
A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA…
IL PREZZO DI AVERE AMICIZIE SOVRANISTE: NEL MOMENTO DEL BISOGNO, OGNUNO PENSA AI CAZZI PROPRI – VIKTOR ORBAN E GIORGIA MELONI SI INCONTRANO A ROMA MA SI SFANCULANO: IL PARTITO DEL PREMIER UNGHERESE, FIDESZ, NON ENTRERÀ IN ECR. TROPPE LE DISTANZE E TROPPI I VETI INCROCIATI: LA POSIZIONE PUTINIANA DEL “VIKTATOR” FAREBBE SCAPPARE LE ALTRE DELEGAZIONI. E LA MELONA, FACENDO ENTRARE I RUMENI DI AUR, HA FATTO INCAZZARE ORBAN – IN COMPENSO, SU DEMOGRAFIA E MIGRANTI C’È GRANDE SINTONIA (ALMENO FINO A QUANDO A BUDAPEST NON SARÀ CHIESTO DI ACCOLLARSI QUALCHE AFRICANO DA REDISTRIBUIRE…)
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
Amici, ma di quelli che dopo una lite non riescono più a ritrovarsi davvero. Vicini, ma non troppo: non riescono neanche a costruire un gruppo assieme. Però franchi, come due sodali che qualche anno fa intonavano “Avanti ragazzi di Buda” con la mano destra sul cuore.
«Sull’Ucraina non intendo mostrare cedimenti e non penso che l’Europa possa mostrarsi debole», dice Giorgia Meloni a Viktor Orbán, occhi negli occhi. C’è freddezza, distanza. Hanno lasciato i ministri fuori dal salone di Palazzo Chigi, per parlarsi faccia a faccia. «È un errore sostenere Kiev in questo modo – replica indispettito l’inventore della democrazia illiberale ungherese - su questo non siamo d’accordo».
L’italiana prova senza convinzione a sottoporgli una possibile soluzione, «se ti impegni con un patto scritto a sostenere Kiev, possiamo stare nello stesso gruppo, lo sai». L’ungherese rifiuta, un po’ sdegnato.
E così, i due prendono atto dell’impossibilità di un matrimonio tra Fidesz e i Conservatori europei («non possiamo fare parte di una famiglia politica dove c’è un partito rumeno che è anti-ungherese», ammette Orban, drastico). I magiari resteranno fuori dalla porta di Ecr, infastiditi dalla gestione degli ingressi da parte di Meloni.
viktor orban e giorgia meloni 5
E la premier rinuncerà a undici eurodeputati ungheresi, spiegandone brutalmente la ragione al diretto interessato: «Se aderite voi, se ne vanno almeno altre sei delegazioni, ce l’hanno già fatto sapere». Soprattutto perché in queste ore anche il Pis polacco rischia di abbandonare i conservatori, sottraendo in un colpo solo venti seggi a Ecr.
[…] Meloni e Orbán hanno in comune un alto tasso di pragmatismo, parente stretto del cinismo politico. Dove non c’è accordo, si prende atto e si individua un nuovo terreno di confronto. Davanti alla stampa, allora, la premier concede all’amico nazionalista un riconoscimento non scontato […]: «Le relazioni tra Roma e Budapest sono eccellenti». E Orban ricambia, preparandosi al semestre di presidenza ungherese che si apre il primo luglio: «L’Italia è uno dei nostri alleati più importanti su migranti e competitività».
viktor orban e giorgia meloni 3
[…] Ma è quando si scende nel merito delle politiche di ultradestra che i due sovranismi ritrovano una buona sintonia: «Condivido le priorità del semestre ungherese – dice Meloni - a partire dalla sfida demografica». E Orbán, con parole sprezzanti verso chi emigra: «Voi siete più vicini all’Africa, ma i migranti arrivano anche da noi. Noi appoggeremo tutto ciò che la premier ha proposto», a partire dal Piano Mattei. Entrambi, poi, si opporranno al Green deal.
[…] E sempre a proposito di pragmatismo: tutti e due giocano in queste ore su diversi tavoli, in modo spregiudicato. Orban ufficialmente attacca von der Leyen e l’accordo che la sostiene: «Non possiamo appoggiare questo patto partitico sui top jobs». In realtà, ragiona con Meloni anche della possibilità di fornire sottobanco i voti necessari a Ursula, in cambio di un portafoglio di peso per l’Ungheria. È una strategia che ricorda quella della premier.
viktor orban e giorgia meloni 6
La quale, in queste ore, è letteralmente lacerata da un dubbio: conviene provare a boicottare von der Leyen? E per andare dove? Ci ragiona con Orbán, a lungo. Il vantaggio sarebbe quello di attendere il voto francese. […] Meloni cerca di trattare al massimo sul portafoglio. Il nome è quello di Raffaele Fitto, soprattutto in caso di bis di von der Leyen. Altrimenti si aprono altri schemi e nomi alternativi. Non quello di Giancarlo Giorgetti, però: non toccherà quella casella di governo.
viktor orban e giorgia meloni 1
viktor orban giorgia meloni 6
viktor orban giorgia meloni 4
viktor orban giorgia meloni 5
viktor orban giorgia meloni 1
viktor orban giorgia meloni 2
viktor orban giorgia meloni 3
giorgia meloni 2
giorgia meloni
giorgia meloni
viktor orban e giorgia meloni 4
viktor orban e giorgia meloni 2
A LUME DI CANDELA - “QUESTO PROGRAMMA NON È UN ALBERGO”: AI PIANI ALTI DI MEDIASET SI RUMOREGGIA…
FLASH! - INVIATI DEI MEDIA DI TUTTO IL MONDO (OGGI ANCHE I CINESI) SONO A ROMA PER SEGUIRE LA…
DAGOREPORT - LA DUCETTA SUI TRUMP-OLI! OGGI ARRIVA IN ITALIA IL MITICO PAOLO ZAMPOLLI, L’INVIATO…
DAGOREPORT – GIORGIA MELONI, FORSE PER LA PRIMA VOLTA DA QUANDO È A PALAZZO CHIGI, È FINITA IN UN…
DAGOREPORT - L’INTERVISTA RILASCIATA DA MARINA BERLUSCONI AL “FOGLIO” HA MANDATO IN TILT FORZA…
LE INSOSTENIBILI DICHIARAZIONI FILO-TRUMP DI CONTE HANNO MANDATO IN TILT SCHLEIN - TRA I DUE…