
DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING…
DAGONOTA
Matteo Renzi s’è messo a fare il coatto. Con l’Europa, soprattutto. Ma non solo. In Parlamento denuncia che Bruxelles è “immobile e non si mostra all’altezza delle sfide che l’aspettano”. Mossa poco saggia, visto che proprio la Commissione deve giudicare i numeri della manovra. E la distanza fra le previsioni (ottimistiche) di Padoan ed i numeri della Ue è ampia. Tale da giustificare rimbrotti europei.
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Matteuccio ha saputo che l’Europa non intende fargli vincere la battaglia sulla flessibilità. La storia dei due deficit (il 2% per Bruxelles, il 2,4% per il mercato politico interno) non li convince.
Per di più, su quel 2,4 la Commissione non molla: al massimo può concedere un 2,2%. A condizione, però, che nel frattempo il governo faccia qualche mossa straordinaria per ridurre il debito: ma Renzi ha bloccato ogni privatizzazione. Così avrebbe confidato Padoan nei corridoi dell’ultimo Ecofin a Lussemburgo.
Matteo pensa di continuare a fare lo spaccone con Bruxelles anche durante la missione americana. Anzi, avrebbe in mente di organizzare uno show al termine del pranzo con Obama alla Casa Bianca - lo spaccera' come un privilegio riservato a pochissimi.
E veniamo alla vena coatta interna. Pochi giorni fa, avrebbe detto alla Boschi: vedi Maria Elena, il problema non è la personalizzazione del referendum. Il problema è che se vinco, divento il Blair italiano. E restiamo al potere almeno sei anni. Se, invece, perdiamo tutti mi chiederanno di restare. Mi vogliono inchiodare a Palazzo Chigi depotenziato, un’anatra zoppa. Ma io non sono come Enrico Letta che emigra a Parigi.
Se perdiamo - prosegue il Ducetto di Rignano - io rilancio. Chiedo le elezioni e Mattarella non me le può negare. Mi dicono sempre che non sono legittimato perchè non sono eletto in Parlamento? Bene, andiamo al voto e vediamo se dopo sono legittimato a governare.
E con quale legge? Con l’Italicum, ovviamente. Con buona pace delle promesse di modifica fatte nella direzione Pd. Coatto dentro e fuori i confini.
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