base non di una conversazione captata in presa diretta, ma come direbbero i mafiologi de relato, cioè riferita da altri. Spiace deludere il giornalista-investigatore, convinto di aver messo le mani su un presunto scoop sicuramente gradito alla linea editoriale di Libero, ma la notizia è totalmente destituita di fondamento. Non ho motivo per rivolgere all'amico Toti espressioni offensive, al contrario, anche perché chi mi conosce sa bene che se io devo dire qualcosa lo faccio a viso aperto, in modo diretto, parlando all'interessato, e mai è poi mai alle spalle.
DENIS VERDINI MICHELA BIANCOFIORE MUNZIA DE GIROLAMO resize MANIFESTAZIONE PDL A VIA DEL PLEBISCITO AGOSTO DENIS VERDINI DANIELA SANTANCHE BERLUSCONI E GIOVANNI TOTI ALLA BEAUTY FARMANTONELLO PIROSOGIANFRANCO FINITWEET DI ANTONELLO PIROSO SU VERDINI CHE DA DEL BABBEO A TOTI matteo renzi a ballaro da floris TWEET DI ANTONELLO PIROSO SU VERDINI CHE DA DEL BABBEO A TOTI
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE…
“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
DAGOREPORT - NEL GRAN RISIKO BANCARIO, L’UNICA COSA CERTA È CHE MONTE DEI PASCHI DI SIENA È ORA…
DAGOREPORT - QUANDO LA MELONI DICE "NON SONO RICATTABILE", DICE UNA CAZZATA: LA SCARCERAZIONE DEL…
DAGOREPORT - AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO SARANNO DOLORI PER LA MELONI INEBRIATA DAL TRUMPISMO -…