L’USCITA DI MEZZO BOCCHINO NON ERA POI COSÌ IMPROVVISATA: IL TERZO POLLO PENSAVA VERAMENTE A UNA CANDIDATURA MONTI (E PIERFURBY AL COLLE) - IL PREMIER E I MINISTRI SILENZIOSI: SI PARLA SOLO DOPO LE SEI DI SERA (MERCATI CHIUSI) - LADY LEI E LO SPOT PER FAR PAGARE IL CANONE - PDL E IL RISIKO DEGLI EX MINISTRI - DA BRESCIA SI VOLA CON LA MADONNA - MASTELLA CERCA CASA PER L’UDEUR - L’UDC NON SA DOVE METTERE LA CARLUCCI (IN MERCEREI NO?) - NELLA MILANO DI PISAPIA L’EXPO E’ ANCORA FORMIGONI (ROTH AL PADIGLIONE ITALIA) - SCILIPOTI IN BOLLETTA…

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A cura di Enrico Arosio e Primo Di Nicola per "l'Espresso"


1. OPERAZIONE CASINI AL COLLE...

La candidatura alle prossime elezioni di Mario Monti non è uno scivolone del braccio destro di Gianfranco Fini, Italo Bocchino. Nelle ore concitate che hanno preceduto la nascita del governo del professore, Fini e Pier Ferdinando Casini a Montecitorio hanno davvero pensato a un futuro da candidato premier per Monti alle elezioni della primavera 2013. "È la soluzione migliore: se salverà il Paese dal default, Monti sarà il salvatore della Patria e il candidato naturale a guidare un governo di una legislatura costituente", è stato il ragionamento di Fini e Casini nello studio del presidente della Camera.

E non solo per generosità: collocando Monti nella casella di palazzo Chigi, rimane libera quella altrettanto illustre del Quirinale. Il nuovo Parlamento eleggerà infatti il successore di Giorgio Napolitano e con Monti a palazzo Chigi, il candidato naturale potrebbe essere proprio Casini. Tra l'altro, Monti, a precisa domanda sulla sua volontà o meno di candidarsi, venerdì 18 novembre, ha risposto con un abile dribbling: "Benché sia giovane, non penso al futuro. E comunque nella mia vita è zero la frequenza con cui mi sono candidato a qualcosa". Attenzione: mi sono candidato. E se invece lo candidassero? S. An.

2. ROTONDI RADUNA I FALCHI...
All'atto di votare la fiducia al governo Monti, l'ex ministro all'Attuazione del programma, Gianfranco Rotondi, si è allontanato dall'aula e non ha partecipato alla votazione. Del resto aveva già annunciato la sua netta contrarietà all'esecutivo tecnico, trasformandosi in poche ore da sornione post democristiano a falco anti-Monti. Ma Rotondi, che nella non partecipazione al voto ha trovato alleato Antonio Martino, vuole di più, pensa alla costituzione di un gruppo parlamentare che raccolga fra deputati e senatori Pdl gli ultras che non ci stanno a sostenere il governo tecnico.

Sul punto Rotondi, che è già a quota sei, avrebbe ottenuto il via libera da Berlusconi: varare un gruppo a Montecitorio e magari a Palazzo Madama che non lasci alla Lega il primato dell'opposizione. L'aspirazione non è priva di "aspetti tecnici", avere un gruppo significa detenere strutture logistiche e poter puntare a quelle commissioni parlamentari (Vigilanza Rai, Copasir, Autorizzazioni a procedere) che per prassi spettano all'opposizione. Con la fame di poltrone che c'è ora nel centrodestra non è poco. G. S.

3. GOVERNO VESPERTINO...
Lezioni di silenzio di Mario Monti alla sua squadra di ministri. Alla prima riunione del governo, giovedì 17 pomeriggio, il professore ha introdotto con grande decisione il tema della "collegialità": "Cari colleghi, vi prego di evitare di anticipare ai giornali le vostre idee su provvedimenti e iniziative. Tutto va prima vagliato e discusso insieme in modo che questi annunci siano basati sul mio consenso e quello dell'intera squadra.

