valentino rossi gp australia

UNA "RIMONTINA" CHE VALE - IN AUSTRALIA SECONDO SUCCESSO STAGIONALE PER CRUTCHLOW, IL CAMPIONE DEL MONDO MARQUEZ CADE, ROSSI RISALE DAL 15ESIMO AL SECONDO POSTO E DEDICA IL RISULTATO A SIMONCELLI: “SONO 5 ANNI CHE IL “SIC” SE NE È ANDATO, CI MANCA MOLTISSIMO''

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ROSSI CRUTCHLOWROSSI CRUTCHLOW

Massimo Calandri per “repubblica.it”

 

Valentino aveva promesso il podio e una grande gara. Ma chi poteva credergli, dopo le sciagurate qualifiche nella tormenta australiana? Invece il pesarese - che partiva lontanissimo dalla quinta fila, quindicesimo - ha regalato un incredibile secondo posto al termine di una rimonta straordinaria, la più efficace della sua carriera, a 37 anni suonati. In 20 stagioni sono 220 volte che il Doc sale sul podio.

 

MARQUEZMARQUEZ

"Questo è per lui, che oggi sono 5 anni che se ne è andato. Per il Sic e la sua famiglia. Ci manca moltissimo". La dedica commossa per l'amico Marco Simoncelli, poi il sorriso per una gara da ricordare. "Ieri era stata la giornata più negativa dell'anno. Ma stamani già durante il warm up avevo capito di avere un buon ritmo. Mi sono davvero divertito, con tutti quei sorpassi". Infinito.

 

 

La caduta di Marquez, il trionfo di Crutchlow -  E Marquez? Dopo aver dominato tutto il fine-settimana ed essere andato in fuga al via, è caduto al nono giro. Anche Marc, a modo suo, è stato di parola: "Basta fare il Ragioniere in gara", col titolo in tasca avrebbe rischiato pure la domenica. Poteva permetterselo, si è rialzato dalla ghiaia incolume. Ha vinto Cal Crutchlow con la Honda Lcr dell'italiano Lucio Cecchinello: è il secondo successo stagionale per l'inglese, che aveva trionfato anche a Brno e oggi ha dato tutto nella prima parte riuscendo poi ad amministrare il vantaggio su Rossi.

CrutchlowCrutchlow

 

Dovizioso con la Ducati ha chiuso al quarto posto, una medaglia di legno un po' amara: ma la Rossa sul lungo rettilineo di Phillip Island ha dato una dimostrazione di potenza che fa ben sperare per il prossimo anno.

 

La "rimontina" del Doc - Dodici sorpassi, uno più bello dell'altro. E il capitombolo del rivale. Al termine del primo giro era già undicesimo, poi ha cominciato ad infilare gli avversari con la solare semplicità del Campione. Bradl, Redding. Maverick Vinales, che è un ragazzo dal grande talento e il prossimo anno sarà il suo compagno di squadra in Yamaha. Poi Hayden, che correva con la Honda di Pedrosa. E Miller, il ragazzo di casa. Al quarto giro, curva 10, ha passato di prepotenza Lorenzo.

ROSSI SIMONCELLIROSSI SIMONCELLI

 

E ancora Petrucci, Pol Espargaro, Dovizioso. Per uno strano gioco del destino, quando ha idealmente compiuto la sua promessa - era terzo, in quel momento - Marquez ha fatto altrettanto: ed è finito gambe all'aria. "A quel punto ho pensato di poter vincere. Ma Crutchlow ne aveva di più, e la nostra Yamaha come al solito nella seconda parte soffre troppo il grip nella ruota posteriore. Però che belli, quei primi 10 giri: me li voglio rivedere subito".

 

"E adesso divertiamoci in Malesia" -."Una rimontina", ci scherza su il Doc. Valentino ha quindi resistito al ritorno di Vinales. Con questo secondo posto, consolida il suo vantaggi in classifica rispetto a Lorenzo, che ha chiuso con un anonimo settimo posto. "La caduta in Giappone non ci voleva, perché anche a Motegi andavo bene", spiega Rossi. "Così oggi  ho scelto di correre con attenzione, passo dopo passo. In mattinata abbiamo trovato il set up, con la squadra siamo tornati finalmente reattivi. Ci voleva, perché ieri era stata proprio una giornataccia. E adesso andiamo in Malesia. A divertirci".

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