DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
1. TOTI DAL GIP SI AVVALE DELLA FACOLTÀ DI NON RISPONDERE
(ANSA) - Il governatore della Liguria Giovanni Toti, secondo quanto si appende, si è avvalso della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio davanti al Gip. Toti è assistito dall'avvocato Stefano Savi.
2. COZZANI DA IMPRENDITORE A RASPUTIN DI PORTOVENERE IL DELFINO DEL GOVERNATORE CHE SOGNAVA LA CAPRI LIGURE
Estratto dell’articolo di Marco Imarisio per il “Corriere della Sera”
MATTEO COZZANI - GIOVANNI TOTI
[…] Con le spalle all’ingresso, nel corridoio di destra che porta alla segretaria generale, regno dei dirigenti tecnici «nativi» dell’ente, lo chiamano Bel Ami al pesto, il piccolo Gatsby, Robin Hood al contrario, oltre che naturalmente Rasputin, per tacere dei nomignoli impubblicabili.
A sinistra, verso l’ufficio del presidente e quelli della sua squadra, […] lette le carte della procura, cominciano a evocarlo talvolta come una sorta di dottor Jekyll. Ma soprattutto, come «il nostro cavallo di Troia».
Perché la valanga giudiziaria che rischia di travolgere il pigmalione Giuseppe Toti e il suo presunto sistema di potere è stata senza dubbio innescata dall’indagine dei pubblici ministeri della Spezia sul suo conto. Il dispiegamento di tanta erudizione storica e letteraria e di altrettanto astio nei confronti di un sol uomo dice molto […] della sua importanza in questa storia.
[…] «Io? Mai stato a Genova». Quando era sindaco di Portovenere, intratteneva i turisti dipingendosi come il ragazzo di casa, anche se ovviamente era una bugia. L’ingegnere Matteo Cozzani non era esattamente un povero provinciale che sognava di scalare la buona società del capoluogo ligure.
Nel 2013, al tempo della sua prima elezione nel paese dove è nato, girava in Porsche decappottabile con tanto di Miss Padania al suo fianco. Imprenditore di successo come il padre, con in più la passione per la politica, concepita fin da subito come uno strumento per fare business.
Quando diventa il più giovane sindaco d’Italia, ha già lasciato Forza Italia e il Pdl per decidere che civico è bello. Vince con il suo nome impresso su uno sfondo arancione, colore e idea che poi anni dopo passerà a Toti. Si conoscono nel 2015, quando Cozzani lancia la piscina naturale tra la spiaggia di Portovenere e l’isola Palmaria, che raduna centinaia di persone a mollo su materassino con dj al lavoro su piattaforma galleggiante. Il neopresidente della Liguria prende nota.
Quell’iniziativa pop gli piace molto. Regione e Comune diventano partner nel progetto che intende trasformare Palmaria nella Capri della Liguria. Senza sapere all’epoca che sarà proprio quella la causa iniziale delle loro comuni sventure.
Cozzani diventa totiano e Toti diventa cozzaniano […]. Il sindaco nel frattempo rieletto diventa coordinatore della lista del presidente alle regionali del 2020, e subito dopo suo capo di gabinetto, ruolo e figura inedite nella storia della Regione Liguria. I fedelissimi della prima ora sono costretti a traslocare, mentre il nuovo arrivato diventa una sorta di plenipotenziario, a discapito della segreteria regionale.
«Adesso chiamo la soprintendente e la spettino». Siamo nell’ottobre del 2021, e una funzionaria spezzina solleva qualche timido dubbio sul fatto la definizione di «interventi leggeri di riqualificazione» […] mal si concilia con il progetto degli imprenditori milanesi Mirko e Raffaele Paletti che prevede abbattimento e ricostruzione di un edificio, 33 cabine in muratura, 8 piscine.
