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IL QATARGATE È FINITO? MANCO PER NIENTE! - LA PROCURA BELGA CHE SI OCCUPA DEL CASO CHIEDE LA SOSPENSIONE DELL’IMMUNITÀ PARLAMENTARE PER LE DUE DEPUTATE DEL PD ALESSANDRA MORETTI E ELISABETTA GUALMINI - LE DUE, AUTOSOSPESE DAL GRUPPO DEI SOCIALISTI, NON SONO INDAGATE MA I GIUDICI LE VOGLIONO INTERROGARE PER I LORO RAPPORTI CON ANTONIO PANZERI, PRIMO POLITICO MESSO SOTTO INCHIESTA - I MESSAGGI TRA GUALMINI E FRANCESCO GIORGI, MARITO DI EVA KAILI, DOPO UN'AUDIZIONE DEL MINISTRO DEL LAVORO DEL QATAR: "NON POTEVO ESPORMI DI PIÙ", PER POI PROMETTERE DI ESSERE "PIÙ AGGRESSIVA CON IL TEMPO". L'SMS DI UN ASSISTENTE DI PANZERI: "QATAR RISOLTO. IL QUADRUMVIRATO COZZOLINO, MORETTI, ARENA, TARABELLA HA COLPITO CON PRECISIONE"
BRUXELLES RIAPRE IL QATARGATE COINVOLTE MORETTI E GUALMINI
Estratto dell’articolo di Claudio Tito per “La Repubblica”
Si apre un’altra pagina dell’inchiesta Qatargate che due anni fa sconvolse il Parlamento europeo e il gruppo dei Socialisti europei. La procura di Bruxelles ha inviato all’Eurocamera una ulteriore richiesta di sospensione dell’immunità parlamentare per due deputate del Pd, Alessandra Moretti e Elisabetta Gualmini.
Entrambe non sono indagate ma i giudici belgi sono interessati ad interrogarle sempre in merito ai rapporti intercorsi con il primo esponente messo sotto inchiesta, Antonio Panzeri. Tutta l’inchiesta avviata nel 2022 si basava su due reati principali: corruzione e associazione a delinquere. E, secondo le prime indiscrezioni, anche in questo caso i magistrati belgi si muovono secondo lo stesso schema.
ALESSANDRA MORETTI E MARC TARABELLA IN VISITA IN QATAR
Le due eurodeputate hanno deciso di autosospendersi dal gruppo di S&D. «Abbiamo appreso dalla stampa la notizia della richiesta di revoca delle nostre immunità — hanno detto — . Al fine di sottolineare la totale estraneità ad ogni fatto corruttivo, ci autosospendiamo dal gruppo al quale apparteniamo, i Socialisti e democratici (S&D), per essere pienamente a disposizione della magistratura per qualsiasi esigenza istruttoria».
La capogruppo, la spagnola Iratxe Garcia Perez, ne ha dato annuncio all’assemblea dei suoi parlamentari nel tentativo di evitare le polemiche e di non far esplodere immediatamente le contestazioni. Anche se, durante la riunione, non è mancato un certo sconcerto. [...]
Resta il fatto che da lunedì, quando la presidente del Parlamento ne darà comunicazione all’aula, partirà l’iter per revocare l’immunità. Una procedura che richiederà un paio di mesi prima del voto in aula. Il primo passo sarà l’esame delle motivazioni della procura da parte della Commissione affari giuridici in cui le due parlamentari potranno intervenire ed esporre le loro ragioni.
Di certo la riapertura della vicenda sta provocando di nuovo una valanga di preoccupazioni e di tensioni. La stessa presidente del parlamento, la maltese Roberta Metsola, aveva già espresso il suo allarme per il colpo all’immagine dell’unica istituzione elettiva della Ue.
ANDREA COZZOLINO - BRANDO BENIFEI - ALESSANDRA MORETTI - MARIA ARENA
Ma come mai a distanza di due anni si riapre un’inchiesta che sembrava essere stata messa su un binario morto o comunque in uno stato di sospensione senza passi avanti?