Solo così si eviteranno polemiche e l'odioso fenomeno dello stop&go che sconcerta commentatori, osservatori e opinione pubblica". Infine, una postilla: "Non parlate di interventi economici a mercati aperti": si parla solo dopo le sei di sera. Governo vespertino. S. An.

4. AGLI EVASORI CI PENSA LEI...
Ai bilanci già in difficoltà della Rai mancheranno anche quest'anno circa 750 milioni di euro, e la causa è sempre quella: l'evasione del canone. Per combatterla, il dg Lorenza Lei ha deciso di puntare su un messaggio istituzionale non troppo colpevolizzante ma che ricordi agli italiani che al tributo di 110 euro non si può sfuggire. Perciò ha affidato la campagna di comunicazione a una delle principali agenzie, la McCann Erickson, e i filmati, da metà dicembre, enfatizzeranno il ruolo anche sociale della Rai mostrando brani della sua storia.

Ancora oggi guardano i tre canali a sbafo oltre un quarto delle famiglie italiane (con una forte concentrazione al Sud), mentre tra i gestori di locali si raggiungono picchi bulgari. Nel 2010, quando le entrate da canone erano state di 1.661 milioni, appena 30 in più del 2009, gli spot natalizi, girati dal regista Alessandro D'Alatri, avevano puntato sull'Unità d'Italia e le incomprensioni dialettali, non senza code polemiche. Vi. P.

5. POPOLO DELLE LIBERTÀ - EX MINISTRI ALLA CARICA...
Con tanti esponenti di ritorno dal governo, rimasti privi di quella visibilità e quelle dotazioni che garantivano i ministeri, nel Pdl si apre la partita degli incarichi interni. Molti fra gli ex ministri e sottosegretari puntano a un ruolo di primo piano nell'apparato di via dell'Umiltà, suscitando le ire di coloro che già occupano questi posti. Si pensi all'ex ministro Mara Carfagna, che vorrebbe strappare alla deputata Barbara Saltamartini le Pari Opportunità; oppure all'ex sottosegretario Guido Crosetto che vuole il ruolo di responsabile economico del Pdl, oggi occupato da Marco Milanese, posizione rivendicata anche da Renato Brunetta.

Per non dire della carica di responsabile Esteri del partito oggi detenuta da Deborah Bergamini e a cui pensa Franco Frattini. Mentre in molti hanno messo nel mirino il ruolo di portavoce ricoperto da Daniele Capezzone e che piacerebbe soprattutto a Michela Vittoria Brambilla. L'unico titolare intoccabile è Nicolò Ghedini, responsabile della Giustizia, mentre l'ex ministro Raffaele Fitto assumerebbe volentieri l'incarico di responsabile degli Affari costituzionali al posto di Carlo Vizzini. Gli appetiti dei diseredati ministeriali sono dunque molti, difficile per Alfano trovare la quadra. G. S.

6. PARLAMENTO IN CIFRE...
150.000.000 di euro, è l'ammontare della "legge mancia" approvata dal Parlamento all'interno della legge di stabilità. Con questa trovata deputati e senatori hanno sempre destinato risorse ai propri collegi e alle proprie clientele elettorali. Nel 2010 solo le parrocchie, gli oratori e le associazioni private si sono divise quasi 20 milioni di euro.

