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Sta succedendo l'impensabile: Renzi abbandonato dal suo stesso Giglio Magico. Per anni un sodalizio inossidabile, al motto ''se cade uno, cadono tutti'', il trio composto da Maria Elena Boschi, Luca Lotti e Francesco Bonifazi avrebbe raggiunto un grado di insofferenza tale da non poter più tacere. Con sfumature e in ambienti diversi (non è una manovra concertata), chi li frequenta racconta che per la prima volta si sono messi a criticare l'ex segretario Pd per la sua strategia congressuale e per la chiusura totale ai 5 Stelle.
La Boschi sono mesi che sta cercando di costruirsi un'immagine nuova e lontana dai tempi di Banca Etruria e del governo, a tutti i costi, in barba alla pubblicità negativa (vedi il suo profilo Instagram, il servizio su 'Maxim', le apparizioni televisive, le critiche persino nelle feste dell'Unità di provincia). Gli altri due mantengono un profilo più basso, ma il campanello d'allarme è suonato tra i renziani quando Gentiloni ha annunciato che sarebbe stato sul palco con Zingaretti domenica prossima, dando così il suo endorsement al presidente della Regione Lazio.
I rapporti tra Renzi e Gentiloni (uno dei leader Pd tuttora più popolari tra gli elettori) sono freddi da un bel po', e sono precipitati quando il crudele Matteo non ha messo in lista nessuno dei tre i candidati che aveva chiesto l'allora premier (tra tutti, l'amico di una vita Ermete Realacci). Quello è stato l'ultimo di una serie di sgarbi anche gratuiti ricevuti dal conte Paolo, proprio lui che ha sempre difeso le intemperanze di Matteo e che dovette ingoiare la nomina della Boschi come sottosegretario-badante del suo governo appena nato.
RENZI MARTINA GENTILONI LINGOTTO
Il trio dei renziani della prima ora sta cercando di far capire a Matteo che non è più una questione di riavvicinarsi alla minoranza, agli orlandiani o ai soliti nemici interni: stavolta rischiano di perdere l'ala moderata, con Franceschini pronto a giocarsi le carte che più gli convengono (come al solito). Richetti ha già scaricato l'ex amico e si è candidato in ''discontinuità'', Boccia lo detesta da sempre, ci mancava solo Gentiloni a fare da polo di attrazione per chi nel partito si definisce renziano ma non si sente più rappresentato dall'ex leader.
nicola zingaretti paolo gentiloni
Sono in ballo pezzi importanti come Guerini e Rosato. Persi quelli, la ridotta dei fiorentini rischia di restare da sola a sfogliare il giglio appassito.
RENZI PRIMO GIORNO DA SENATORE CON BONIFAZIfrancesco bonifazi
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