COME MAI ALLA DUCETTA È PARTITO L’EMBOLO CONTRO PRODI? PERCHÉ IL PROF HA MESSO IL DITONE NELLA…
1 – «UN GRANDE ACCORDO» L’ASSE DI MOSCA CON TEHERAN
Estratto dell’articolo di Marta Serafini per il “Corriere della Sera”
Mosca serra i ranghi con i suoi alleati. E annuncia un «importante accordo interstatale» con Teheran. A darne notizia, il ministero della Difesa russo dopo conversazioni telefoniche tra il titolare della Difesa, Sergei Shoigu, e l’omologo iraniano, Mohammad Ashtiani. Al centro del colloquio telefonico, gli armamenti.
[…] Un passo che non stupisce se letto alla luce del conflitto in Medio Oriente ma anche di quello in Ucraina, se si pensa che Teheran è il maggior fornitore di droni kamikaze impiegati da Mosca per colpire obiettivi civili e strategici in Ucraina. E che arriva proprio mentre il leader ucraino Volodymyr Zelensky annuncia un potenziamento della difesa aerea e si attende l’impiego nei cieli ucraini dei jet da combattimento F-16, arma che può mettere in crisi la superiorità aerea russa nella regione.
Il comunicato va oltre. «Mosca e Teheran hanno continuato ad aumentare i loro sforzi congiunti verso la costruzione di un ordine mondiale multipolare veramente equo». Parole rivolte al potenziamento dei rapporti tra Brics e passi che cementano l’asse che inizia a Mosca, passa per Teheran e arriva a Pechino.
Il tutto mentre il Cremlino stringe i legami con un altro alleato, la Nord Corea che secondo Washington starebbe fornendo missili di lunga gittata ai russi impiegati negli ultimi raid sull’Ucraina. Non a caso, la ministra degli Esteri della Corea del Nord, Choe Son Hui, incontrerà a Mosca il suo omologo Sergei Lavrov, e forse anche il presidente Vladimir Putin.
2– E IN CECENIA KADYROV COSTRUISCE UN VILLAGGIO PER I PROFUGHI DI GAZA
Estratto dell’articolo di Rosalba Castelletti per “la Repubblica”
Nulla meglio della posa di una prima pietra poteva cementare il ruolo di Ramzan Kadyrov come ambasciatore del Cremlino nel mondo musulmano, soprattutto ora che la Russia cerca di uscire dall’isolamento accreditandosi come potenza pacificatrice in Medio Oriente e inseguendo simpatie nel Sud del mondo.
L’autoritario governatore 47enne della Cecenia ha inaugurato il cantiere di un “villaggio palestinese” nel capoluogo Groznyj: cinque edifici da 25 appartamenti ciascuno che accoglieranno gli abitanti della Striscia di Gaza in fuga dalla guerra tra Israele e Hamas. Già 1.124 rifugiati palestinesi hanno trovato ospitalità in Russia e in particolare nella Repubblica caucasica a maggioranza musulmana.
PUTIN RICEVE I TERRORISTI DI HAMAS - VIGNETTA DI ELLEKAPPA
Molti hanno persino ottenuto la cittadinanza russa. «Continueremo a promuovere l’adattamento dei nostri fratelli palestinesi alla vita in Cecenia», ha promesso Kadyrov ricordando che, per Gaza, sono già stati spesi 130 milioni di rubli, 1,3 milioni di euro.
Il leader ceceno è stato tra i primi funzionari russi a pronunciarsi sul conflitto in Medio Oriente. […] L’autoproclamatosi “soldato di fanteria di Putin” gode però di uno status particolare: da anni è una sorta di emissario del Cremlino nel mondo musulmano. Non a caso il presidente russo lo ha voluto, come già in passato, nella delegazione al seguito del suo recente viaggio a Riad e Abu Dhabi.
vladimir putin e ramzan kadyrov
A capo della Cecenia dal 2007, l’ex ribelle separatista diventato fedelissimo di Putin, cresciuto in una famiglia sufi, fa leva sulla comune identità islamica per coltivare una reputazione di difensore dei musulmani. Ha costruito una moschea nel villaggio arabo di Abu Ghosh vicinoa Gerusalemme.
Quando la Russia è intervenuta al fianco di Assad, ha inviato ikadyrovtsy in Siria. Ha effettuato l’Hajj nel 2018 e visitato più volte i reali del Golfo che chiama «cari fratelli». Una rete di relazioni che ha proiettato l’immagine della Russia come partner affidabile del mondo arabo.[…]
Ramzan Kadyrov Vladimir Putinvladimir putin ali khamenei vladimir putin ali khamenei
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