Quest'anno, i finanziamenti a pioggia arriveranno grazie al fondo per gli "interventi di riequilibrio socio-economico dei territori". A decidere a chi destinare le regalie saranno i membri delle commissioni Finanze dei due rami del Parlamento. A meno che Monti non si metta di traverso vista la crisi delle casse pubbliche. Alla ripartizione del fondo si provvede infatti con decreto del ministero dell'Economia, dicastero detenuto proprio dal capo del governo

7. AEROPORTI, CON LA MADONNA SI VOLA...

Per il piano di sviluppo ci si affida perfino alla Madonna di Medjugorie. Perché all'aeroporto di Montichiari di Brescia, le apparizioni degli aerei sono un lontano ricordo, come ha svelato un reportage dell'"Espresso" ripreso dalla tv olandese in un servizio sugli sprechi italiani. E con 40 milioni di euro spesi dal 2002 a oggi, e una perdita annua attorno ai 5 milioni di euro, occorre proprio un miracolo per non fare bancarotta. Il terminal bresciano è per la gran parte di proprietà dell'aeroporto veronese Valerio Catullo, le cui quote azionarie sono soprattutto in mano alla Camera di commercio e alla Provincia di Verona e alla Provincia di Trento.

Uno scalo costruito con una motivazione assai singolare: al Catullo di Verona dovevano rifare le piste. Ma dopo breve vita, l'aerostazione bresciana cessò di fatto di esistere per i passeggeri. Ora spunta la nuova idea del turismo religioso, con i charter diretti al santuario della Madonna di Medjugorie. Forse in pellegrinaggio a implorare un miracolo ci debbono andare anche gli amministratori dei due aeroporti. P. T.

8. MASTELLA CERCA CASA...
L'Europa comincia a stare stretta a Clemente Mastella. E a poco più di un anno dalle elezioni politiche del 2013, il leader dell'Udeur, eletto al Parlamento europeo di Strasburgo dopo aver staccato la spina al governo Prodi di cui faceva parte come ministro della Giustizia, starebbe pensando al suo ritorno sulla scena nazionale. Per questo ha iniziato a cercare una nuova casa per il partito. Dall'attuale sede romana di via Dandolo, alle spalle del ministero dell'Istruzione in zona Trastevere, un po' periferica e distante dai palazzi della politica che conta, ad un nuovo ufficio rigorosamente in centro. Proprio come l'Udeur. S. A.

9. GRUPPI PARLAMENTARI, FATE SPAZIO A GABRIELLA...
Prime grane nel gruppo dell'Udc allargato. Nel partito di Pier Ferdinando Casini sono appena confluiti altri tre deputati: Bonciani, la D'Ippolito e Gabriella Carlucci. Proprio la showgirl aveva lasciato il Pdl perché si era vista sottrarre le stanze che aveva nella sede di via dell'Umiltà: servivano locali per far posto al nuovo segretario Angelino Alfano. Pare che la Carlucci se la sia presa molto; sta di fatto che anche nel nuovo gruppo centrista, dopo aver chiesto nuovi uffici, sta incontrando analoghe difficoltà. L'Udc, che ora conta ben 38 deputati, non ha infatti grandi spazi. Ma la Carlucci non vuole sentire ragioni e reclama uffici adeguati. Nell'attesa, ha già portato qualche scatolone nel palazzo dei gruppi di via degli Uffici del Vicario. V. D.

10. FIRENZE A CINQUE SENSI...
Il tempo di organizzare il Big Bang renziano e Giuliano Da Empoli, 38 anni, assessore alla Cultura, si è messo al lavoro per rifare il look al salotto buono di Firenze. "Dopo la pedonalizzazione che ha liberato il centro storico dalle auto, scatta la seconda fase: quella di rifare l'arredo urbano di strade e piazze, dal Duomo a piazza Pitti, e di riempirle di eventi culturali", spiega Da Empoli. Che ha chiamato a consulto esperti di design per elaborare idee innovative. Nella elegante via Tornabuoni a gennaio partiranno i lavori per rifare il manto stradale in pietra.

E da via del lusso sarà trasformata in un luogo per le "nuove forme di lettura", al posto delle librerie cha hanno chiuso. Il progetto firmato Da Empoli prevede una "nuvola" Wi Fi dove scaricare libri gratis. Nuovo lastricato e marciapiedi disegnati anche in via Martelli, a due passi dal Duomo; ripensamento di piazza della Repubblica, con l'ipotesi di una piramide come segno contemporaneo (vedi il Louvre a Parigi); e poi musica, teatro, lettura e altri eventi, come dice Da Empoli, "nel segno dei cinque sensi". M. La.

