FLASH! – PER DARE SOLO UN’IDEA ALLE SORELLE MELONI DI COSA VUOL DIRE IL POTERE DEI FRATELLI LA…
Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”
C’è un progetto segreto cui sta lavorando una parte del Movimento 5 Stelle. Sono attivisti e parlamentari. Si parlano su chat che scompaiono su Telegram e usano parole in codice quando c’è in ascolto qualcuno sospettato di poter riferire. Chi non deve sapere sono l’ufficio della Comunicazione e i sodali di Luigi Di Maio.
Il vicepresidente della Camera appare indebolito dalla vicenda della mail sul caso Muraro, da alcune gaffe, dai retroscena fatti uscire su blog vicini ai 5 stelle sui 100mila euro spesi in eventi elettorali. Più in generale, dall’estrema visibilità conquistata in pochi anni e considerata da molti – dentro al Movimento – immeritata. Così, spunta l’idea di un altro candidato premier. Qualcuno che – a differenza del vicepresidente della Camera – abbia una laurea e almeno un’esperienza a livello amministrativo.
Il nome è quello di Chiara Appendino. Il suo portavoce è stato intercettato, una decina di giorni fa, negli uffici della Casaleggio Associati a Milano. Era andato a parlare con Davide, con cui i contatti sono continui. Non per niente, la prima cittadina di Torino è stata ufficialmente definita “il sindaco 5 stelle doc” sul blog di Beppe Grillo. Ha avuto gli abbracci e il calore del fondatore, che è andato perfino a cena a casa sua. E riesce ad averne il sostegno appena chiama, come nel caso del buco di bilancio denunciato giovedì scorso.
Il problema di chi lavora al piano segreto – oltre alla forza mediatica di Luigi Di Maio e al suo peso tra attivisti e consiglieri regionali - sono le regole. Quelle che il Movimento dovrebbe infrangere per poter candidare Appendino, o anche solo per tenerla in considerazione nella corsa che si terrà on line non appena si capirà quando ci saranno le politiche.
Per sceglierla, infatti, bisognerebbe derogare a due dettami del non statuto. Il primo è la non interruzione del mandato per candidarsi a fare altro. Il secondo è il divieto di farne più di due, di qualsiasi tipo siano. Chiara Appendino ha già fatto 5 anni da consigliera comunale. Dopo quelli da sindaca, dovrà – secondo le regole del Movimento – concludere la propria carriera politica. «A meno che – dice chi sta lavorando al progetto – a esigere una deroga non sia la base. Se fossero molti attivisti a volere lei e a chiedere di cambiare le regole, il Movimento non potrebbe non tenerne conto».
Intanto i 5 stelle si preparano alla battaglia in Parlamento sulla proposta di legge che dimezza lo stipendio dei politici. E alla Camera martedì ci sarà anche Beppe Grillo accompagnato da diversi attivisti, come ha annunciato lui stesso in un videomessaggio pubblicato ieri sul suo blog: «Sarò sul loggione insieme ai cittadini».
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