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“POTREBBE ESSERE STATO UN ERRORE” - TRUMP MINIMIZZA L’INCURSIONE DEI DRONI RUSSI IN POLONIA SPOSANDO LA VERSIONE DI MOSCA MENTRE LA POLONIA HA ATTIVATO L'ARTICOLO 4 DEL TRATTATO NATO E CHIESTO UNA RIUNIONE URGENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU – A CORONAMENTO DELL’AMBIGUITA’, IL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO RIAPRE PURE L'AMBASCIATA AMERICANA A MINSK - I LEADER EUROPEI CHE DA MESI CHIEDONO A TRUMP UNA LINEA PIÙ DURA CONTRO MOSCA, CON NUOVE SANZIONI E UN SOSTEGNO MILITARE PIÙ SOLIDO A KIEV, RESTANO ANCORA UNA VOLTA DELUSI DALLA CASA BIANCA...

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Anais Ginori per “la Repubblica”  - Estratti

putin trump

 

Se era un modo per testare la tenuta dell'Occidente, l'incursione simbolica dei droni russi nei cieli della Polonia ha colpito nel segno. La risposta è apparsa incerta, frammentata, e soprattutto timida da parte di chi dovrebbe guidarla.

 

 

A partire da Donald Trump che dopo 36 ore di silenzio ha sposato la versione di Mosca: «Potrebbe essere stato un errore». Varsavia dal canto suo ha attivato l'articolo 4 del Trattato Nato, ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, prevista per oggi, e ha denunciato «un attacco senza precedenti» contro uno Stato membro non solo dell'Onu, ma anche dell'Ue e dell'Alleanza Atlantica.

tusk putin

 

«Non è solo un test per la Polonia», ha avvertito il ministro degli Esteri Radoslaw Sikorski, «è una prova per tutta la Nato, sul piano militare e politico».

 

Eppure, la reazione degli alleati non è sembrata all'altezza della gravità dell'evento. Kaja Kallas, rappresentante della diplomazia Ue, ha definito l'episodio «la più grave violazione dello spazio aereo europeo da parte della Russia dall'inizio della guerra». Ma dagli Stati Uniti nessun segnale forte è arrivato, anzi.

 

Donald Trump ha parlato con il presidente polacco Karol Nawrocki, sottolineando l'unità tra i due Paesi. In serata la doccia fredda del presidente Usa: «Non sono contento della situazione con i droni. Ma potrebbe essere stato un errore». A coronamento dell'ambiguità, proprio ieri è arrivato l'annuncio della riapertura dell'ambasciata americana a Minsk, dopo la liberazione di alcuni prigionieri da parte della Bielorussia.

 

donald trump e vladimir putin video parodia sul summit di anchorage in alaska 5

L'ambiguità della Casa Bianca pesa. Soprattutto mentre la Cina, membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu, lancia un appello alla de-escalation. «Ci auguriamo che tutte le parti risolvano le divergenze attraverso il dialogo», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese dopo l'incidente nei cieli polacchi.

 

I leader europei che da mesi chiedono a Trump una linea più dura contro Mosca, con nuove sanzioni e un sostegno militare più solido a Kiev, continuano ad aspettare invano. Il presidente ucraino ha annunciato ieri di aver discusso con l'inviato statunitense Keith Kellogg di sanzioni contro la Russia e di produzione congiunta di armi, senza dare ulteriori dettagli.

 

L'unica voce americana a intervenire in modo netto a favore dell'Alleanza è quella dell'ambasciatore presso la Nato, Matthew Whitaker: «Sosteniamo i nostri alleati e difenderemo ogni centimetro del territorio dell'Alleanza». Una frase che non riesce a rassicurare dopo che, solo a giugno, prima del vertice Nato, lo stesso Trump aveva lasciato intendere che la clausola di difesa collettiva dell'articolo 5 non fosse affatto scontata. Nelle prime ore dopo l'incursione dei droni russi, Emmanuel Macron è stato l'unico leader europeo ad aver parlato direttamente con Trump.

 

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vladimir putin donald trump anchorage alaska 3 foto lapresse

 

Starmer ha annunciato che il Regno Unito è pronto a sostenere nuovi schieramenti sul fianco orientale, mentre la Francia ha deciso di mobilitare tre caccia Rafale «per contribuire alla protezione dello spazio aereo polacco ed europeo».

 

Altri governi europei si sono mossi anche a livello diplomatico. I Paesi Bassi hanno convocato l'ambasciatore russo e accelerato il dispiegamento delle batterie Patriot già promesse a Varsavia. A Madrid, il governo ha convocato l'incaricato d'affari russo per esprimere «ferma condanna» verso una violazione definita «inaccettabile».

TUSK - VON DER LEYEN - STARMER - MELONI - ZELENSKY

 

A Stoccolma, la ministra Maria Malmer Stenergard ha denunciato «una minaccia diretta alla sicurezza dell'Europa» dopo la convocazione dell'ambasciatore di Mosca. Intanto, i parlamentari delle tre repubbliche baltiche – Estonia, Lettonia e Lituania – hanno sollecitato il Congresso Usa a respingere la proposta di Trump che prevede un taglio di circa 200 milioni di dollari all'anno nei fondi per la difesa della regione. «In questa parte d'Europa, se l'America se ne va, la Russia entra», ha avvertito Zygimantas Pavilionis, ex ambasciatore lituano a Washington.

DONALD TUSK - EMMANUEL MACRON - KEIR STARMER - FRIEDRICH MERZ - INCONTRO A TIRANA vladimir putin donald trump anchorage alaska 2 foto lapresse