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Andrea Arzilli per il “Corriere della Sera - Roma”
Prima l' incontro con la sindaca Cinquestelle di Torino, Chiara Appendino, poi il blitz per tranquillizzare i suoi dopo gli scossoni di inizio settembre. Virginia Raggi ieri è piombata in via del Tritone, dove era riunito il gruppo M5S al gran completo, portandosi dietro una solenne promessa: «Un assessore al Bilancio entro 24 ore».
Parole che arrivano in stereo con quelle pronunciate da Alessandro Di Battista a La7: «Ora Raggi è del tutto autonoma, nominerà un assessore e governerà». In effetti quello della composizione della squadra è di sicuro il nodo più complicato da sciogliere, tra dimissioni e revoche le grane hanno da una parte ingolfato il motore del Campidoglio e dall' altra aggiunto cavalli allo scetticismo sulla gestione romana dei Cinquestelle.
Che per oggi sperano di sparare almeno un colpo. Così la sindaca sta provando ad accelerare per scovare due nomi in grado dare un rilancio politico alla sua gestione, personalità che possono sia sopportare il peso del Bilancio e la responsabilità del ruolo chiave di capo gabinetto, sia portare un po' di esperienza in una squadra inesperta.
RAGGI E APPENDINO AL BALCONE DEL PALAZZO SENATORIO
Nomi da consegnare al Consiglio comunale (martedì 20 settembre arriverà anche l' unica delibera con una ricaduta pratica, cioè in euro, sul territorio: i 18 milioni per Atac), visto che Raggi dovrà riferire come da Regolamento sulla trasformazione subìta dai quadri del Comune in due settimane. Si corre per la ricomposizione, insomma. Per il Bilancio sono arrivati diversi no alle proposte del Campidoglio e alcune auto-candidature che sono oggetto di valutazione.
RAGGI E APPENDINO IN CAMPIDOGLIO
Alla fine i curricula rimasti in mano a Raggi sono un paio. E il profilo più caldo sembra sempre quello di Nino Galloni, economista che divide il Movimento perché vede le Olimpiadi come un' opportunità. Mentre per il capo gabinetto Raggi si è recata a Palazzo Spada, sede del Consiglio di Stato, per capire se da lì poteva uscire fuori un nome adatto alle esigenze del Campidoglio (per il segretario generale spunta il nome di Antonio Meola, ora alla città metropolitana di Napoli).
RAGGI E APPENDINO AL BALCONE DEL PALAZZO SENATORIO 2
Dopo Raineri c' è stato l' affaire De Dominicis, la strategia porta a porta serve ad azzerare i margini di errore. Solo dopo aver messo a posto la squadra si tornerà a comunicare «le tante cose buone che non sembra interessano ai media», dice il capogruppo Cinquestelle in Assemblea, Paolo Ferrara. Che assicura: «Il gruppo non è allo sfascio».
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