DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA…
LIBRO DI BASSOLINO FOTO IL MATTINO
1 - BASSOLINO: “ERRORI DIABOLICI SI VUOL PERDERE NE VEDRETE TANTE”
Conchita Sannino per “la Repubblica”
Antonio Bassolino, lei annuncia che farà appello agli stessi garanti di Napoli, dopo la bocciatura del suo ricorso. È guerra totale?
«Lasciamo stare la guerra. Non è nel mio stile, io rispetto le regole. Ma perché dovrei accettare qualcosa di così offensivo? Ha capito che i garanti si sono rifiutati di esaminare nel merito il mio ricorso? E con qualche codicillo, poi: col pretesto che era stato presentato oltre il termine?
primarie a napoli il voto inquinato dai clan
Ma se io ho telefonato loro, dopo aver visto quei filmati lanciati da Fanpage, e ho annunciato il ricorso, perché non mi hanno detto con chiarezza: guarda, sei fuori tempo? Invece, guarda caso, da Roma si lanciano commenti assolutori, invece di attendere rispettosamente il lavoro dei garanti, e poi guarda caso arriva la bocciatura. Allora era una sentenza preconfezionata? Quindi, impugno. Vado avanti. A Genova non era andata così. E Napoli deve essere rispettata».
Si riferisce all’annullamento dei seggi contestati dopo le primarie in Liguria?
NAPOLI PRIMARIE PD ESPONENTI CENTRODESTRA
«Napoli merita dignità e rispetto. Non possono essere accettati due pesi e due misure. Alcune delle personalità romane, non le voglio neanche nominare, fecero dichiarazioni di fuoco in altri casi. E anche a Genova, e per episodi che non sono minimamente comparabili a quelle scene che sono state captate a Napoli. Eppure qui si dice “va tutto bene madama la marchesa”. Eh no, non va tutto bene. Per me, che sono un fondatore del Pd, è un fatto di correttezza verso chi ha votato correttamente e anche verso chi non ha votato».
Bassolino, darà battaglia a ogni costo?
primarie a napoli il voto inquinato dai clan 7
«Lì è il punto. Il problema è che non dovrebbe condurla il candidato Bassolino: dovrebbero porsi nella stessa determinazione tutti i candidati, e anzi dovrebbe farla il Pd questa battaglia, per il suo bene. Ma come si fa a non capire che se non si fa chiarezza fino in fondo, quest’ombra accompagnerà tutta la campagna elettorale? Già le primarie le devono a me perché solo grazie alla mia ostinazione nel volere un dibattito aperto abbiamo guadagnato temi, idee e contenuti spesi per la città. Ma ora, perseverano. Ora di nuovo favoriscono de Magistris: ma insomma lo vogliono far vincere proprio?».
BASSOLINO PRESENTA IL LIBRO FOTO BY GENNY MANZO
Vogliono far vincere de Magistris: chi? Il Pd romano, Renzi?
«Mah, I fatti parlano. Si preferisce, rispetto a episodi emersi così gravi, far finta di niente, attaccarsi a un codicillo. Questo fa male al Pd, fa male a chi crede nel Pd e nel giusto rinnovamento. Quindi cosa pensare? Sono diabolici. Devono rinsavire, a Roma».
primarie a napoli il voto inquinato dai clan
Penseranno che non accetta la sconfitta, che deve rinsavire anche lei?
«Chi lo dice? Nessuno».
Quest’ultimo conflitto, Bassolino da un lato e blocco renziano con Valente dall’altro, finisce per ridurre la sua battaglia ideale a una battaglia di carte bollate.
«Al contrario. È una battaglia tutta politica, sui principi, sulla legalità, sula libera partecipazione, per non sporcare le primarie».
Ma lei si candida o non in una lista fuori del Pd?
Ride. «C’è tempo, vedremo. Tanti me lo chiedono». Si consulta col suo avvocato, Riccardo Marone. E poi dice: «Le liste si presentano solo 35 giorni prima. Abbiamo tempo. E ne vedremo chissà quante, figuriamoci».
BASSOLINO PRESENTA IL LIBRO FOTO BY GENNY MANZO
Ma il porta-voti Borriello era anche un suo sostenitore o no?
primarie a napoli il voto inquinato dai clan 6
«Lo era. Ha firmato la candidatura per me, poi è passato dall’altro lato. Ma non importa. La mia è una bella battaglia politica».
