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PIÙ SOLDI NELLE TASCHE DEGLI ITALIANI? SÌ, 20 EURO - L’ANNUNCIO DI GUALTIERI: “RIDUCIAMO LE TASSE A 16 MILIONI DI LAVORATORI CHE, DAL PRIMO LUGLIO, BENEFICERANNO DI UN AUMENTO DI STIPENDIO” - PER UNDICI MILIONI I VECCHI 80 EURO DEL BONUS RENZI ARRIVERANNO A 100 - PER 4,3 MILIONI, OVVERO CHI GUADAGNA FINO A 28 MILA EURO L’ANNO, IL BONUS CRESCERÀ DI 80-100 EURO NETTI AL MESE…
Aldo Fontanarosa per “la Repubblica”
«Riduciamo le tasse a 16 milioni di lavoratori che, dal primo luglio, beneficeranno dunque di un aumento di stipendio. Per 4,3 milioni, crescerà di 80-100 euro netti al mese. Per undici milioni i vecchi 80 euro (del bonus Renzi, ora pensionato) arriveranno a 100. Sono oltre 7 miliardi di tasse tagliati per sempre». dice il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri.
La misura che dà sollievo agli italiani, soprattutto del ceto medio, arriva da lontano. È effetto delle decisioni che il governo Conte ha preso tra dicembre 2019 e gennaio 2020, nella legge di Bilancio e poi nel decreto sul cuneo fiscale. In quel momento, nessuno immaginava che il Paese sarebbe stato investito dal meteorite Covid-19. Dopo la pandemia, con l'Inps sotto accusa per i ritardi della cassa integrazione, questi aiuti alle famiglie permettono all'esecutivo di uscire dall'angolo.
Lo aiuta anche il via libera della Commissione Ue (ieri) alle misure del decreto Rilancio per 7,6 miliardi. Il bonus Renzi, una misura isolata, solitaria, viene ora rimpiazzato da un sistema misto, di integrazioni al reddito ed esenzioni. I soldi di luglio arriveranno ai dipendenti del settore privato (soprattutto operai e impiegati), ma anche ai dipendenti pubblici che hanno redditi annui entro i 40 mila euro (la maggioranza).
Restano fuori meno di 100 mila persone della Pubblica amministrazione (magistrati, funzionari della presidenza del Consiglio e delle autorità, diplomatici, prefetti, dirigenti). Oltre 4,3 milioni di persone - finora fuori dal radar del bonus - adesso rientrano. In generale riceverà più soldi in busta paga chi guadagna da 8 mila a 40 mila euro. Il decreto - approvato dal Consiglio dei ministri del 23 gennaio 2020, effetto anche di un accordo con i sindacati - prevede un aumento diretto in busta paga fino a 100 euro (per i redditi che arrivano a 28 mila).
Chi guadagna di più - tra 28 mila e 40.000 euro - beneficerà di un taglio delle tasse. Ecco i sostegni, più in dettaglio. Il dipendente con un reddito da 8.174 a 26.600 euro vedrà l'ex bonus Renzi crescere di 20 euro al mese (dunque da 80 a 100). Il dipendente con reddito da 26.600 a 28.000 euro - finora escluso dal bonus Renzi - avrà 100 euro al mese (600 da luglio a dicembre). Sopra la soglia dei 28.000 euro, prenderà corpo una detrazione fiscale in busta paga. Per i redditi da 28 mila a 35 mila euro, il beneficio fiscale andrà da un massimo di 480 euro a un minimo di 80.
Per i redditi da 35 mila ai 40.000 euro, il beneficio fiscale andrà da un massimo di 80 euro a zero. Il dipendente non dovrà fare alcuna richiesta per ottenere la detrazione fiscale. Sarà applicata dal datore di lavoro (per sostituto d'imposta). Il decreto legge sul cuneo fiscale - in Gazzetta Ufficiale il 5 febbraio - stanzia 7 miliardi 458 milioni per il 2020. Gualtieri parla di tagli permanenti perché il decreto mobilita 13 miliardi 532 milioni per l'anno prossimo e 13 miliardi 256 milioni sul 2022.
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