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LA PUNTATA DI BALLARO' CON LA FIGURACCIA "DEMOCRISTIANA" DI IRENE TINAGLI (DAL MINUTO 01:01:45)
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-b0667497-a7f4-4059-98e0-0169c2c391f2.html
LA BELLA IRENE SCIVOLA A BALLARO'
Mario Lavia per "Europa Quotidiano"
Ma che succede a Irene Tinagli? Stella televisiva di prima grandezza - ovvio, stiamo parlando dei talk show politici - al punto che in tanti dicono che è stata "inventata" dalla tv, che è una Renata Polverini infinitamente più bella e certamente (ma sai che sforzo) più preparata, Irene perde colpi proprio sul piccolo schermo. E a inizio stagione, poi, come se una étoile della Scala inciampasse al primo atto del Lago dei cigni. Chi se l'aspettava.
Eppure, alla grande première di Ballarò - la "sua" trasmissione - ha fatto cilecca. Pareva, con tutto il rispetto, un democristiano di terza fila alla vigilia di Tangentopoli, o un burocrate comunista cecoslovacco nell'estate dell'89. Arrancava, manco fosse un gregario mischiato nel gruppone mentre tutto si svolge dieci chilometri più avanti.
Floris, cattivo, le chiedeva se - come si chiama - Italia futura alla fine si presenterà alle elezioni e lei ha declinato un sostanziale boh con un impapocchiamento burocratico, «a novembre ci riuniremo ecc. ecc.». Ma dì chiaramente: sì, o no, o non lo so. Poi dice la vecchia politica.
Qui sta cambiando tutto, Irene, che diamine, c'è Renzi due sedie più in là e tu balbetti? à anche vero che in precedenza aveva dato una bella stilettata a un anacronistico Maroni, del tipo «e voi che avete fatto?», che è una cosa che funziona sempre come un vecchio successo di Frank Sinatra. Ma quali idee, quali proposte, quali novità ? Poi non lamentatevi se Crozza vi prende in giro col "partito dei carini".
Ora, il terribile sospetto che ci assale è che la vacuità dei progetti montezemoliani stia soffocando anche uno spirito leggiadro come quello della professoressa Tinagli, alla quale non resta che prendere tanti appunti a inizio trasmissione e la trita riproposizione di cose già dette e che in ultima analisi risultano banali - il paese che non cresce, la professionalità , la modernità - tutte cose in sé giuste ma stucchevoli se ripetute all'infinito senza che siano accompagnate da una precisa proposta politica.
La bella Irene forse si rende conto che non esistono solo le leggi della tv ma che occorre impadronirsi anche di quelle della politica, o se volete delle idee. Per ora diamo la colpa a Luchino. Tempo per riparare ce n'è, dipende da lei.
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