2 - VALENTE: “NIENTE BROGLI NÉ CAMORRA RISULTATO REGOLARE”
Co.Sa. per “la Repubblica”
Deputata Valeria Valente, il ricorso ai garanti con cui Bassolino puntava ad annullare i suoi 1468 voti è respinto e lui impugnerà il verdetto. Finisce male, questa storia?
«Dobbiamo fare di tutto perché questo non succeda, evitare di alzare muri tra noi, costruire insieme la nostra vittoria al comune, anche con l’aiuto di Bassolino, come ho auspicato già subito dopo. Lui ha creduto in queste primarie, ha messo Napoli avanti a tutto e ora non voglio immaginare che farà mancare il suo appoggio, che non darà una mano a sconfiggere centrodestra e De Magistris. Questo è il momento di lottare per Napoli, tutti insieme, come ha sempre detto Antonio».
Lei auspica unità mentre volano stracci.
«Non è vero. Io e Bassolino non ci siamo mai mancati di rispetto. Io gli ho riconosciuto subito coraggio e grande battaglia...».
primarie a napoli il voto inquinato dai clan 5
Ma c’è una guerra: lui da un lato, voi e Renzi dall’altro. E tutto avviene sulla scorta di alcune scene colte dalle telecamere di Fanpage: che cristallizzano il degrado sullo svolgimento delle primarie. Questo lo condivide?
«Dico da giorni che alcuni episodi vanno sanzionati. Io e Bassolino abbiamo lo stesso approccio, alcune scene rilevano un grave problema. Dobbiamo cambiare. Non possono però inficiare tutto lo svolgimento di primarie che sono state corrette e ordinate in larghissima parte. E lo abbiamo detto tutti e quattro noi candidati, domenica».
Le viene facile ribadirlo: lei ha vinto. E il caso vuole che sia beneficiaria dei voti in quei seggi sotto accusa.
«In uno di quei seggi ha prevalso Bassolino. Rivendico la stessa intransigenza di Bassolino».
Solo che lui parla di mercimonio disgustoso, lei no. E nel ricorso presentato, lui ricorda che sullo sfondo di qualche seggio c’è un territorio vessato dalla criminalità organizzata.
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«I casi di compravendita non risultano. E il passaggio della criminalità non lo condivido: troppo duro, non può essere il corollario di un ricorso. Sembra una condanna senza appello per quei quartieri. Io non credo che Bassolino pensi questo, lui è il primo che ha saputo attraversare e parlare alle periferie, senza scorte, senza timori, cercando i cittadini e portandoci la politica».
Ma l’euro dato a chi esce dal seggio, la banconota che passa tra le mani dopo il voto?
«Ma 31mila voti sono tutti di quel genere? No. Distinguiamo: una cosa è dare l’euro a un anziano. Un sostenitore di Bassolino, Ernesto Nocera, ha confessato su Fb di essersi fatto prestare l’euro. Se invece è un modo per conquistare il voto, allora no, è da respingere».
Al seggio di San Giovanni, dove compare il consigliere Antonio Borriello, si vede gente che sembra eseguire l’input dei capibastone.
«Ma interpretiamo le scene, adesso? Borriello deve chiarire alcuni di quei passaggi».
Strano destino quello di Borriello. Ve lo contendevate fino a ieri, lei e Bassolino. Ora non è figlio di nessuno?
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«No. Io difendo del metodo Borriello il tantissimo lavoro silenzioso giusto generoso che fa da anni. Io e anche Bassolino più di me siamo andati con lui negli ambienti sani di San Giovanni, tra operai e lavoratori onesti, e nelle pieghe del bisogno, del disagio».
Se Bassolino si candidasse con una lista sua?
«Mi sembra impossibile, per come lo conosco. Rinnegherebbe se stesso, la sua storia e replicheremmo il disastro del 2011. E sarebbe velleitario: come si può pensare che potrebbe battere, andando fuori del Pd, i comuni avversari? In ogni caso, lavorerò personalmente perché questo non accada. Bassolino vuole bene a Napoli. E anche io. Ci parleremo».
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