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(ANSA) - La Regione Lombardia, parte civile nel processo milanese a carico di Roberto Formigoni e di altre nove persone sul caso Maugeri, ha chiesto, attraverso il suo legale, l'avvocato Domenico Aiello, una provvisionale di risarcimento danni di 5 milioni e 619 mila euro a carico dell'ex governatore lombardo imputato per associazione per delinquere e corruzione. Il legale nel suo intervento ha spiegato che "sul sistema corruttivo" ci sono "riscontri processuali", chiarendo comunque che la sanità lombarda "rimane un'eccellenza".
Secondo il legale della Regione, il dibattimento ha accertato "tre diverse utilità" che sarebbero andate come "prezzo" della presunta corruzione "al pubblico ufficiale", ossia all'ex presidente della Regione Lombardia, per il quale i pm di Milano Laura Pedio e Antonio Pastore nella scorsa udienza hanno chiesto una condanna a 9 anni di carcere. L'avvocato Aiello ha precisato che "non sto chiedendo qua i 61 milioni di euro che dalla Fondazione Maugeri sarebbero andati ai presunti intermediari, né i 9 milioni che dal San Raffaele sarebbero andati sempre agli intermediari, ma come provvisionale immediatamente esecutiva chiediamo 5 milioni e 619mila euro di presunte utilità".
Utilità verso Formigoni che il legale ha diviso in tre generi: i 3,7 milioni di euro per l'utilizzo delle imbarcazioni messe a disposizione dal faccendiere Pierangelo Daccò tra il 2007 e il 2011; 1,3 milioni di maxi-sconto sull'acquisto di una villa in Sardegna che era di Daccò; una terza parte di utilità costituita da soldi "consegnati in contanti a cui si aggiungono 600mila euro per il finanziamento di una campagna elettorale e l'acquisto di biglietti".
Per un totale, appunto, di oltre 5,6 milioni di euro, più basso comunque rispetto ai circa 8 milioni contestati dall'accusa a Formigoni, anche perché il legale della Regione ha escluso dal calcolo "tutti quei benefici che riguardano la promozione per finalità politiche", come il pagamento di cene. Tra l'altro, il legale ha spiegato che se l'amico del 'Celeste', Alberto Perego, anche lui imputato e ritenuto una sorta di 'prestanome' dell'ex Governatore, non dovesse essere ritenuto beneficiario di parte delle utilità "le voci delle imbarcazioni e della villa a carico di Formigoni vanno ridotte del 50%".
L'avvocato della Regione, inoltre, ha chiesto che i giudici riconoscano anche il risarcimenti danni "legato al profitto del reato", che però non ha quantificato (non indicando nemmeno provvisionali). E ha chiesto anche il riconoscimento del "danno all'immagine", oltre che il sequestro conservativo sulle somme già sotto sequestro preventivo "affinché parte di quel denaro sia reintegrato nel servizio pubblico". Il legale, che ha parlato dei riscontri processuali sul "mercimonio corruttivo", ha anche voluto distinguere, però, tra la posizione "del pubblico ufficiale" e quella dei dirigenti della Regione sotto processo, sottolineando che la sanità lombarda comunque "rimane un'eccellenza e io non butto via il bambino con l'acqua sporca".
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