DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
Flavio Pompetti per “il Messaggero”
«Emmanuel, rompi con l' Europa ed esci dalla comunità. Poi ci penserò io a presentarti una proposta di favore negli scambi con il mio paese». La proposta indecente è stata fatta da Donald Trump a Macron in una conversazione che i due hanno avuto durante la visita del presidente francese alla casa Bianca lo scorso aprile. A raccontarlo è il giornalista del Washington Post Josh Rogin, il quale riferisce quanto avrebbe appreso da due funzionari europei presenti all' incontro. I due statisti erano lontani dalle telecamere, ma ugualmente accompagnati dai propri funzionari.
Trump avrebbe promesso alla Francia un trattamento migliore di quello riservato al resto dei partner statunitensi in area Ue, che potesse compensare in termini economici e politici quanto il paese transalpino perderebbe distaccandosi dall' Unione. Eliseo e Casa Bianca si sono rifiutati di commentare, ma nessuno dei due ha contraddetto il testo dell' articolo.Trump non ha mai fatto mistero della volontà di rompere l' unità del patto europeo, così come per conto degli Usa ha già fatto con il TPP, l' accordo di Parigi e il patto sul nucleare iraniano.
Già dai tempi della campagna elettorale aveva preso ad attaccare la Nato per definirla obsoleta e soprattutto insolvente riguardo agli obblighi finanziari. Le polemiche su questo fronte sono continuate dopo l' insediamento, puntuali ad ogni occasione di incontro con i leader europei incluso quello con Angela Merkel, alla quale Trump aveva rivolto un simile invito di negoziare una trattato commerciale bilaterale, indipendente dal resto della comunità.
Negli ultimi mesi poi, quando Trump ha alzato il tiro sul fronte dei dazi, la mira degli insulti si è fatta più precisa. Gli Usa sono il salvadanaio al quale tutti cercano di rubare ha detto il presidente al G7 di Charlevoix prima di abbandonare il summit e revocare il suo consenso al documento conclusivo. Con questo bagaglio di ostilità Trump si appresta a volare a Bruxelles per il vertice della Nato il 10 e l' 11 di luglio, in un viaggio che culminerà con il suo incontro con Vladimir Putin, il leader che è più interessato ad una eventuale rottura dell' Europa.
Sulla strada di avvicinamento alla data della partenza, il presidente è tornato ad attaccare l' Europa «strutturata per rubare i nostri soldi» in un comizio in Nord Dakota, e a lanciare strali contro la cancelliera Merkel debole e incapace. Per il segretario di Stato Mike Pompeo, dietro le scintille dell' incontinenza verbale Trump nutre il desiderio di operare un reset dell' ordine liberale che vige nell' occidente, più consono naturalmente agli interessi del suo paese, o un rinnovamento strategico, nelle parole del vice segretario Wess Mitchell. Se questo obiettivo passa davvero per una rottura dei patti che legano gli Usa agli alleati atlantici, il presidente farà bene a chiarire il suo pensiero a breve.
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