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1. M5S: DI MAIO,SE TUTTI D'ACCORDO REDDITO CITTADINANZA VOTIAMO
beppe grillo marcia perugia assisi
(ANSA) - "Se Boschi e Speranza sono d'accordo allora non dobbiamo far altro che votarlo". Così Luigi Di Maio (M5S) sul reddito di cittadinanza intervenendo a Siena in un incontro con il candidato per la presidenza della Regione Toscana Giacomo Giannarelli e al deputato Alfonso Bonafede. Sui segnali di apertura dell'ex capogruppo Pd Roberto Speranza e del ministro Maria Elena Boschi, Di Maio ha sottolineato: "Siamo disponibili a dialogare con chiunque, basta che non si metta in discussione la cifra, 780 euro al mese non è un capriccio ma la soglia di povertà".
2. REDDITO DI CITTADINANZA DOPO LA MARCIA DI GRILLO VIA ALLE PROVE DI DIALOGO
Annalisa Cuzzocrea per “la Repubblica”
Agnese ha 81 anni e un vestito leggero, per non patire troppo il caldo durante i 20 chilometri di marcia da Perugia ad Assisi. Matteo ne ha quattro e sta sulle spalle del papà, che ogni tanto gli bagna la testa per proteggerlo dal sole battente. Sono due tra le migliaia di persone – 50mila secondo gli organizzatori – che il Movimento 5 Stelle è riuscito a radunare in Umbria nel nome della sua proposta legislativa più importante, quella su cui ha deciso di investire tutto: il reddito di cittadinanza. 780 euro al mese a incapienti e disoccupati per permettere loro di uscire dallo stato di povertà.
renzi come lubitz di germanwings by grillo
Una proposta su cui proprio ieri apriva il leader di Sel Nichi Vendola: «Il reddito di cittadinanza è una nostra priorità, discutiamo seriamente affinché non rimanga un tema da campagna elettorale, i numeri in Parlamento ci sono». E anche il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi: «Abbiamo sempre dimostrato di mantenere aperto il dialogo nei confronti dei 5 Stelle, lo abbiamo fatto sulle riforme e lo faremo volentieri su altri temi, la chiusura è arrivata sempre da loro. La politica è anche la fatica di trovare un punto di mediazione, se tutti restano fermi sulle loro posizioni chi ci rimette sono i cittadini,».
Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio arrivano insieme in camper alle porte della città: chi li scorge attraverso i finestrini si ferma a salutare, fare foto, consegnare lettere. Si organizza un cordone di sicurezza che litiga per tutto il tempo con giornalisti e operatori, ma loro si prestano all’assedio, rispondono alle domande. Casaleggio, con il figlio Davide che gli sta accanto tutto il tempo, dice a sorpresa che no, «il web non può sostituire questa piazza».
Il successo della marcia, dirà Grillo alla fine, è dovuto a lui. Che fa un percorso breve, porge no comment sulla questione Grilloleaks («Non commento audio rubati»), risponde che «può non essere un caso » che il sito sia comparso prima delle regionali, «quando saliamo nei sondaggi succedono queste cose», e poi si infila in macchina per andar via, e seguire il corteo da un luogo più tranquillo.
Nella calca rimangono il leader e i molti parlamentari che hanno deciso di esserci: indosso una maglietta gialla con disegnata la sagoma francescana di Grillo seguito da lupo e uccellini, ai piedi scarpe da ginnastica nuove di zecca per affrontare la sfida. Alessandro Di Battista è venuto con la madre e attacca Salvini («Noi in piazza portiamo la gente, lui la polizia per proteggerlo »), Paola Taverna alza le braccia teatrale davanti ai cori di approvazione, Luigi Di Maio e Roberto Fico sono interrotti di continuo da chi vuole fare selfie o stringere mani.
Ci sono europarlamentari come Ignazio Corrao, sindaci di piccoli paesi come Assemini, c’è il capogruppo dei 5 Stelle a Parma Marco Bosi (fedelissimo di Federico Pizzarot- ti), che dice: «È ovvio che bisogna parlare con tutti per approvare il reddito di cittadinanza. Se non hai i numeri, devi cercarli fuori».
PARTITO DEMOCRATICO LA FESTA DOPO LE EUROPEE BOSCHI E SPERANZA
Ed è questo, il punto politico cui tutto ruota attorno. Anche se Grillo, davanti all’apertura di Roberto Speranza, attacca: «Non commento il nulla, sarebbe un tavolo di lavoro con i cassaintegrati della cultura politica: sono vent’anni che parlano e non hanno combinato niente», i suoi parlamentari dicono altro: «Il Movimento 5 stelle è pronto a confrontarsi con tutti - spiega Luigi Di Maio – le commissioni Lavoro si muovano, la legge è già calendarizzata, basta che non si snaturi la cifra di 780 euro, che secondo tutti gli istituti è la soglia di povertà ». Così Roberto Fico: «Loro parlano di reddito minimo di inserimento che è una cosa diversa, ma se vengono sulla nostra proposta, noi ci siamo ».
La marcia la fanno quasi tutti per intero (Grillo si ferma solo un attimo in camper a cambiare la camicia e salutare Casaleggio). Prima di arrivare ad Assisi, si specchia dentro la vetrina di un’agenzia di viaggi, controlla i capelli e si rituffa nella folla. Lo farà almeno un altro paio di volte da qui alle regionali, ma gli eventi – per ora – sono top secret.
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