IL PROCESSO AL BANANA SULLA COMPRAVENDITA DI SENATORI SI SVOLGERÀ A TELECAMERE SPENTE: PER I GIUDICI I TESTIMONI POSSONO ESSERE INFLUENZATI DALLE RIPRESE!

Dagoreport

1. MANETTE PER COSENTINO
(ANSA) L'ex parlamentare Nicola Cosentino è stato arrestato dai carabinieri di Caserta stamani insieme ai fratelli Giovanni e Antonio nell'ambito di un'inchiesta sulla vendita di carburanti in provincia di Caserta. Le accuse sono di estorsione e concorrenza sleale aggravata dalla finalità camorristica.

L'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Nicola Cosentino, emessa dal gip di Napoli su richiesta dei pm Antonello Ardituro, Francesco Curcio e Fabrizio Vanorio ed eseguita dai carabinieri di Caserta, fa parte di un insieme di 13 misure cautelari nei confronti di altrettante persone, tra cui Pasquale e Antonio Zagaria, fratelli di Michele, boss del clan dei Casalesi. La famiglia Cosentino, proprietaria di vari distributori di carburante, avrebbe agito con pratiche commerciali lesive della concorrenza.

2. L'EX CAV A TELECAMERE SPENTE
La Nemesi del Banana: per l'inventore della televisione commerciale, in Italia, niente diretta nel processo sulla compravendita dei senatori in cui è imputato, per corruzione, insieme a Valter Lavitola. Per i giudici, la lucetta rossa della telecamera "può recare pregiudizio alla serenità delle testimonianze e ciò in particolare nel caso di quelle che devono essere rese da soggetti la cui funzione pubblica si fonda sul consenso degli elettori". I cameramen potranno fare un po' di immagini di copertura all'inizio del processo e nient'altro.

3. LUNGA VITA A GIGGINO 'O PENSIONATO
Non si placa la polemica per lo scherzo dei finti manifesti funebri del "Club Forza Silvio" dedicati al sindaco Luigi de Magistris. Due attacchini sono stati identificati (uno è un dipendente comunale) e la Digos è al lavoro per rintracciare gli altri, e lo stesso sta facendo la Procura che ha aperto un fascicolo. Una multa, salatissima, sarà spedita all'ideatore del macabro "pesce d'aprile".

Contro cui si sono scagliati, da destra a sinistra, associazioni, partiti e rappresentanti delle istituzioni. E Giggino come l'ha presa? A modo suo. Alzando il tiro. "Non mi dà alcun fastidio, ma non lo considero uno scherzo - ha detto il sindaco - sappiamo perfettamente chi ci lavora contro e sono camorristi, affaristi e politicanti da cui prendiamo le distanze ogni giorno".

A sparare a zero, ma per tutt'altre ragioni, sul "Club Forza Silvio" è anche l'ex coordinatore cittadino del Pdl, Amedeo Laboccetta, che ha dato dell'"elettroencefalogramma piatto" all'autore dello scherzo perché ha contribuito a "resuscitare agli occhi dell'opinione pubblica e dell'intera città un politico moribondo, che sta ammazzando la città con la sua politica dissennata". Poi, l'ex deputato ha augurato "lunga vita" al sindaco però "seduto sulle panchine di piazza Municipio a dar da mangiare ai piccioni dopo che sarà stato disarcionato da quella poltrona che, da troppo tempo, sta occupando".

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SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI resize

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