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"QUANTE VOLTE SENTO MELONI? MI DICA LEI COSA VUOLE CHE LE RISPONDA, QUESTA NON È POLITICA, È PETTEGOLEZZO" A “OTTO E MEZZO” VA IN SCENA UN DUELLO DI FUOCO TRA UN GIANFRANCO FINI CARICO A PALLETTONI E LILLI GRUBER – LA CONDUTTRICE INCALZA L’EX LEADER DI AN CHE SBOTTA: “LE SUE NON SONO DOMANDE, PERCHÉ CONTENGONO TESI POLITICHE, LE STESSE DELLA SINISTRA. SE HO RAPPORTO CON MELONI? NON RISPONDO A DOMANDE STUPIDE” – IL CLIMA SI È ARROVENTATO DOPO CHE LA GIORNALISTA HA CHIESTO ALLA REGIA DI TOGLIERE L’AUDIO AL MICROFONO DI FINI. POI HA DOMANDATO IRRITATA ALL’OSPITE: “PERCHÉ È VENUTO IN QUESTA TRASMISSIONE?”. LA REPLICA: “PERCHÉ LEI MI HA INVITATO E IO SONO QUI A DIRE QUELLO CHE PENSO IO, NON QUELLO CHE PENSA LEI. MA LA RISOLVIAMO DOPO IN PRIVATO…” – FINI NON HA PROBLEMI A PRENDERE LE DISTANZE DALLA DUCETTA SULLA PALESTINA E SU TRUMP: “LA DESTRA NON È MAI STATA CONTRO IL DIRITTO DEI PALESTINESI AD AVERE LA LORO PATRIA, E LA PREMIER LO SA. SU ALCUNE QUESTIONI MELONI HA UNA SENSIBILITÀ DIVERSA DALLA MIA. AD ESEMPIO SU TRUMP, IL SUO DISCORSO ALL'ONU È STATO IMBARAZZANTE…" – VIDEO

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FINI, DESTRA MAI CONTRO STATO PALESTINESE E MELONI LO SA

GIANFRANCO FINI A OTTO E MEZZO

(ANSA) - ROMA, 24 SET - "Riguardo alla Flotilla, non userei il verbo 'attaccati', era più un'azione di disturbo. La loro è un'iniziativa umanitaria lodevole, ma chiaramente con insegne di tipo politico, e non ci trovo nulla di male. Aiutare è un dovere morale e politico. Non drammatizziamo tutto ciò che accade. Come i cortei, ci possono essere cialtroni". Lo ha dichiarato Gianfranco Fini a Otto e mezzo su La7.

 

"La destra - ha aggiunto l'ex presidente della Camera, come riferisce una nota - non è mai stata contro il diritto dei palestinesi ad avere la loro patria, e Giorgia (Meloni, ndr) lo sa benissimo. Riconoscere lo stato palestinese è un dovere, ma attenzione al contesto in cui accade. Farlo in questo momento è un gesto fortemente simbolico. Ma attenzione ad un possibile rimbalzo negativo di un provvedimento giusto. Attendiamo che ci sia una leadership palestinese chiara".

 

gianfranco fini a mezzora in piu 4

 "Su Gaza, che sia genocidio o strage di massa, non mi impicco alle parole, ma dobbiamo cercare di porre rimedio", ha aggiunto Fini, secondo cui non c'è "appiattimento di Meloni su Trump o Netanyahu. La politica internazionale si fa con gli atti concreti".

 

"Sono sempre stato con il presidente del Consiglio e la voterò ancora. Su alcune questioni ha una sensibilità diversa dalla mia. Ad esempio - ha spiegato - su Trump; il suo discorso all'Onu è stato imbarazzante". Fini ha poi raccontato che non conosceva Charlie Kirk: "Sono ignorante, non ne avevo mai sentito parlare. Non so cosa ci sia di sbagliato a ricordare una persona che è stata assassinata, anche alla Camera e a prescindere dal colore politico".

 

OTTO E MEZZO DIVENTA UN RING FRA LILLI GRUBER E GIANFRANCO FINI

Estratto dell’articolo di Fosca Bincher per www.open.online

 

LILLI GRUBER MASSIMO GIANNINI GIANFRANCO FINI A OTTO E MEZZO

«Perché è venuto in questa trasmissione?». Quasi alla fine di Otto e mezzo di mercoledì 24 settembre Lilli Gruber è sbottata contro Gianfranco Fini, l’ex leader della destra italiana che da parecchio tempo non appariva in dibattiti pubblici, tanto meno in tv.

 

«Perché lei mi ha invitato», ha replicato subito Fini, «e io sono qui a dire quello che penso io, non quello che pensa lei. Ma la risolviamo dopo in privato…». [...]

 

Il titolo della puntata era: «Trump, Meloni e la flottilla: parla Fini». Ma il canovaccio non è stato quello che probabilmente aveva immaginato alla vigilia la stessa Gruber, che durante tutta la puntata ha cercato di valorizzare i distinguo fra Fini e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

 

silvio berlusconi gianfranco fini giorgia meloni

I due hanno un giudizio diverso, ed è emerso, sul presidente degli Usa, Donald Trump. Ma Fini ha detto di apprezzare la posizione di Meloni su Gaza e Israele e ha pure apprezzato la scelta della Camera dei deputati di commemorare Charlie Kirk, irritando visibilmente la conduttrice.

 

Quello che doveva essere uno scontro fra due destre italiane, quella antica che fece nascere Alleanza Nazionale, e quella successiva di Fratelli di Italia, è diventato invece un incontro di pugilato Fini-Gruber, con il povero terzo incomodo Massimo Giannini che ha provato a mediare fra i due. «Queste non sono domande, contengono al loro interno delle tesi politiche. Legittime, come tutte le tesi, e sono proprio le stesse tesi politiche della sinistra. Legittime, ma non mi può dire che lei è super partes», ha contestato Fini alla conduttrice.

 

GIANFRANCO FINI A OTTO E MEZZO

E il clima si è arroventato dopo che la Gruber ha chiesto alla regia di togliere l’audio al microfono di Fini sostenendo che lei non poteva fare una puntata di 15 ore per lasciare rispondere compiutamente l’interlocutore che si lamentava di essere sempre interrotto.

 

C’è voluto alla fine il “Punto” di Paolo Pagliaro per calmare le acque. E riapparendo in studio, la Gruber ha ringraziato Fini augurandosi una sua prossima partecipazione a Otto e mezzo. E lui ha risposto: «Eh, se lei mi invita ancora…».

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