DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Francesco Semprini per "La Stampa"
Pompeo atto primo: «Ho prestato giuramento ieri pomeriggio, sono salito su un aereo e sono venuto direttamente qui. C' è una buona ragione per fare tutto ciò».
Il neo segretario di Stato americano fa il suo esordio, alla guida della diplomazia americana, recandosi in visita al quartier generale dell' Alleanza atlantica direttamente su indicazione dello stesso Donald Trump.
Visita record «Il presidente ha voluto che io venissi qui e mi auguro che questa sia una visita produttiva», dice Mike Pompeo all'arrivo a Bruxelles dove è stato accolto dal segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
«È stato un grande piacere ricevere Mike Pompeo oggi. Si è imbarcato sull'aereo 12 ore e 34 minuti dopo la sua conferma» a neo segretario di Stato Usa.
Un record - chiosa il numero uno dell' Alleanza durate la conferenza stampa successiva al bilaterale alla ministeriale Esteri dell' Alleanza oggi a Bruxelles. «Abbiamo avuto un incontro breve e utile e abbiamo parlato di Russia e di come rafforzare la presenza in Iraq e preparare il summit di luglio».
«Il lavoro che viene svolto qui oggi è inestimabile. I nostri obiettivi sono importanti, e questa missione conta moltissimo per gli Usa», replica Pompeo il quale, nella sua nuova veste, adotta un approccio più diplomatico con la Nato, sovente oggetto di critica da parte di Trump specie per il suo «limitato» contributo finanziario all' Alleanza nonostante il surplus di bilancio da 300 miliardi di dollari vantato da Berlino.
I contributi alla difesa Argomento sul quale sono tornati lo stesso Pompeo da Bruxelles e l' inquilino della Casa Bianca al termine del bilaterale con Angela Merkel a Washington.
«È fondamentale che gli alleati della Nato aumentino le spese militari», dice il neo segretario di Stato il quale, alla domanda se la Germania stia facendo abbastanza per aumentare le spese militari, risponde: «No. Gli alleati mantengano le promesse».
Faccia a faccia con Alfano Il numero uno di Foggy Bottom si concede anche in una digressione sul tema dell' accordo nucleare iraniano: «È improbabile» che il presidente Donald Trump «rimanga nell' accordo dopo maggio» con l' Iran, «senza modifiche sostanziali che ne risolvano le carenze».
Aggiungendo poi che «non è stata presa alcuna decisione, il presidente è stato chiaro».
Pompeo ha poi aggiunto che «in assenza di una correzione sostanziale e senza il superamento delle carenze e dei difetti dell' accordo, è improbabile che il presidente Trump rimanga oltre maggio».
La «prima» di Pompeo ha avuto anche una declinazione italiana con il bilaterale col ministro degli Esteri Angelino Alfano, oltre che al collega turco Mevlut Cavusoglu.
mike pompeo nello studio ovale con mitch mcconnell
Al centro dei colloqui l' Iran, l' Afghanistan, la Russia e la Corea. «L' incontro di oggi tra i leader delle due Coree rappresenta un incoraggiante segnale di distensione - ha detto Alfano -, cui confido faranno seguito altri concreti progressi».
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