“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
Enrico Paoli per Libero Quotidiano
Per il centenario della Grande Guerra, la Prima guerra mondiale per coloro che hanno poca confidenza con la Storia, la Rai si è limitata a macchiare i palinsesti con pillole di documentari e filmati. Quanto basta per auto assolversi.
Ma per celebrare i cento anni dalla rivoluzione Russa, anzi la rivoluzione d' Ottobre, Viale Mazzini ha pensato bene di fare le cose in grande, ricorrendo alle firme del quotidiano La Repubblica per spiegare agli italiani cosa è successo cento anni fa. Perché quella è tutt' altra un' altra storia.
simona ercolani fabrizio rondolino
E così da martedì 19 settembre Ezio Mauro, ex direttore del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari (vuoi vedere che nel programma c' è pure lui...), su Rai Storia condurrà Cronache di una Rivoluzione. Si tratta di otto puntate, realizzata dal produttore creativo della «Stand by me» Simona Ercolani, ovvero la «regista» delle «Leopolde» di Matteo Renzi, nel corso delle quali Ezio Mauro dipanerà il racconto di «uno dei più significativi avvenimenti del '900» che «portarono alla fine dell' impero russo e alla presa del potere da parte dei rivoluzionari». Tutti argomenti che il giornalista ha già affrontato quest' estate con una serie di articoli pubblicati proprio sul quotidiano fondato da Scalfari.
Di solito per rendere credibile tutto questo si affida il programma a qualcuno che abbia una certa autorevolezza, tipo uno storico, un esperto. No, in Rai, l' unico riferimento intellettuale è Repubblica e, più in generale, il gruppo l' Espresso. Perché se non basta l' ammiraglia si pesca pure nel settimanale. Sarà un caso ma nei palinsesti della tv pubblica spiccano nomi come Concita De Gregorio, Corrado Augias, Tommaso Cerno, direttore de L' Espresso, l' onnipresente e onnisciente Marco Damilano, ai quali ora si aggiunge Ezio Mauro.
Certo non tutte le esperienze sono state positive. Massimo Giannini, editorialista del quotidiano diretto da Mario Calabresi, ha ballato solo due stagioni alla guida di Ballarò, lasciatogli in dote da Giovanni Floris passato a La7. E come non ricordare l' esperienza non proprio edificante di Francesco Merlo, firma di punta del giornale scalfariano, al fianco di Carlo Verdelli. Insieme avrebbero dovuto riformare il sistema dell' informazione. Invece non hanno riformato nulla e sono passati da viale Mazzini come meteore. Costose ma pur sempre meteore.
E anche in passato la liason fra Rai e Repubblica è sempre stata forte. Stefano Marroni, attuale vice direttore del Tg2, ha fatto quel percorso. Dal 1985 al 2002 è stato uno degli inviati di punta del politico di Scalfari. L' ex marito di Bianca Berlinguer, grande professionista, ha lavorato anche a RaiTre per il programma Chi l' ha visto? e al rilancio dei programmi di musica colta, come Sostiene Bollani.
E siccome la Rai non è solo Tv, ma anche Radio il secondo canale dell' etere ha deciso d' ingaggiare Gino Castaldo, storico critico musicale del quotidiano romano, per affiancare Ema Stokholma alla conduzione di Back2Back. Insieme accompagneranno gli ascoltatori in un viaggio musicale tra nuove tendenze, grandi classici e racconti dal mondo dello spettacolo. E come lo sanno fare quelli di Repubblica...
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