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Da “la Stampa”
Le accuse nei confronti di Bilal Erdogan? Generiche e senza riscontri, e questo «pur a fronte dell' espletamento di tutte le attività ragionevolmente e giuridicamente praticabili». Questo il motivo per cui la Procura di Bologna ha chiesto l' archiviazione dell' indagine per riciclaggio avviata nei confronti del figlio del leader turco.
La decisione della Procura può chiudere un caso giudiziario internazionale, ma soprattutto contribuirà a spegnere lo scontro diplomatico divampato in estate. «La vicenda dell' indagine su mio figlio a Bologna potrebbe mettere in difficoltà le nostre relazioni con l' Italia, che dovrebbe occuparsi piuttosto della mafia», aveva detto il 2 agosto il leader turco Recep Tayyp Erdogan.
recep e bilal erdogan con la sorella sumeyye
A cui rispose subito Matteo Renzi: «In questo Paese i giudici rispondono alle leggi e alla Costituzione italiana, non al presidente turco. Si chiama "stato di diritto"».
L' inchiesta era nata dalla denuncia di Murat Hakan Uzan, imprenditore e oppositore della famiglia Erdogan, esule in Francia, il quale, scrive la procura, «non l' ha saputa confortare di circostanze fattuali probatoriamente spendibili».
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