11. UN AIUTO PER L'ELBA...
L'iniziativa è partita da Luca Carboni, il cantautore bolognese, che ha indirizzato a Giorgio Faletti, scrittore di best seller, l'appello: "Giorgio, salviamo l'isola ferita dall'alluvione". Faletti, che soggiorna a Capoliveri almeno sei mesi all'anno, ha subito raccolto l'invito ed è così scattata la corsa di artisti, industriali e giornalisti (tra cui Vittorio Feltri e Ferruccio De Bortoli) amanti dell'Elba, a raccogliere fondi per la ricostruzione.

Per ora la mobilitazione si concretizza in aiuti economici versati in un conto corrente, ma sono allo studio iniziative artistiche per attirare l'attenzione degli isolani vip sui danni provocati dall'alluvione. Carlo Degli Esposti, proprietario dell'hotel Yacht Club a Marciana Marina e titolare della Palomar, che produce tra l'altro "Gente di mare", una fiction di prossima uscita ambientata all'Elba, sta studiando la possibilità di girare dei video con la sua scuderia di attori. Da Luca Zingaretti a Kim Rossi Stuart. M. La.

12. RETRÃ’ 2015...
Incredibile. L'unico candidato a dirigere il Padiglione Italia all'Expo 2015, al momento, è Luigi Roth, presidente di Terna, 71 anni. Nel 2015 ne avrà 75. Forse un po' troppi, per un incarico che riguarda una vetrina mondiale intorno alle sfide del futuro, dove le nuove tecnologie multimediali avranno un ruolo cruciale. Roth è il nome fatto dalla Farnesina prima che cadesse il governo, ed è carissimo a Roberto Formigoni, presidente della Lombardia. Suona strano, però, nella Milano del "vento che cambia". E. A.

13. CALCIO ALLA CRISI...
La Lega calcio sta per incassare circa 110 milioni dalla cessione dei diritti del campionato italiano all'estero. L'asta, curata dall'advisor Infront, prevede il deposito delle offerte il 25 novembre. Lunedì 28 novembre durante l'assemblea di Lega si conoscerà il nome del vincitore fra le società che hanno presentato l'offerta. Tra queste, ci sarà sicuramente la vincitrice dell'asta precedente, M&p Silva. Il ritocco rispetto al biennio che si chiude alla fine della stagione in corso è nell'ordine del 25 per cento e consentirà ai club di serie A di superare la quota di 1 miliardo complessivo di ricavi dai diritti tv.

Il comparto estero, finora, è stato considerato quello con maggiore margine di sviluppo. La serie A è il secondo torneo d'Europa più venduto alle tv internazionali, sia pure a distanza dalla Premiership inglese, che ricava 500 milioni all'anno. Per gli uomini di Infront l'asta va considerata un successo, nonostante le recenti critiche di Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli. "Secondo De Laurentiis", dice Marco Bogarelli di Infront, "dovremmo incassare 2 miliardi dai network ma sono cifre fuori mercato. Il problema del calcio italiano non sono i diritti tv ma gli stadi vuoti". G.T.

14. SCILIPOTI IN BOLLETTA...

Mimmo Scilipoti cerca soldi. La sottoscrizione lanciata tra gli aderenti al suo Movimento di Responsabilità nazionale, infatti, non è stata affatto sufficiente a coprire gli 80 mila euro spesi dall'ex Idv passato con Berlusconi per tenere un mese fa il congresso a Roma. Una kermesse cui partecipò anche il Cavaliere, che rimase molto colpito dall'avvenenza delle decine di hostess dispiegate nell'enorme sala. Ora però bisogna pagare, ma Scilipoti i soldi non ce li ha. B.C.

 

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