Una frase riassume il credo del nuovo potente ligure. «Cioè, dobbiamo difendere la gente che investe, non farla prendere a calci in bocca». La difesa della libera impresa prevede anche il coinvolgimento di suo fratello Filippo per la gestione del nascituro stabilimento balneare, almeno secondo la procura spezzina, che si mette all’ascolto, rilevando anche la fattispecie del voto di scambio commesso a Genova.
GIOVANNI TOTI - VIGNETTA BY MANNELLI PER IL FATTO QUOTIDIANO
E si apre il vaso di Pandora, tanto per rimanere al passo con le citazioni. Per lui, e per Toti. Le accuse più scabrose nei confronti del suo delfino, che riguardano il voto di scambio con l’aggravante mafiosa.
«Quelli mi squartano», dice per via di alcune sue promesse disattese a proposito di due fratelli indicati dai magistrati come referenti di un clan criminale. E quando si tratta invece di convincere una candidata a partecipare a una loro cena, le spiega che sono «come la mortadella, poca spesa molta resa, dieci giorni dopo le elezioni blocchi il numero, grazie e arrivederci».
Passaggi che secondo il giudice rivelano consapevolezza sulla vera identità delle persone con le quali Cozzani sta trattando pacchetti di voti, e che si sovrappongono a una gestione della cosa pubblica «del tutto spregiudicata, oltre che personalistica». Poche ore dopo gli arresti, il segretario generale, «viste le notizie apprese», ha fatto chiudere gli uffici della presidenza, quelli del capo di gabinetto e del loro staff. Ingresso vietato a tutti, tranne che a lui. La vecchia struttura si riprende gli spazi perduti. Grazie al Rasputin di Portovenere, diventato cavallo di Troia a sua insaputa.
2. LE MANI DI COZZANI SUL SALONE NAUTICO PER FAVORIRE LE COMMESSE DEL FRATELLO
Estratto dell’articolo di Giuseppe Legato per “La Stampa”
[…] sempre più «spregiudicato» (giudice dixit) appare il profilo di Matteo Cozzani, plenipotenziario del presidente della Regione, finito ai domiciliari con gravi accuse. L'ennesima puntata delle accuse mosse dalla procura (stavolta di La Spezia in un procedimento parallelo a quello di Genova […]) riguarda il Salone Nautico, una delle principali fiere mondiali di settore […] che muove, per mole economica, qualche punto percentuale di Pil italiano.
[…] Cozzani è indagato per corruzione in concorso con Saverio Cecchi presidente di Confindustria Nautica a Genova e legale rappresentante della "Saloni Nautici Srl" e Alessandro Campagna direttore commerciale del Salone Nautico. A Cecchi, Cozzani spiega al telefono: «Scusa Saverio..io sono arrivato che al nautico gli venivano riconosciuti 350.000 euro scarsi no? Ecco ora Campagna esce con 780 mila euro qui no?». Replica del manager: «Grande! Grande! Menomale che ci sei tu». Cozzani continua a rivendicare: «Anche la banchina l'hanno fatta grazie a me ricordatelo eh!». E l'altro: «Si lo so, un milione e settecento mila euro».
MEME SULL ARRESTO DI GIOVANNI TOTI
Dove l'uomo ombra di Toti volesse arrivare rivendicando più volte «il proprio ruolo […] è chiaro: «Cecchi e Campagna acquistavano nel 2022 brick di acqua per 10.200 euro da of Drl di Filippo Cozzani, fratello di Matteo».
Quest'ultimo «teneva costantemente aggiornati Cecchi e Campagna sull'iter di approvazione di una legge regionale che […] comportava la possibilità di attingere anche ai fondi europei Fesr».
Lo dice Cozzani il 23 luglio 2021 a Campagna: «A fine agosto portiamo in giunta la leggina per il tuo Salone eh?». E l'altro: «La licenzi già per il 2022?». Controreplica: «Il 31 luglio viene approvata». Campagna non si contiene: «Grande (ripetuto 5 volte. Io invece ho sistemato per te amico eh!».
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