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ECCO PERCHÉ LA CORTE DEI CONTI HA BOCCIATO IL PONTE DI MESSINA: DALLA PROCEDURA DI APPALTO ALLA STIMA DEI COSTI, DAI MANCATI PARERI DI ORGANISMI TERZI ALLE CARENZE NEL PROGETTO DEFINITIVO - IL GOVERNO MELONI HA RIMESSO IN PIEDI LA VECCHIA GARA BANDITA NEL 2003 E AGGIUDICATA NEL 2006 AL CONSORZIO EUROLINK: SECONDO IN MAGISTRATI, NON AVER FATTO UNA NUOVA GARA RISCHIA DI FAR APRIRE UNA PROCEDURA DI INFRAZIONE - ALTRO TEMA I COSTI: LE SCHEDE ALLEGATE AL PIANO ECONOMICO FINANZIARIO PER I MAGISTRATI ERANO INCOMPLETE - ALTRO PUNTO CONTESTATO È L'ASSENZA DI UN PARERE DEL CONSIGLIO SUPERIORE DEI LAVORI PUBBLICI SU PROGETTO E SPESA (IL PARERE RISALE AL 1997) - RILIEVI SONO STATI FATTI ANCHE SUL PROGETTO DI UN PONTE A CAMPATA UNICA, SULLA QUANTIFICAZIONE DEI COSTI DI MANUTENZIONE E…

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1. DAI COSTI STIMATI MALE AL PROGETTO CARENTE LE RAGIONI DELLA BOCCIATURA

Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per "la Repubblica"

 

ponte sullo stretto meloni salvini

La procedura di appalto, la stima dei costi, i mancati pareri di organismi terzi e le carenze nel progetto definitivo. La Corte dei conti, che ha bocciato la delibera Cipess del governo Meloni che stanzia 13,5 miliardi di euro per il ponte sullo Stretto, renderà note nei prossimi giorni le motivazioni nel dettaglio.

 

Ma gli argomenti chiave sono stati messi già nero su bianco dalla magistrata relatrice Carmela Mirabella e dai suoi colleghi della sezione nell'udienza di mercoledì scorso che ha portato alla decisione di non dare l'ok alla delibera.

CORTE DEI PONTI

 

Il governo Meloni ha rimesso in piedi la vecchia gara bandita nel 2003 e aggiudicata nel 2006 al consorzio Eurolink per una importo di circa 8 miliardi a carico dei privati, che in cambio avrebbero poi avuto la gestione dei pedaggi. «La concessione del 2003 — ha detto Mirabella in udienza — non prevedeva garanzie a carico dello Stato. Con la legge di bilancio 2023 si è deciso di finanziare l'opera solo con risorse dello Stato.

 

matteo salvini giorgia meloni foto lapresse

Ma è chiaro che sono cambiati i termini della gara: magari se un operatore economico avesse saputo che la spesa era a carico dello Stato avrebbe partecipato». Secondo i magistrati non aver fatto una nuova gara rischia di far aprire una procedura di infrazione: le norme Ue obbligano a indire nuove gare se cambiano i termini e se il costo cresce di più del 50 per cento. «Non vi è univoca evidenza del mancato superamento del limite del 50 per cento», la tesi della Corte dei conti.

rendering del Ponte sullo Stretto di Messina

 

Altro argomento "delicato" messo sul tavolo dai magistrati contabili è la quantificazione dei costi, per una cifra complessiva, comprese le opere accessorie, pari a 13,5 miliardi di euro. Le schede allegate al Piano economico finanziario per i magistrati erano incomplete: «Quando abbiamo fatto rilevare che c'erano schede non chiare per la quantificazione dei costi — ha detto la magistrata in udienza — dai ministeri ci hanno risposto che ci avevano fornito per errore documenti non aggiornati. Questo è davvero un fatto singolare: come possiamo approvare una delibera di questa portata con documenti errati?».