Molto è legato alle vicende interne alla procura di Bruxelles. In un primo momento l’agguerritissimo giudice istruttore Michel Claise — autore dei mandati d’arresto — ha lasciato l’incarico nel mezzo delle indagini anche a causa di un conflitto di interesse legato all’attività del figlio.
Alcune settimane fa, anche la sua sostituta, Aurélie Déjaiffe, è uscita di scena per assumere un nuovo incarico. È arrivata un’altra magistrata, Pascale Monteiro Barreto, che ha ripreso in mano tutto il dossier e rileggendo tutti gli incartamenti ha deciso di approfondire alcuni aspetti legati ai rapporti tra le due deputate del Pd e alcuni degli esponenti del vecchio gruppo — come appunto Panzeri, Cozzolino e il belga Tarabella — per verificarne l’autenticità e le conseguenze.
E infatti molti sospettano che le mosse di Monteiro Barreto si possano non fermare a queste due richieste. E allargarsi anche ad altri europarlamentari.
I DUE SMS CON PANZERI & CO. COSÌ È RIPARTITA L’INCHIESTA
Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per “La Repubblica”
I verbali di Panzeri, certo. Ma anche gli incroci con le conversazioni telefoniche, i riscontri esterni — a partire dai prelievi di contanti effettuati dall’ambasciata del Qatar in Belgio — e ancora «nuovi elementi di indagine» che, tre anni dopo, la procura federale di Bruxelles è pronta a depositare in quelle che dovrebbero essere le ultime udienze istruttorie di un’indagine infinita, cominciata nel dicembre 2022 e incredibilmente non ancora conclusa.
La richiesta di revoca dell’immunità per le due eurodeputate Pd è probabilmente l’ultimo atto di un’indagine, il Qatargate, che ha svelato un rapporto incestuoso tra politica europea e lobbisti, quale l’ex eurodeputato Pd, Antonio Panzeri era diventato. E che poi si è trasformata, complici gli innumerevoli errori degli inquirenti belgi, per l’opinione pubblica in un’indagine sbagliata, come se quella montagna di contanti non fosse transitata per le mani e gli uffici di eurodeputati e assistenti, compresa la vice presidente, la greca Eva Kaili.
Nessuna di queste accuse — anzi, nessuna accusa — è mossa al momento né ad Alessandra Moretti né ad Elisabetta Gualmini. Che al momento non sono indagate. E che dovranno rispondere ai magistrati se il parlamento, come apre molto probabile, autorizzerà a farlo. Moretti era finita nel mirino già due anni fa per il suo viaggio in Qatar e un’audizione, prima dei mondiali di calcio, in cui — secondo l’accusa — su indicazione di Francesco Giorgi (assistente del partito e marito della Kaili) sollevò il dubbio che si stessero usando due pesi e due misure, in riferimento ai mondiali in Russia.
In uno degli atti depositati c’è un sms di un assistente di Panzeri in cui, in riferimento proprio ai mondiali e alle polemiche sui diritti umani negati, scriveva: «Qatar risolto. Il quadrumvirato Cozzolino — Moretti — Arena — Tarabella ha colpito con precisione, attenzione ed efficienza» citando gli eurodeputati Andrea Cozzolino, Marie Arena e Marc Tarabella, tutti e tre al momento indagati.
Negli atti depositati si fa invece riferimento a Gualmini per alcuni messaggi scambiati dall’eurodeputata del Pd con Giorgi. Era il giorno dopo l’audizione del ministro del lavoro del Qatar e Gualmini, secondo gli inquirenti, quasi si giustificava di come fosse andata l’audizione: «Non potevo espormi di più», per poi promettere di essere «più aggressiva con il tempo».
[...] Nei nuovi atti ci sono anche una serie di movimenti di denaro. Come i prelievi in contanti effettuati dall’ambasciata del Qatar in Belgio, quella al centro dell’accusa. Tra il gennaio del 2020 e il dicembre del 2022 avrebbero prelevato poco meno di mezzo milione di euro in contanti.
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