DAGOREPORT – TOH! S’È APPANNATA L’EMINENZA AZZURRINA - IL VENTO DEL POTERE E' CAMBIATO PER GIANNI…
"La Lega al governo proporrà un progetto di legge per avere giudici eletti direttamente dal popolo. E chi sbaglia paga. E siccome siamo un movimento nato per la libertà, cancelleremo la legge Mancino e la legge Fiano. Le storie e la legge non si processano". Lo ha detto Matteo Salvini, chiudendo il raduno del Carroccio a Pontida.
"Fanno il processo al ventennio mussoliniano - ha aggiunto - e poi si comportano come il regime nel 1925 che imbavagliava chi non la pensava come volevano". Gli oppositori. Inoltre "quando andremo al governo, daremo mano libera a uomini e donne delle forze dell'ordine per darci pulizia e sicurezza".
La Lega non si ferma, anzi riparte decisa verso il governo, ha detto Salvini che indossa la felpa 'Salvini premier' e che ha deciso di non far parlare il fondatore Umberto Bossi per la prima volta nella storia. A Pontida ci sono circa 50mila persone e sono 150 i pullman arrivati da tutta Italia comunica la Lega Nord, aggiungendo che #Pontida17 è sul podio dei trending topic di Twitter. Arrivato, il Senatur si è fermato nel retro palco e non ha voluto parlare subito con i giornalisti. "Oggi da Pontida è arrivato il segnale che devo andarmene". Il fondatore delle Lega Nord è "abbastanza" arrabbiato per l'esclusione: "Salvini mi ha detto che non voleva farmi fischiare, ma è un segnale che devo andarmene via".
"PARLA UNO SOLO"
La decisione l'ha presa il segretario federale, uno strappo con la Lega del passato. "Nei momenti importanti parla uno", ha spiegato Salvini, e l'ha fatto. "Andiamo avanti più determinati di prima - ha affermato dal palco del raduno leghista - vadano a sequestrare i soldi ai mafiosi,in questo prato c'è gente per bene". Perché "da oggi parte una lunga marcia per cambiare il Paese" e ancora "andremo avanti anche senza soldi, chiederemo aiuto agli italiani, ma l'anno prossimo - ha ribadito - saremo a Pontida con una Lega e un centrodestra al governo, con l'Italia che riparte nel nome del lavoro, della sicurezza e soprattutto della democrazia".
• MAGISTRATI
"Chiamo a una reazione di orgoglio, di dignità e giustizia le migliaia di magistrati e giudici che fanno bene il loro lavoro, combattono la mafia e non vogliono fare politica" ha detto Salvini, che a Pontida è tornato a chiedere all'ex magistrato Carlo Nordio di "dare una mano a riformare la giustizia" se il centrodestra andrà al Governo.
• EUROPA
Quanto all'Europa "chi vuole governare con la Lega abbia chiaro che la Turchia non sarà mai Europa. O cambiano i trattati e ci danno la possibilità di controllare la moneta, le banche, i porti, il diritto al lavoro e alla pensione. Altrimenti meglio soli che male accompagnati. È l'ultima chance. Oppure padroni a casa nostra, in tutto e per tutto", ha continuato.
BERLUSCONI
Il segretario ha ribadito la convinzione che "qualche giudice vuole fermare un partito, magari rispondendo agli ordini di qualcun altro, ma non può mettere il bavaglio a un milione di militanti". Ma ha ricevuto solidarietà da Silvio Berlusconi? "Non l'ho sentito - ha risposto il leader del Carroccio -, ma in questi giorni ho risposto poco al telefono". Il segretario non ha escluso un incontro con il leader di Forza Italia entro metà settembre. "Può essere - spiega - siamo già a metà settembre". Salvini ha ribadito di lavorare a una "alleanza seria e compatta" come quella che ha vinto alle ultime Comunali. "Ma - ha aggiunto - non voglio più vedere i poltronari di professione alla Alfano, sia chiaro a Berlusconi e alleati".
BANCHE
"Hanno fatto il salva banche. Hanno salvato le chiappe ai banchieri ma hanno rovinato milioni di risparmiatori. Quando andremo al governo qualcuno di questi signori che ha rubato miliardi e va in giro a fare shopping con l'auto di lusso va in galera. Sono i suoi i conti correnti che sequestreremo, non quelli della Lega e dei militanti", ha continuato Salvini dal palco.
VACCINI
"Hanno montato un cinema per settimane Sulle presunte epidemie per colpa degli italiani facendo un regalo miliardario alle multinazionali del farmaco", ha continuato Salvini in un passaggio del suo discorso. Se andasse al governo, ha detto che è sua intenzione "cancellare il decreto Lorenzin". "Io ho vaccinato i miei figli ma un Paese libero e serio che mette in vena 10 nuovi vaccini in poco tempo deve garantire esami pre vaccinali" e ancora, "vaccini obbligatori per i nostri bambini, ma i 10mila che sono arrivati chi li ha controllati?".
