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QUASI AMICI: NARDELLA, RENZI E LA CENSURA
Estratto da “Il Fatto Quotidiano”
La città universale - dario nardella
Scandalo: l’Università Luiss censura Dario Nardella. E vergogna: sulle spoglie del sindaco di Firenze si accaniscono la ministra Roccella e l’ex amicone Renzi. È un’altra giornata grottesca per la politica italiana, una notizia scuote l’opinione pubblica: il 4 aprile Nardella non potrà presentare il suo libro La città universale, la Luiss si è tirata indietro.
Il prezioso volume – dedicato all’amata Firenze, non proprio stretta attualità – è di due anni fa, mentre la sua campagna elettorale per le Europee inizierà a breve: la spiacevole coincidenza fa saltare l’evento. Non per Nardella, che tira in ballo “il clima bruttissimo” nelle università e grida alla censura.
Farebbe già abbastanza ridere così, e invece no. Irrompe la ministra Roccella per ricordare al sindaco che la censura “è una cosa seria”. E quindi si aggiunge Renzi, di cui Nardella era delfino e oggi invece figura tra i nemici più odiati: “Provo imbarazzo per il sindaco di Firenze, è andato oltre il ridicolo”, scrive Matteo, aggiungendo il suo contributo a una discussione già infantile. […]
LUISS IN RETRO SULLO SPOT NARDELLA
Estratto dell’articolo di Fausto Carioti per “Libero Quotidiano”
Ci sono tre domande per Dario Nardella, sindaco di Firenze e analfabeta costituzionale. Ci arriviamo tra poco. Prima occorre spiegare ai lettori cosa è successo. Ieri questo giornale ha raccontato quel che bolliva in pentola alla Luiss, l’università romana di Confindustria.
Per giovedì 4 aprile, nel campus dell’ateneo, era prevista la presentazione del libro di Nardella La città universale. Presentazione per modo di dire: è uscito nel novembre del 2022, le copie che doveva vendere le ha vendute da un pezzo. Il vero oggetto della promozione, infatti, non era il volume: era lui.
Nardella, come sanno anche i sassi, sarà uno dei candidati del Pd alle Europee. Il suo mandato a Palazzo Vecchio finisce a maggio e il mese dopo – elettori ed avversari interni permettendo – sarà un deputato del parlamento di Strasburgo. Accanto a lui, sul palco, era prevista la presenza della sua compagna di partito Michela Di Biase e del fondatore del Pd, Romano Prodi. Quarta invitata, la costituzionalista Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Garante per la Privacy, considerata vicina alla Lega anche se non ha mai fatto politica. […]
In spregio alla tradizione accademica, nessun professore della Luiss avrebbe partecipato al confronto. L’unico presente, Gaetano Quagliariello, ex ministro tornato alla cattedra, avrebbe svolto un’introduzione e lasciato poi il palcoscenico a Nardella & Friends per un dibattito monocolore. Senza esponenti del centrodestra a guastare l’atmosfera conviviale, come prevede il galateo dell’amichettismo luissino.
I tempi sono al passato perché, dopo l’articolo uscito su Libero, l’università ha cancellato l’evento. Nessun comunicato ufficiale: l’appuntamento è semplicemente scomparso ieri mattina dalla home page del sito dell’università, e da lì hanno fatto sapere che è stato spostato a data indefinita, «dopo le elezioni europee». Percepibile l’imbarazzo, e comprensibile.
giovanni lo storto direttore generale della luiss foto di bacco
A parlare è stato Nardella. «Mi ha chiamato il presidente della Luiss Gubitosi, molto dispiaciuto, e mi ha chiesto di annullare l’evento», ha raccontato. «Io sono rimasto sbigottito e dispiaciuto, perché avevamo concordato la presentazione del libro con personalità di varie posizioni politiche. Pensavo che in Italia si potesse fare in un’università un confronto libero su un libro. Evidentemente c’è un clima pesante di discriminazione politica, frutto dell’atteggiamento che questo governo di destra ha verso chiunque la pensi diversamente». […]
In compenso Nardella non ha detto una cosa importante: era stato lui, due mesi fa, quando la sua candidatura era molto probabile, ma ancora lontana dall’ufficialità, a chiedere alla Luiss di organizzargli quella passerella. E il suo amico Luigi Gubitosi gliel’aveva preparata su misura.
Spettava a Nardella, quindi, una volta che la sua presenza nelle liste è diventata certa, tirarsi indietro: non è etico usare il palco di un’università piena di studenti che voteranno nella tua circoscrizione per farti propaganda senza contraddittorio (e ovviamente non è etico che i vertici dell’ateneo te lo concedano). Ma il sindaco di Firenze se ne è guardato bene. Così ai piani alti della Luiss non hanno potuto fare altro che sconfessare lui e se stessi e cancellare in fretta e furia l’evento.
[…] L’analfabeta Nardella studi la Costituzione e ci pensi dieci volte, prima di mostrarsi così allergico al dissenso. Per lui, non per noi: il piagnisteo immotivato rende ridicoli, anche gli occhi degli elettori di sinistra.
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