DAGOREPORT - NON TUTTO IL TRUMP VIENE PER NUOCERE: L’APPROCCIO MUSCOLARE DEL TYCOON IN POLITICA…
- BORSA: RIMBALZO WALL STREET NON BASTA, MILANO CEDE LO 0,52%
(ANSA) - Un buon avvio di mattinata e il rimbalzo di Wall Street non hanno impedito alla Borsa di Milano, e alle altre piazze europee, di chiudere la settimana in negativo. Il Ftse Mib (-0,52%) non cede quanto Madrid (-1,18%), ma è comunque più debole rispetto a Parigi (-0,2%), Londra (-0,16%) e Francoforte (-0,13%), appesantita anche dal riallargarsi dello spread tra Btp decennali e Bund che arriva a toccare quota 307 con un rendimento del 3,57%, mentre sono nuove schermaglie tra Governo e Bruxelles.
A Piazza Affari hanno sofferto Tim (-2,39%), Fineco (-1,89%), Ubi (-1,5%), Enel (-1,34%), Campari (-1,31%) e Moncler (-1,15%). E' stata invece la giornata del recupero per Carige (+6,52%% in chiusura ma con punte del +13%) dopo che il management ha aperto ad aggregazioni, e sull'ipotesi di un bond per allinearsi ai requisiti chiesti dalla Bce. In positivo anche Astaldi (+5,04%) e Creval (+3,3%).
- SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN LIEVE RIALZO A 307,5 PUNTI BASE
(ANSA) Lo spread tra Btp e Bund chiude in lieve rialzo a 307 punti base, dai 304 della chiusura di ieri. Il rendimento del decennale italiano è al 3,57%.
- MANOVRA: JUNCKER, L'ITALIA NON RISPETTA LA PAROLA DATA
(ANSA) - "L'Italia non rispetta la parola data": lo dice il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker parlando della manovra italiana in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano Le Monde. Quindi un nuovo appello alle autorità italiane affinché "rispettino le regole per non mettere in pericolo la solidarietà europea".
- JUNCKER ALL'ITALIA, BASTA DESCRIVERCI COME MOSTRI
(ANSA) - "Non ho nulla contro l'Italia, tutto il contrario: la amo. Che si smetta di descriverci come dei mostri freddi, rinchiusi in un bunker, insensibili all'appello dei popoli": Jean-Claude Juncker risponde così a Le Monde alla domanda se l'esecutivo Ue volesse impedire di mettere in atto la manovra italiana che promette di combattere la povertà. Le autorità italiane, spiega Juncker, "sono libere nelle loro scelte, nel reddito minimo o nella fiscalità delle aziende. Devono tuttavia rispettare le regole per non mettere in pericolo la solidarietà europea".
- MERKEL, 'NON MI IMMISCHIO IN COLLOQUI ROMA-BRUXELLES'
(ANSA) - "Oggi si è espresso Jean Claude Juncker. I colloqui sono in corso, io non voglio immischiarmi dalla Germania in questo confronto". Lo ha detto Angela Merkel, a Berlino, rispondendo a una domanda sulla manovra italiana, nel corso di una conferenza stampa bilaterale col premier sloveno.
- MANOVRA: M5S A JUNCKER, UE NON SIA RAPPRESENTATA DA LUI
(ANSA) - "Ormai è chiaro a tutti che i signori della Commissione europea stiano cercando ogni pretesto per creare uno scontro istituzionale col Governo italiano, al fine di alimentare tensione sui mercati e giustificare una presa di posizione prevenuta nei confronti della manovra del popolo. Sulle dichiarazioni del Presidente Juncker abbiamo poco da dire perché si commentano da sole. Dispiace che un'istituzione che rappresenta più di 500 milioni di cittadini europei sia rappresentata così indegnamente da certi personaggi. Il fatto che non conoscano nemmeno le regole che dovrebbero far rispettare, fa capire in che mani sia finito il Governo dell'Unione". Ad affermarlo sono i deputati della Commissione Bilancio della Camera del M5S.
"È bene ricordare - proseguono i pentastellati - come non esista alcuna regola che stabilisca quanto affermato da Juncker. Il livello dell'indebitamento di cui parla è quello del 60% in rapporto al Pil, che non è rispettato né dall'Italia né tantomeno dalla Francia, così come da moltissimi altri Paesi membri. Per quanto riguarda il deficit, è opportuno ricordare come dal 2012 ad oggi l'Italia stia rispettando il vincolo di Maastricht del 3%, e lo abbia fatto attuando folli politiche di austerità che, come sottolineato dallo stesso ex Vice-Presidente della Bce Vitor Constancio, hanno danneggiato gravemente la nostra economia. Altri Paesi questo vincolo lo hanno sistematicamente sforato. Dal 2008 al 2017 la Francia è sempre andata oltre il 3%, e dal 2009 difatti si ritrova in procedura d'infrazione per deficit eccessivo.
Procedura dalla quale doveva uscire nel 2013 ma che è stata prorogata, proprio sotto la sua presidenza. È grave che un uomo che rappresenta una delle istituzioni più importanti menta in questo modo. Ne va della credibilità dell'Unione stessa. La Spagna è andata oltre il 3% sino a quest'anno. Altri Paesi, come il Portogallo, lo hanno sempre sforato sin dalla sua istituzione nel 1992, eccetto che in due occasioni. Di quali regole parla il signor Juncker? Forse di regole che non esistono. Prima di dire che l'Italia non rispetta le regole comunitarie è meglio che qualcuno lo informi su quali siano le regole, onde evitare figuracce. Porti rispetto all'Italia e al suo popolo, quale Paese che ha contribuito a fondare l'Unione che lui ha l'onere di rappresentare", concludono i deputati.
- SALVINI, JUNCKER? UN BEL TACER NON FU MAI SCRITTO
(ANSA) - "Juncker? Un bel tacer non fu mai scritto. Pensi al suo paradiso fiscale Lussemburgo e la smetta di insultare gli Italiani e il loro legittimo governo". Lo dice il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini replicando alle dichiarazioni del presidente della Commissione europea.
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