DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO…
Estratto dell'articolo di Adriana Logroscino per il “Corriere della Sera”
Senatore Carlo Calenda, ci risiamo: Renzi ha annunciato la candidatura alle Europee a Milano con un nuovo soggetto, Il Centro.
«Tanti auguri per il progettino del Centro, qualunque cosa sia, e per la candidatura di Renzi».
Non le sembra un progetto ambizioso?
«Manifesta un’ambizione diversa da quella del Terzo polo. Che era la costituzione di una unione delle forze riformiste, popolari e liberali che si riconoscono nei valori repubblicani per superare scontri improduttivi e ideologici tra destra e sinistra. L’unica direzione che può determinare una svolta in Italia: superare una conflittualità sterile.
Noi rimaniamo su questa linea. L’idea di Renzi evidentemente era un’altra dall’inizio».
E lei non se n’era accorto?
«Era un tentativo da fare. Speravo di rivedere il Renzi del primo periodo del suo governo. Un partito di centro che se vincono i 5 Stelle va con loro, se vince la destra si allea con la destra, non è all’altezza della sua storia di presidente del Consiglio. Dopo di che il suo progetto è legittimo, ma non è il nostro».
divorzio renzi calenda vignetta by rolli il giornalone la stampa
Il rischio, però, con un terzo polo che si dimezza, non è quello dell’irrilevanza?
«Sono convinto del contrario. Gli italiani capiscono sempre di più che non devono farsi prendere in giro da chi propone soluzioni semplici a problemi complessi e poi non riesce a realizzare nulla di quanto promesso. È un percorso lungo. L’unico che abbia un senso, però. Altrimenti perché fare un nuovo partito? Basta accomodarsi in uno esistente».
A lei resta l’opzione del campo largo.
«Il campo largo non esiste. Sono uscito dal Pd quando ha deciso di allearsi con il Movimento 5 Stelle, proprio sulla spinta di Renzi. Non abbiamo voluto mettere la firma sotto provvedimenti disastrosi come quello del bonus del 110%. La più grande spesa regressiva e ingiusta mai fatta. Costerà alla fine 120 miliardi di euro. E consentiva a me, in linea teorica, ovviamente non me ne sono avvalso, di rifarmi casa a spese di operai, impiegati e pensionati. Ecco come governa il M5S: figuriamoci se posso immaginare di governare con loro».
TEMPTATION ISLAND - MEME BY EMILIANO CARLI
E con il Pd guidato da Elly Schlein?
«Con il Pd viceversa si possono fare battaglie comuni su grandi emergenze italiane: Pnrr, sanità e salari. Ma la linea di Schlein su ambiente, Jobs act e spese militari non mi convince per nulla».
matteo renzi e carlo calenda si evitano al meeting di renew europe 2MALEDETTO IL GIORNO CHE T'HO INCONTRATO - RENZI E CALENDA BY MACONDOMEME SU MATTEO RENZI CARLO CALENDA 4matteo renzi e carlo calenda si evitano al meeting di renew europe
(...)
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME…
DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO…
DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI…
FLASH – SUSSURRI E GRIDA! PER IL SUO ULTIMO VIAGGIO UFFICIALE, JOE BIDEN HA SCELTO L’ITALIA: DAL 9…
DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO -…