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“RIPRENDERO’ ANCHE A GIOCARE A TENNIS” - IL RECUPERO LAMPO DI GENTILONI CHE 4 GIORNI DOPO L’INTERVENTO DI ANGIOPLASTICA PRESIEDE IL CONSIGLIO DEI MINISTRI E CONFERMA IL VIAGGIO DI MERCOLEDI’ A BERLINO DA ANGELA MERKEL: "HO AVUTO UN PO’ DI PAURA MA I DOTTORI MI HANNO DETTO CHE POSSO RIPRENDERE LA VITA DI PRIMA"

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Goffredo De Marchis per la Repubblica

 

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«Un paio di giorni e sarò pienamente operativo. Recupero lampo sì, ma Paolo Gentiloni non può evitare, anche su consiglio dei medici, altre 48 ore con ritmi da convalescente. Conferma il viaggio a Berlino da Angela Merkel mercoledì, presiede il consiglio dei ministri ieri a mezzogiorno. Probabilmente però oggi e domani non starà a Palazzo Chigi dalle 8 di mattina fino alla 21 come ha fatto nel mese precedente all’operazione di angioplastica. Ieri però è tornato al lavoro, business as usual è stato il messaggio che s’è voluto trasmettere all’esterno.

 

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E ai ministri ha raccontato i giorni di ospedale: «Ero un po’ giù il primo giorno dopo l’intervento. Poi sono stati gli stessi medici a rassicurarmi: posso riprendere la vita di prima senza alcuna limitazione». Anche la moglie Manù, superata l’apprensione delle prime ore, non ha avuto da ridire sul ritorno veloce al lavoro. Che le cose stessero prendendo il verso giusto qualche amico lo ha capito anche dai WhatsApp che sono partiti dal Gemelli. Messaggi senza parole ma con l’emoticon di un bicipite gonfio tipo culturista.

 

Alle 9 Gentiloni ha lasciato il reparto solventi del Policlinico Gemelli e si è avviato verso casa. Il tempo di una doccia, di un cambio d’abito e sotto l’occhio delle telecamere è uscito di nuovo per andare a Palazzo Chigi. La presidenza ha diffuso il video (muto) del suo ingresso nella sala del consiglio dei ministri, i baci con tutta la squadra, i sorrisi con Beatrice Lorenzin (ministro della Salute!) e l’avvio dei lavori. Ai suoi collaboratori ha detto che riprenderà a giocare a tennis, quando ne avrà il tempo. «Me lo hanno consigliato anche i dottori», ha spiegato.

 

Il consiglio dei ministri è filato liscio, le riforme non si fermano, ha scritto il premier in un tweet. Cambia qualcosa nella tempistica del voto anticipato dopo l’intervento? Nessuno lo ha chiesto a Gentiloni e lui non si è sbilanciato. L’importante è riprendere il lavoro.

GENTILONI BOSCHIGENTILONI BOSCHI

 

Così, le unioni civili sono ormai una legge completa grazie ai decreti attuativi. Così, i provvedimenti sulla scuola hanno fatto altri passi avanti e la firma dei Livelli di assistenza essenziali firmati durante la degenza in ospedale fanno capire che il governo guarda avanti e se anche la riforma costituzionale è stata bocciata nelle urne si può muovere molto nel settore sanitario continuando a lavorare con le regioni. Per una risposta alla domanda sulla durata dell’esecutivo bisogna invece attendere la sentenza della Corte costituzionale il 24 gennaio.

 

Ma il governo ha trovato una sua coralità anche sull’argomento più spinoso all’ordine del giorno: la conferma del generale Del Sette al comando generale dell’Ama dei Carabinieri. L’ufficiale è iscritto nel registro degli indagati a Napoli, ma la competenza dell’inchiesta che lo riguarda è Roma dove non risulta indagato. La fiducia di Gentiloni non è mai mancata, il premier si è presentato accanto al generale anche poche ore dopo le notizie giudiziarie che lo riguardavano. Ieri però l’intero consiglio si è schierato dalla parte di Del Sette. Angelino Alfano, ex titolare del Viminale, ha sottolineato «le qualità umane e professionali» del generale.

 

GENTILONI LASCIA IL GEMELLIGENTILONI LASCIA IL GEMELLI

Ha preso la parola il suo successore Marco Minniti confermando “alla lettera” le parole di Alfano. Hanno parlato anche il Guardasigilli Andrea Orlando e altri ministri. È il metodo Gentiloni, coinvolgere anche i colleghi nelle decisioni importanti. Era assente il ministro dello Sport Luca Lotti, un atto di rispetto per il consiglio visto che è coinvolto nella stessa inchiesta di Del Sette. Si è evitato così un potenziale conflitto d’interessi.

 

Vertici delle forze armate fotocopia, governo fotocopia, anche i viceministri, nominati ieri, fotocopia. La rotta della continuità non è stata smentita. Per Gentiloni i dubbi sono gli stessi di prima l’intervento: non quelli sulla salute, ma quelli sulla durata politica, sull’orizzonte temporale del suo mandato.

 

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