DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Marina de Ghantuz Cubbe per “la Repubblica - Edizione Roma”
Il primo sondaggio che fotografa la corsa alle regionali ora che i candidati sono tutti in campo, mostra numeri alla mano la disfatta del centrosinistra contro il centrodestra: la rivelazione di Izi realizzata per Repubblica, dà come vincente Francesco Rocca seguito dal dem Alessio D'Amato. In terza posizione il volto televisivo e ambientalista scelto dal M5s, Donatella Bianchi. Se è chiaro che le divisioni all'interno del campo di centrosinistra non pagano, è vero anche che la coalizione di centrodestra perde punti rispetto alle elezioni politiche del 25 settembre.
La distanza che separa l'assessore alla Sanità dall'ex presidente della Croce Rossa è comunque ampia: quasi 8 punti percentuali ( 7,8) con Rocca che ottiene il 42,6% dei consensi mentre D'Amato raggiunge il 34,8%. Bianchi si ferma al 18,3% dunque lontanissima sia dal vincitore ( 24,3 punti di distanza), sia dal candidato del Pd ( il 16,5% delle preferenze in meno).
« Continua il suicidio dell'opposizione, centrosinistra e M5s, che si consegnano alla destra anche in Regione Lazio, così come avvenuto alle elezioni politiche e in Parlamento » , commenta Giacomo Spaini, amministratore delegato di Izi Spa. «La mancata alleanza tra centrosinistra e M5S letteralmente regala la vittoria agli avversari e quindi al candidato della coalizione di centrodestra Francesco Rocca - prosegue Spaini - Senza un'alleanza nell'area di centrosinistra, la coalizione di centrodestra vincerebbe con qualsiasi altro candidato o candidata».
REGIONE LAZIO - SONDAGGIO DEL 29 DICEMBRE 2022
Se il prescelto ex presidente della Croce Rossa sembra dunque destinato a diventare il prossimo presidente della Regione Lazio, dovrà comunque puntare su una campagna elettorale senza imperfezioni.
Lo stesso dovranno fare i partiti che lo sostengono e in particolare Fratelli d'Italia, anche per dimostrare che la scelta del civico è stata quella giusta. Perché il 42,6% dei consensi rimane un risultato tutto da conquistare e non dà quell'ampio margine di sicurezza che, sempre in base a una rilevazione di Izi pubblicata su questo giornale, avrebbe assicurato il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, dato al 50%.
Dall'altra parte della barricata, se il tentativo del presidente dei pentastellati Giuseppe Conte era quello di rosicchiare voti al Pd così come già accaduto alle elezioni politiche, in questo caso la strategia non funziona. Arrivando terza, infatti, Bianchi non entrerebbe nemmeno in consiglio regionale se non presentandosi anche da capolista.
In ogni caso una debacle. Che però permette al M5s di rimanere fedele al suo programma ambientalista e di accreditarsi presso il partito Verde europeo in vista delle prossime elezioni che si terranno nel 2024.
«La candidatura di Bianchi non ha nulla a che fare con le europee», tengono però a precisare da Campo Marzio. Tornando al sondaggio, che è stato realizzato intervistando 1.012 persone tra il 27 e il 28 dicembre e che dunque precede la campagna elettorale, non voterebbe il 30,3% degli elettori. Un dato che se confermato, sarebbe in controtendenza rispetto alle ultime comunali dove a non esprimersi è stato il 60% degli aventi diritto e più in linea con le elezioni del 25 settembre ( 36,6% di astenuti nel Lazio).
A quali partiti finirebbe il malloppo di voti? In primis a Fratelli d'Italia che ottiene il 32,4% e cresce di un punto rispetto alle politiche. Calano invece Lega e Forza Italia: erano rispettivamente al 6 e 6,8% mentre secondo Izi alle regionali del 12 e 13 febbraio si fermeranno al 4 e al 5,7%.
Stabile il Pd con il 18,1 mentre il M5s sale di un paio di punti: dal 14,8 ottenuto alle politiche al 16,5% rilevato dal sondaggio. Veniamo alle coalizioni: i pentastellati potranno contare anche su una lista civica data al 2,8% raggiungendo così il 17,6. Il centrosinistra (Pd, Terzo Polo, Europa Verde, +Europa, Sinistra civica ecologista, Demos e le liste civiche) sale a quota 33,9% mentre il centrodestra si attesta sul 42,7%.
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