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JOBS ACT
"Basta con il Jobs Act, noi faremo una riforma del lavoro che sarà fondata sulle certezze, riportando in Italia le migliaia di ragazzi costretti a scappare all'estero per costruirsi un futuro" ha detto il segretario della Lega Nord. "Questo governo va avanti a colpi di bonus, di elemosine - ha aggiunto Salvini -. Noi, come hanno fatto alcuni cantoni in Svizzera, proporremo un minimo salariale sotto il quale non si può andare".
"IL FUNGHETTO DI MAIO"
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Il segretario della Lega Nord Matteo Salvini ha allontanato l'ipotesi di un'alleanza con il M5S. "Con un click è uscita una marziana come Virginia Raggi che sta distruggendo quello che resta della Capitale, il sindaco di Torino Appendino, il sindaco di Livorno, il funghetto Luigi Di Maio che oggi dice 'dobbiamo bloccare l'immigrazione clandestina'. Forse ha visto i comizi della Lega e ha capito qualcosa". Ma allora per quale diavolo di motivo i parlamentari del M5s hanno votato con Renzi per abolire il reato di immigrazione clandestina?", ha aggiunto. "Quando andremo al governo lo reintrodurremo - ha aggiunto -: se entri a casa mia bussi alla porta".
IL PRATO
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Al raduno annuale della Lega sono allestite sul 'sacro prato' le sezioni del Carroccio, con i banchetti e gli striscioni, la griglia e il caffè per i militanti che hanno trascorso la notte nel campeggio improvvisato a poche decine di metri dal palco. Non sono ancora arrivati i pullman carichi di sostenitori che Salvini - dopo il sequestro preventivo di 49 milioni di euro disposto dal Tribunale di Genova - ha detto di non poter pagare.
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Di fronte a lui, oltre agli iscritti della prima ora, ci sono nuovi simpatizzanti partiti dall'Emilia, dalla Toscana e perfino da Roma. "La speranza è che, se governasse la Lega, qualcosa finalmente cambierebbe", dice una signora di Fiumicino che con tutta la famiglia a Pontida. Tutti hanno voluto essere presenti e lanciare un segnale di vicinanza alla Lega dopo l'iniziativa dei giudici genovesi di 'lasciare a secco' il partito proprio alla vigilia di importanti appuntamenti elettorali. "Per me è stato un dolore grandissimo", dice un partecipante, spiegando che nonostante tutto Umberto Bossi "resta il padre di tutti. Anche se ha sbagliato è giusto che sia presente, che sia qui con noi". Per la prima volta nella storia, dunque, non è previsto il discorso di Bossi.
INTERVENTI
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"Questo mi spiace, perché Pontida è Bossi. La decisione è stata presa dal segretario Matteo Salvini, ma per me Bossi a Pontida ha sempre diritto di parola" ha detto il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, ex segretario. Sul sequestro preventivo dei conti della Lega, Maroni ha detto che il partito "farà ricorso e spero che venga revocato questo provvedimento abnorme, secondo me ci sono le condizioni". Che non far parlare Bossi sia un "un errore, anche mediatico", è quanto ha detto Gianni Fava, ex candidato alla segretaria della Lega, "nessun movimento politico cancella la propria storia, non far fare a Bossi nemmeno un saluto è sbagliato, se oggi siamo qua è grazie a lui"
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Emozionato invece "il primo non leghista a salire su questo palco ed è un onore vero", ha detto Giovanni Toti, parlando dal palco. "In due anni in Liguria abbiamo vinto tutto quello che c'era da vincere e io stamattina sono venuto in macchina con il sindaco di Genova", Marco Bucci, ha rivendicato il governatore ligure, che ha poi attaccato Marco Minniti: "Il ministro dell'Interno ha scavalcato Salvini in populismo", ha sostenuto. "In bocca al lupo per il referendum per l'autonomia di Veneto e della Lombardia. Dal loro grido di libertà dipende anche il grido di libertà della Liguria e dell'Italia intera. Grazie Pontida", ha concluso Toti.
OMAGGIO A BOSSI
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Il segretario al termine del suo intervento ha ringrazito i suoi predecessori, senza citare direttamente Umberto Bossi. "Ho imparato molto da chi è venuto prima di me - ha detto Salvini -. Se siamo qua oggi è perché la Lega ha radici profonde, e ringrazio chi prima di me ha avuto onere e onore di essere segretario di questo meraviglioso movimento". "Dalle Alpi alla Sicilia riprendiamo in mano il nostro Paese", ha chiesto il segretario ai militanti, prima di lasciare il palco e concedersi un ultimo bagno di folla.
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