PUZZA DI MASSONERIA SUL MONTEPASCHI ED ETRURIA - IL SOSPETTO ARRIVA DA LETTA JR. E DA DE BORTOLI - NON E’ LA PRIMA VOLTA CHE L’EX DIRETTORE DEL 'CORRIERE' ACCUSA IL DUCETTO DI RIGNANO DI ESSERE AMICO DEI GREMBIULINI - IL CASO BANCA ETRURIA ED IL RUOLO DI FLAVIO CARBONI

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Dagonota

 

tweet enrico lettatweet enrico letta

Ci mancava solo la massoneria ad incasinare Il Montepaschi. Ad intercettare l’odore acre dei “grembiulini” sono le narici fini di Ferruccio de Bortoli. Un sospetto che Enrico Letta rilancia in un tweet, come sottolinea “Il Fatto”.

 

L’occasione è stato un incontro a Cesenatico con gli studenti della “Scuola di Politiche”, fondata proprio dal Letta jr.  Nella sua lezione - ricorda il quotidiano - l’ex direttore del Corriere della Sera ricostruisce le fasi del fallimento di Banca Etruria, e di come nella vicenda sia coinvolto Pier Luigi Boschi, padre di Maria Elena. E di come Boschi - all’epoca del fallimento della banca era vice presidente - abbia avuto contatti con Flavio Carboni, il faccendiere coinvolto nella P2 e P3, proprio con l’obbiettivo di scongiurare il fallimento.

 

FERRUCCIO DE BORTOLI FERRUCCIO DE BORTOLI

Dal tweet di Enrico Letta, “Il Fatto” ricorda anche le varie e difficoltose fasi dell’operazione di aumento di capitale del Montepaschi. Ed aggancia i due casi bancari al comune denominatore della massoneria, come il cinguettìo di Enrico lascia sospettare.

 

Il giornale ricorda anche come de Bortoli sia critico nei confronti della politica estera del premier cazzaro. Tant’è che Ferruccio definisce il vertice di Ventotene “come una gita”. Formula, però, non troppo distante da quella usata dallo stesso Matteuccio; soprattutto dopo i risultati raggiunti dal consiglio europeo di Bratislava.

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