1. LA PRESIDENZA ALITALIA DI MONTEZEMOLO È TUTTA NELLE MANI DEL PREMIER RENZI 2. LUCHINO CONTINUA A FAR SCRIVERE CHE AVRÀ UNA PRESIDENZA DI ALITALIA CON DELEGHE SU MARKETING E COMUNICAZIONE, MA HOGAN, BOSS DI ETIHAD, NON È CONVINTO DELLA NOMINA 2. ETIHAD HA UN PATTO DI FERRO CON I BENETTON, CHE HANNO IL 7% DI ALITALIA, E PER QUESTO, CON IL SUO 49%, SI SENTE BLINDATO. A HOGAN NON SERVE UN ALTRO CAPO TRA LE SCATOLE 3. MA ETIHAD OPERA IN UN PAESE STRANIERO, OCCORRE PRUDENZA, RICORDA LO SCEICCO AL MUBARAK, GRAN PATRON DI ETIHAD. SE RENZI VUOLE MONTEZEMOLO, MONTEZEMOLO SARA' 4. PITTIBIMBO IN PASSATO AVEVA BENEDETTO LA SOLUZIONE MONTEPREZZEMOLO, RICONOSCENDOLO COME “AMBASCIATORE-FACILITATORE” DI ETIHAD, MA ORA CHE VIENE SBERTUCCIATO TUTTI I GIORNI DA DELLA VALLE NON PUÒ DIMENTICARE CHE SI TRATTA DEL COMPAGNO DI GIOCHI E DEL SOCIO DI AFFARI DI MONTEZUMA. CI PASSERÀ SOPRA O SU ALITALIA SI CONSUMERÀ LA PIÙ CLASSICA DELLE VENDETTE TRASVERSALI ALL'ITALIANA?

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

DAGOREPORT

 

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

Nelle mani di Renzie. La poltrona in Alitalia-Etihad per Luca Cordero di Montezemolo, e il suo spasmodico bisogno di restare in qualche modo parte dell’establishment italiano e internazionale, sono affidate ai capricci di Pittibimbo. Che potrebbe confermare ai soci arabi il suo via libera alla nomina di Montezuma, oppure potrebbe portare a termine una vendetta trasversale nei confronti dell’arcinemico Diego Della Valle, compagno di giochi e socio di affari dell’ex presidente Ferrari.

 

james hogan etihad 6james hogan etihad 6

Di sicuro c’è che nel frattempo Luchino di Monteprezzemolo si agita moltissimo. Anche nel finesettimana ha fatto scrivere sui giornali amici che lui sta per incassare una presidenza con ricche deleghe, come il marketing e la comunicazione. Ma James Hogan, il patron di Etihad, non si fa impressionare dal battage (auto)promozionale e continua a ragionare su una presidenza senza deleghe.

 

renzi in bici con maglietta radio deejayrenzi in bici con maglietta radio deejay

L’asso nella manica del manager di Etihad si chiama Benetton. Il rapporto con la famiglia di Ponzano Veneto, che ha in mano il 7,4% di Alitalia e controlla gli Aeroporti di Roma, è strettissimo e Hogan è convinto che basterà per comandare in Alitalia, senza che ci sia bisogno di altri capi. A cominciare da un Montezemolo “very powerfull president”.

 

Tuttavia la tranquillità di Hogan sull’asse con Benetton non basta a scalfire la prudenza dello sceicco Khaloon al Mubarak, patron del Manchester City e a capo del fondo Mubadala del quale fa parte Etihad. Lo sceicco, che ha incontrato Renzi nei suoi primissimi giorni di governo, sa perfettamente che Etihad ha “solo” il 49% di Alitalia e che non si possono certo tirare fuori e sventolare eventuali patti con Benetton. “Siamo in un paese straniero e se il premier vuole mettere Montezemolo – anche con deleghe – ci conviene accettare”. Questo il ragionamento di Al Mubarak.

Khaldoon Al Mubarak Khaldoon Al Mubarak

 

Giovanni Floris Giovanni Floris

Il pallino sta dunque in mano al nostro premier, che se vuole può portare a casa la presidenza di Alitalia per Bellicapelli. Ma per farlo dovrà chiudere gli occhi, e dimenticare che Luchino è compagno di svaghi e socio in affari (in Ntv-Italo) di colui che sta girando per le televisioni a dire che Renzi è il nemico pubblico numero uno.

 

Quel Diego Della Valle con il quale, non a caso, dicono che Montezemolo sia furioso proprio per i continui attacchi al presidente del Consiglio. Della Valle, per inciso, che è talmente accecato dal risentimento nei confronti di Renzie da aver chiamato lui Giovanni Floris per andare su La7.

 

alitalia-etihad 
alitalia-etihad

Se Renzie passerà sopra i rapporti Montezemolo-Della Valle, per la presidenza di Alitalia non ci saranno problemi. Se invece dovesse incarognirsi sullo scontro con lo Scarparo, potrebbe farne le spese l’innocente Monteprezzemolo, unicamente bisognoso di presiedere qualcosa.