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IL REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA È APERTISSIMO: IL SÌ È AVANTI DI 10 PUNTI, MA UN ITALIANO SU TRE SI DICHIARA INDECISO – IL SONDAGGIO DI ALESSANDRA GHISLERI: “SUL PIANO DEGLI ORIENTAMENTI, LA FRATTURA TRA LE FORZE POLITICHE È CHIARA, MA NON ASSOLUTA. IL 78.8% DEGLI ELETTORI DEI PARTITI DI MAGGIORANZA SI DICE PRONTO A CONFERMARE LA RIFORMA, MENTRE TRA LE OPPOSIZIONI IL 60,8% VOTEREBBE PER IL "NO". TUTTAVIA, IL 17,7% DEGLI ELETTORI DI OPPOSIZIONE SOSTIENE LA PROPOSTA DEL GOVERNO: UN DATO CHE SEGNALA COME IL TEMA NON SIA IMPERMEABILE AI CONFINI TRA SCHIERAMENTI…”
Estratto dell’articolo di Alessandra Ghisleri per "la Stampa"
Ad oggi, i sondaggi indicano che la maggioranza degli italiani si dichiara favorevole alla riforma della giustizia che introduce la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. Secondo l'ultima rilevazione condotta da Only Numbers, il fronte del "Sì" (38,9%) supera ampiamente quello del "No" (28,9%) di dieci punti percentuali.
Se ci si concede un semplice esercizio aritmetico, limitando l'analisi ai soli voti validi in un'ipotetica proiezione elettorale, il divario apparirebbe ancora più marcato: 57,0% contro 43,0%.
gli italiani e il referendum sulla giustizia sondaggio only numbers (1)
Un margine significativo, ma costruito sul terreno ancora fragile dell'astensione.
Perché, pur essendo un referendum confermativo e dunque privo di quorum, la vera sfida per entrambi gli schieramenti resta quella di trasformare la partecipazione in legittimazione politica, dando senso e peso al voto.
Sul piano degli orientamenti, la frattura tra le forze politiche è chiara, ma non assoluta. Il 78.8% degli elettori dei partiti di maggioranza si dice pronto a confermare la riforma, mentre tra le opposizioni il 60,8% voterebbe per il "No".
gli italiani e il referendum sulla giustizia sondaggio only numbers
Tuttavia, il 17,7% degli elettori di opposizione sostiene la proposta del governo: un dato che segnala come il tema, pur già connotato politicamente, non sia del tutto impermeabile ai confini tra schieramenti.
Il 48,0% dei cittadini intervistati afferma di sentirsi informato sui contenuti della riforma, mentre il 52,0% ammette di non conoscerne i dettagli. È un elemento rilevante, perché lascia intendere che la battaglia referendaria si giocherà più sulle narrazioni che sui contenuti.
Il dibattito pubblico rischia quindi di polarizzarsi su slogan contrapposti - "una giustizia più giusta" da un lato, "un attacco all'indipendenza dei magistrati" dall'altro - più che su una reale comprensione della portata istituzionale della riforma.
GIORGIA MELONI - CARLO NORDIO - ILLUSTRAZIONE - IL FATTO QUOTIDIANO
In questo quadro, il voto potrebbe assumere un valore politico più ampio, fino a trasformarsi in un voto contro Giorgia Meloni e il suo governo. Infatti, già oggi lo scontro si sta caricando di valenze politiche e simboliche.
[…] Secondo il sondaggio Only Numbers, quasi un italiano su due (48,7%) ritiene che Giorgia Meloni non dovrebbe dimettersi in caso di bocciatura del referendum. Una posizione condivisa dall'86,9% degli elettori dei partiti di maggioranza. Al contrario, il 62,3% degli elettori delle opposizioni ritiene che, in caso di vittoria del "No", il Presidente del Consiglio dovrebbe fare un passo indietro.
gli italiani e il referendum sulla giustizia sondaggio only numbers (3)
Al cuore della questione c'è la percezione del conflitto istituzionale in corso. Il 45,3% dei cittadini ritiene che lo scontro tra Governo e Magistratura sia pericoloso per la democrazia. Un timore condiviso anche da poco più di 1 elettore su 4 dei partiti di maggioranza, con dati particolarmente significativi tra i sostenitori di Forza Italia che si dividono quasi equamente sui due fronti (42,8% vs 45,3%).
È un paradosso interessante: proprio per il partito di Silvio Berlusconi, che per vent'anni ha fatto della "questione giustizia" una bandiera identitaria, emergono oggi le maggiori perplessità sui toni dello scontro. Nel fronte delle opposizioni, le posizioni restano articolate, con minoranze favorevoli alla riforma.
gli italiani e il referendum sulla giustizia sondaggio only numbers (2)
Forse anche per questo - e per i risultati che emergono via via dai sondaggi - la campagna si sta accendendo su toni prettamente politici, più che di merito. Un orientamento confermato da un dato chiave: poco più di un italiano su due non si sente realmente informato sul tema.
[…] Dietro ai numeri si muovono identità, simboli e paure antiche, la giustizia torna a essere terreno di scontro e di definizione del potere, tra garanzie e consensi, tra indipendenza e controllo. Ancora una volta, come spesso accade in Italia, il vero verdetto potrebbe dipendere non tanto da chi ha ragione nel merito, ma da chi saprà raccontare meglio la propria verità.
carlo nordio - approvazione del ddl separazione delle carriere dei magistrati - foto lapresse
carlo nordio - approvazione del ddl separazione delle carriere dei magistrati - foto lapresse
ALFREDO MANTOVANO. - GIORGIA MELONI - CARLO NORDIO - MATTEO PIANTEDOSI - FOTO LAPRESSE
mantovano meloni nordio piantedosi
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