DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”
A oggi, a otto giorni dal voto, non si sanno i nomi di chi ha presentato la sua candidatura alle parlamentarie M5S. Non si sa il numero degli esclusi preventivamente su ordine del capo politico Luigi Di Maio. Come non si sanno i loro nomi, né le motivazioni delle esclusioni. Non si sapranno mai, probabilmente, mentre forse si saprà qualcosa, con largo ritardo, dei voti dei promossi, del numero complessivo dei votanti e degli aventi diritto.
Quello che si sa per certo, però, è che in giro per l' Italia ci sono centinaia, se non migliaia, di attivisti inferociti. Esclusi perché, come ha spiegato Di Maio, condannati o «odiatori seriali» o dichiarati non degni di entrare in Parlamento da una non meglio identificata «rete di segnalatori».
Come dice Pippo Baudo, «gli M5S prendono milioni di voti e non si possono ignorare». Non si può ignorare anche la gestione opaca dei dati delle votazioni interne, che si aggiunge alla fragilità del sistema (Max Bugani ha confermato anche stavolta attacchi hacker). L' elezione di Di Maio a candidato premier fu annunciata il 23 settembre da Beppe Grillo a Rimini ben 30 ore dopo la chiusura del voto: i dati furono custoditi da due notai. Stavolta, i notai, presumibilmente Valerio Tacchini e Filippo D' Amore, hanno gelosamente tenuto il riserbo sui risultati da mercoledì a domenica.
A restare fuori - per quella che a molti è sembrata una coincidenza sospetta - sono stati parlamentari noti non in sintonia con la svolta governista (vedi Paolo Bernini e Elisa Bulgarelli). Ma la scrematura iniziale ha tagliato fuori anche attivisti della prima ora. Come la leccese Caterina Vitiello: «Ho presentato la mia candidatura e ho ricevuto l' accettazione. Alle 9 del mattino mi sono arrivate le prime di decine di chiamate: attivisti che non riuscivano a votarmi».
a luigi di maio resta solo fare volantinaggio
Perché non c' era il suo nome in quella lista: «Esclusa, senza avvertirmi, senza un perché». È un' odiatrice seriale? «No, ma alle Regionarie sono stata la donna più votata in Puglia. Hanno fatto una mattanza, epurando gli attivisti della prima ora: i loro clic facevano paura a parlamentari e consiglieri. Ovvero i segnalatori, in conflitto d' interesse». Eppure il filtro non sembra aver sempre funzionato. «È stranamente passata Fiammetta Borgia, fidanzata del sindaco di Nardò: di estrema destra, come lui».
L' avvocato Italo Porcari oggi a Bari lancerà con gli attivisti esclusi un appello per annullare le parlamentarie: «Ci sono centinaia di esclusi solo in Puglia. Di Maio dice che c' è una rete di segnalatori: ne desumo che si è fatto dossieraggio. Che c' è una schedatura politica».
Non solo: «Il simbolo era dell' associazione del 2009, di Grillo. A dicembre, la seconda associazione, fondata nel 2012, lo ha passato illegittimamente alla terza. Per provare a metterci una pezza, hanno cambiato la scritta, inserendo Blog delle Stelle. Non basta». Come non basta, secondo il legale dei fuoriusciti Lorenzo Borrè, lo svuotamento dell' associazione: «L' hanno spogliata di tutto, ma il responsabile legale resta Grillo. Lui sembra contento, ma non ha capito che rischia ancora lui, per il passato». Intanto il triplista olimpico Fabrizio Donato, bronzo a Londra 2012, sarà candidato dai Cinque Stelle all' uninominale.
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