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PIÙ CHE LA DEMOCRAZIA, TRUMP HA A CUORE IL BUSINESS – NON È UN CASO CHE, COME PRIMA MISSIONE INTERNAZIONALE DA PRESIDENTE, “THE DONALD” ABBIA SCELTO DI VOLARE IN ARABIA SAUDITA DOVE PARLERÀ AL SUMMIT SAUDI-US SUGLI INVESTIMENTI E TROVERÀ IL GOTHA DELL'IMPRENDITORIA STATUNITENSE, DA ELON MUSK A SAM ALTMAN – MOHAMMED BIN SALMAN HA PROMESSO DI INVESTIRE MILLE MILIARDI DI DOLLARI NELL’ECONOMIA STATUNITENSE ED È IL MOTIVO PER CUI TRUMP È PIÙ INTERESSATO AD ANDARE IN QATAR E NEGLI EMIRATI ARABI CHE IN ISRAELE CHE VERRÀ SNOBBATO DURANTE IL VIAGGIO – E SUL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI PALESTINA DI TRUMP, L’UNICO A SMENTIRE È STATO L’AMBASCIATORE USA A GERUSALEMME…

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Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”

 

Donald Trump Mohammad bin Salman

Come nel maggio del 2017, Donald Trump sceglie l'Arabia Saudita come destinazione della sua prima missione internazionale da presidente, considerando la visita in Vaticano per le esequie di Papa Francesco non certo un viaggio di lavoro. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, parla di «storico ritorno» in una regione dove «l'estremismo è stato eliminato a favore delle relazioni culturali e commerciali».

 

In quest'ultima espressione c'è gran parte dell'essenza del viaggio del presidente. L'Air Force partirà domani sera. Il presidente sbarcherà a Riad martedì mattina e nel pomeriggio parlerà al summit Saudi-US sugli investimenti, poi ci sarà la cena di Stato. Lì troverà il gotha dell'imprenditoria statunitense. In viaggio verso l'Arabia infatti ci sono, per quella che è chiamata la "Maga in the Desert", capi di molte aziende, da Elon Musk a Mark Zuckerberg a Larry Fink. Ci sarà il ceo di Boeing, Kelly Ortberg, così come Sam Altman di OpenAI.

mohammed bin salman trump visit da cbc

 

Con loro lo zar per intelligenza artificiale e criptovalute della Casa Bianca, David Sacks. Un parterre che ben spiega quanto siano gli investimenti il cuore di questa missione.

Le tappe successive in Qatar e Emirati Arabi Uniti, dal 14 sino al 16, hanno altri incontri con imprenditori. In Qatar, Trump terrà anche un discorso ai militari Usa alla base dell'Air Force di Al-Udeid, nella periferia di Doha. Non è esclusa una visita alla Casa della famiglia Abramitica ad Abu Dhabi.

 

mohammed bin salman jared kushner ivanka trump

Trump ritiene le economie del Golfo fondamentali e vuole attrarre investimenti. Missione a cui sta lavorando il genero Jared Kushner, marito di Ivanka, che era stato nella prima Amministrazione consigliere speciale per il Medio Oriente. Il suo fondo di investimento ricevette dai sauditi due miliardi di dollari nel 2021. Nulla in confronto, comunque, ai 600 miliardi che il 23 gennaio Mohammed Bin Salman, principe ereditario e leader de facto saudita, ha promesso di investire nell'economia Usa. Gli Emirati promettono mille miliardi di dollari.

 

Le tensioni regionali saranno presenza costante e ingombrante: la lista è lunga, dal Mar Rosso, al cessate il fuoco e ostaggi a Gaza, sino al nucleare iraniano e al nuovo governo siriano. Trump sbarcherà nel Golfo forte anche di una collaborazione con i sauditi che, secondo alcune fonti, è stata decisiva per interrompere ieri l'escalation fra Pakistan e India sul Kashmir. Mediazione che Trump ha rivendicato, ma che i pachistani hanno smentito sostenendo che l'intesa è frutto di colloqui fra Islamabad e New Delhi.

 

donald trump e mohammed bin salman al g20 di osaka

A differenza del 2017, questa volta Trump non andrà in Israele, una "dimenticanza" che alcuni analisti interpretano come l'esistenza di tensioni fra i due Paesi. Alcune vicende sembrano avvalorare questa lettura. La prima è che Pete Hegseth, capo del Pentagono, ha cancellato la missione – lunedì – nello Stato ebraico per seguire invece Trump sull'Air Force One nel Golfo; in secondo luogo Trump ha manifestato la sua frustrazione a Netanyahu per la lentezza degli aiuti ai civili a Gaza;

 

benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale

c'è il capitolo Houthi: lo stop ai bombardamenti sui miliziani yemeniti annunciato da Trump martedì scorso non era stato anticipato agli israeliani; infine il dossier iraniano su cui le differenze fra Washington e Gerusalemme non sono solo di metodo, ma anche nel merito. Oggi a Muscat, Oman, c'è la quarta tornata di colloqui e Washington, pur volendo il completo abbandono del nucleare da parte del regime, non ha chiuso all'ipotesi di un nucleare a scopi civili. Cosa che in Israele non è contemplata.

video su gaza strip in trip creato con ai - netanyahu e trump

 

A questo si aggiunge un nuovo capitolo. Secondo un alto diplomatico arabo citato dal Jerusalem Post, Trump potrebbe da Riad nel corso del Consiglio di Cooperazione dei Paesi del Golfo (sarà mercoledì 15 mattina) annunciare il riconoscimento Usa di uno Stato palestinese privo di Hamas. Un'uscita che la stragrande maggioranza degli esperti ritiene «spericolata» e improbabile.

 

Trump però martedì ha parlato di un «grande annuncio» in arrivo che potrebbe stravolgere ogni cosa. Certamente un'America "filo-Palestina" rientra nell'etichetta stravolgimento. L'unica reazione ufficiale è stata quella di Mike Huckabee, ambasciatore Usa a Gerusalemme che su X ha liquidato con un ironico «mio nipote Terry di 4 anni è più affidabile» (di quelle fonti, ndr).[…]

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