RASSEGNA INTERNAZIONALE - IPHONE5 AD OTTOBRE? - TURCHIA VS ISRAELE: “STOP A OGNI RELAZIONE” - USA 2012: LA REPUBBLICANA MICHELE BACHMANN PERDE PEZZI, SE NE VA IL MANAGER DELLA CAMPAGNA ELETTORALE: “SE LA GIOCANO ROMNEY E PERRY” - LIBIA, I RIBELLI: RAGGIUNTO ACCORDO PER ENTRARE A BANI WALID - CRIMINI DI GUERRA, 27 ANNI ALL’EX GENERALE JUGOSLAVO - POCO SESSO, COSTRETTO A RISARCIRE L’EX MOGLIE…

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Dagoreport

1 - NEWSWEEK
COSA SAREMMO OGGI SE NON CI FOSSE MAI STATO UN 11 SETTEMBRE?
http://bit.ly/qq3WJj

Il settimanale americano "Newsweek" in edicola questa settimana prova a immaginare come sarebbe oggi il mondo, ma soprattutto l'America, se non ci fosse mai stato un 11 settembre. La copertina del giornale è interamente azzurra: un rettangolo di cielo percorso da un aereo di linea che non si è ancora schiantato da nessuna parte...

2 - HUFFINGTON POST
USA 2012: LA BACHMANN PERDE PEZZI
http://huff.to/ranN1Y

Il team di Michele Bachmann perde pezzi. La candidata repubblicana alle elezioni Usa del 2012 è stata "abbandonata" dal manager della sua campagna elettorale Ed Rollins. La motivazione ufficiale sarebbe legata a problemi di salute e lo staff dice che la sua uscita di scena era nei programmi. Tuttavia si tratta del secondo pezzo grosso che se ne va, dopo che ieri è stato annunciato l'addio anche del vice di Rollins David Polyansky.

Parlando alla "Cnn" Rollins ha detto che i front-runner sono ormai l'ex governatore del Massachusetts Mitt Romney e il governatore del Texas Rick Perry, aggiungendo che l'ingresso in corsa di quest'ultimo ha portato via attenzione e fondi alla Bachmann. "Penso sia una corsa tra loro due. Ritengo che a questo punto lei sia la terza candidata", ha spiegato il manager, che un anno e mezzo fa ha avuto un ictus. "Ho grande affetto per lei e farò tutto il possibile per aiutarla. Solo che ad andare avanti per 12-14 ore al giorno, sette giorni su sette, non posso farcela".

3 - AL JAZEERA
LIBIA, I RIBELLI ANNUNCIANO: ACCORDO PER ENTRARE A BANI WALID PACIFICAMENTE
http://ind.pn/p2xMi3 - http://bit.ly/nAp2t2

Nella serata di ieri un convoglio di 200-250 veicoli ha lasciato la Libia attraversando il confine con il Niger, nei pressi della città di Agadez. Secondo fonti militari francesi e nigeriane potrebbe trattarsi di un convoglio di lealisti di Gheddafi e dietro potrebbe esserci un accordo negoziato dal Colonnello per assicurarsi un rifugio sicuro in un paese africano amico. A bordo dei mezzi ci sarebbe oro e denaro e forse lo stesso raìs.

La notizia si è diffusa mentre a Bani Walid i ribelli cercavano un accordo con la tribù Warfalla che controlla la città ed è sempre rimasta fedele a Gheddafi. Accordo che dopo ore e ore di colloqui sarebbe finalmente stato raggiunto. Gli insorti hanno infatti annunciato che i negoziati sono stati conclusi e che entreranno a Bani Walid pacificamente, senza combattere.