 

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani foto lapresse

Per accelerare le procedure autorizzative il governo ha poi dichiarato l'opera necessaria e urgente per motivi anche strategici militari all'interno delle richieste della Nato: «Restano dubbi — hanno detto i magistrati in udienza — anche sulla decisione di procedura straordinaria per opera di necessità e urgenza. La delibera approvata in Cdm si basa su un parere non firmato e solo trasmesso dal Mit. Mancano inoltre le spiegazioni tecniche sulle deroghe alle norme chieste dalla procedura straordinaria cosiddetta Iropi e con un report sul quale non c'è una firma».

[…]

CORTE DEI CONTI - GIUDICI CONTABILI

 

Altro punto contestato è quello dell'assenza di un parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici su progetto e costi. Il parere era stato dato nel 1997 su un progetto di massima.

Secondo la società stretto di Messina adesso basta il parere del Comitato scientifico appositamente nominato per realizzare l'opera. Non la pensano così i magistrati contabili

[…]

Infine sono state fatte osservazioni dal ministero dell'Ambiente al progetto definitivo: osservazione che la Stretto di Messina ha detto di voler rispettare nel progetto esecutivo, che al momento non c'è. Per i magistrati quindi oggi si approverebbe una spesa che potrebbe crescere ancora. Insomma, se confermate nelle motivazioni che saranno rese note nei prossimi giorni queste contestazioni, sembra difficile che il governo se la possa cavare approvando una nuova delibera Cipess con qualche correzione.

matteo salvini giorgia meloni foto lapresse

 

2. PONTE SULLO STRETTO: QUALI SONO I PUNTI CRITICI IL PROGETTO VA RIPRESENTATO O È POSSIBILE MODIFICARLO

Estratto dell'articolo di IL. SA. per il “Corriere della Sera”

 

La Corte dei conti ha espresso il suo no alla delibera Cipess che autorizza l’avvio alla costruzione del ponte sullo Stretto. Per quali motivi?

Le ragioni di questo stop si conosceranno entro i prossimi trenta giorni, quando la magistratura contabile depositerà la delibera con le motivazioni. Allora si conosceranno i dettagli della decisione.

progetto ponte sullo stretto di messina 3

 

 Perché tutta questa segretezza?

L’attività della sezione di controllo della Corte dei conti è equiparata a una istruttoria giudiziaria e dunque è strettamente riservata fino, appunto, alla presentazione delle motivazioni.

[…]

 

È vero che mancavano le valutazioni di impatto ambientale?

Sembra si tratti della lacuna maggiore. Tra i documenti trasmessi dal ministero, non era presente la valutazione di impatto ambientale ritenuta essenziale per lo svolgimento dell’opera progettata.

Meloni Salvini

 

È vero che in alcune parti il progetto violerebbe la normativa europea?

Da quanto sta trapelando in queste ore vi sarebbe un problema nel contratto a Webuild che si collocherebbe al di fuori delle regole stabilite dall’Europa (ad esempio, sul nuovo appalto obbligatorio se l’aumento dei costi supera il 50%).

 

Il Ponte subirà in questo modo uno stop definitivo?

L’esecutivo ha già annunciato che andrà avanti e ripresenterà il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.

 

I PONTI NON TORNANO - MEME BY EMILIANO CARLI

Con ogni probabilità sarà il Consiglio dei ministri a riproporlo. A quel punto la sezione di controllo della Corte dei conti vaglierà nuovamente il progetto e se dovesse rintracciare punti deboli o oscuri, se cioè vi fossero elementi di illegittimità, potrebbe esprimere delle riserve.

 

Cosa implicano effettivamente queste riserve?

Il governo si assumerebbe in prima persona le responsabilità di un’opera che non ha, per la Corte dei conti, i requisiti in regola per l’approvazione.

 

C’è un tema di spesa pubblica?

Il progetto impegna il Paese per circa 13,5 miliardi di euro ma la Corte dei conti non è entrata nel merito dei costi […]

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