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RAGGI CALANTI – MENTRE ROMA È INVASA DALLE “BOMBE D’ACQUA” LA CITTÀ ASPETTA LA “BOMBA” DEL 10 NOVEMBRE. QUEL GIORNO ARRIVA LA SENTENZA SU VIRGINIA RAGGI. LA SINDACA NON HA NESSUNA INTENZIONE DI DIMETTERSI IN CASO DI CONDANNA E I VERTICI M5S SONO D’ACCORDO – I GRILLINI STUDIANO UNA “EXIT STRATEGY” TRA LE PIEGHE DEL CODICE ETICO: O AUTOSOSPENSIONE O CONSULTAZIONE SU ROUSSEAU, CHE DIFFICILMENTE DAREBBE UN VERDETTO DIVERSO DA QUELLO AUSPICATO DAI BIG

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Marco Antonellis per “Dagospia”

 

roma dice basta la manifestazione al campidoglio contro la raggi 5

Mentre Roma è invasa dalle "bombe d'acqua" la città attende la data del prossimo 10 novembre quando potrebbe arrivare una "bomba" di ben altra portata: le dimissioni della Sindaca di Roma. Un 'd-day' temutissimo dai vertici del Movimento 5Stelle per le implicazioni anche nazionali che un'eventuale condanna potrebbe avere in un momento già di grande difficoltà per i pentastellati. Per questo, già da qualche giorno, si susseguono le riunioni tra gli uomini di punta del Movimento (spin doctor compresi); l'obiettivo, oltre ad analizzare tutti i possibili scenari, è quello di mettere a punto una vera e propria exit strategy.

 

VIRGINIA RAGGI SCOSCIATA

Come spiegano fonti parlamentari pentastellate "dal Comune di Roma proprio in queste ore hanno fatto sapere ai vertici del Movimento che la Sindaca sarebbe intenzionata ad andare avanti anche in caso di eventuale condanna e con lei sarebbero d'accordo tutti gli uomini forti del partito, da Di Maio a Di Battista. Ci sarebbe anche l’ok di Casaleggio".

virginia raggi luigi di maio

 

In un momento così delicato per il Movimento "le dimissioni di Virginia Raggi sono un lusso che non possiamo permetterci" spiegano le medesime fonti. "Al momento non avremmo neppure un candidato da proporre in caso di elezioni anticipate, nessun grillino vuole rischiare di finire rosolato su una poltrona "pericolosa" come quella del Campidoglio.

 

RENATO MARRA E RAGGI mpa.it

Se la Raggi si dimettesse ora sarebbe solamente l'ennesimo favore alla Lega che vincerebbe a mani basse anche nella Capitale. Per Di Maio, che ha sempre sostenuto convintamente la sindaca, sarebbe un colpo durissimo". Insomma, si farà di tutto per mandare avanti la consiliatura.

 

LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI

Ecco perchè si sta studiando una vera e propria "exit strategy" scrutando tra le pieghe del codice etico 5Stelle. In questi giorni, come spiega una fonte grillina vicina al dossier, si stanno vagliando soprattutto due opzioni: "Quella dell'autosospensione, un pò come ha già fatto Sala a Milano, ed in questo caso l'attuale vice Bergamo per un  periodo limitato di tempo sarebbe il nuovo numero uno del Comune".

 

Oppure, ipotesi che si sta facendo sempre più strada in queste ultime ore, il Movimento potrebbe indire una consultazione interna tramite la piattaforma Rousseau per decidere il destino di Virginia: e molto difficilmente uscirebbe un verdetto diverso da quanto auspicato dai vertici 5Stelle.

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