4 - PRESSEUROPE.EU DA DER SPIEGEL
CRISI EUROPEA: PIANI DI SALVATAGGIO APPESI AL BUNDESTAG
http://bit.ly/p64XV0

A due giorni dall'annuncio, in programma per il 7 settembre, Der Spiegel anticipa il verdetto della Corte costituzionale tedesca in merito alla costituzionalità del contributo di Berlino ai piani di salvataggio europei. Secondo il settimanale i giudici di Karlsruhe hanno trovato l'accordo sulla necessità di "esigere una partecipazione sostanziale del parlamento federale a tutti i provvedimenti di salvataggio del futuro". In altre parole, il governo non potrà trovare un accordo con i suoi partner europei senza il favore del parlamento.

La contemporaneità tra la decisione e l'inizio del dibattito parlamentare sul voto al piano di salvataggio greco è "in parte casuale e in parte voluta", riconosce il presidente della Corte. Secondo lo Spiegel tutti i partiti stanno adottando la "linea del compromesso" sulla divisione dei poteri decisionali. "Il governo ha capito che deve concedere il diritto di intervento ai deputati. Il rappresentante della Germania all'Efsf non potrà dare il via libera ai piani di salvataggio se non avrà prima ottenuto l'appoggio del Bundestag, ma solo esercitare il diritto di veto.

Tutto questo "nonostante i dubbi espressi dal ministro delle finanze Wolfgang Schäuble [...], che teme che in questo modo l'Efsf non sia in grado di mettersi in moto rapidamente" davanti a una crisi.

5 - TIME - TECHLAND
IPHONE 5 IN ARRIVO LA PRIMA SETTIMANA DI OTTOBRE?
http://ti.me/pir4EQ

Da alcuni documenti del rivenditore di articoli elettronici americano Best Buy, trapelati e pubblicati online, si dedurrebbe che l'attesissimo iPhone5 arriverà sul mercato la prima settimana di ottobre. C'è anche chi azzarda una data: il 7.

6 - THE TELEGRAPH
POCO SESSO, MARITO FRANCESE COSTRETTO A RISARCIRE L'EX MOGLIE
http://tgr.ph/nYmPHx

Un francese di 51 anni è stato costretto dal giudice a risarcire l'ex moglie per "carenza di sesso". L'uomo è stato accusato dall'ex compagna di 47 anni di essere stato un vegetale sotto le lenzuola per 21 anni. La Giustizia gli ha imposto un risarcimento di 10mila euro. L'ex marito ha cercato di difendersi, parlando di stanchezza e motivi di salute, ma non è servito a nulla.

7 - BBC
CRIMINI DI GUERRA, L'AJA CONDANNA A 27 ANNI L'EX GENERALE DELL'ESERCITO JUGOSLAVO
http://bbc.in/n1kCLv

Il tribunale dell'Aja ha condannato a 27 anni di prigione per crimini di guerra l'ex generale dell'esercito jugoslavo Momcilo Perisic. Guidò le guerre in Bosnia e Crazia. L'uomo è stato scagionato dall'accusa di favoreggiamento nella strage di Srebrenica. Perisic, 67 anni, si era dichiarato non colpevole.

TURCHIA-ISRAELE AL LUMICINO, ERDOGAN: "PORRE FINE A OGNI GENERE DI RELAZIONE"

Si aggrava ulteriormente la crisi diplomatica tra Turchia e Israele. Il premier Turco Tayyip Erdogan ha annunciato un inasprimento delle sanzioni contro il paese vicino, ribadendo di aver già avviato la sospensione degli accordi bilaterali in materia di difesa e aggiungendo che anche quelli commerciali subiranno la stessa sorte. "Legami commerciali, militari, riguardanti la difesa. Li stiamo sospendendo del tutto", ha detto Erdogan ai giornalisti riuniti ad Ankara.

Venerdì scorso la Turchia ha espulso l'ambasciatore israeliano. La crisi è scaturita dalla relazione con cui le Nazioni Unite hanno definito legittimo il blocco navale imposto da Israele, in relazione al raid contro gli attivisti pro-Palestina che a maggio del 2010 cercarono di raggiungere Gaza a bordo della Navi Marmara. Nel blitz israeliano morirono 17 attivisti turchi. Erdogan definì il raid una "barbarie" e accusò Israele di comportarsi come un bambino viziato nella regione.

 

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