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Estratto dell’articolo di Francesco Malfetano per “Il Messaggero”
GIORGIA MELONI E ursula von der leyen A ROMA 1
Sul Pnrr, ufficialmente, l'Italia «non vede rischi». Parola di Giorgia Meloni: la tranche da 19 miliardi di euro attesa da Bruxelles non subirà ritardi particolari. Eppure, quella che si sta consumando sul dossier, è una vera e propria corsa contro il tempo.
Non solo perché su 13 obiettivi da centrare entro la fine di marzo ne sono stati completati solo cinque («Ma ne chiuderemo 6 o 7 nei prossimi giorni» garantiscono fonti informate nell'esecutivo), quanto sui 55 obiettivi del 2022. Tra quelli già inoltrati dall'esecutivo alla Commissione Ue per la valutazione, ce ne sarebbero infatti alcuni senza carte in regola.
[…] Le tematiche sono disparate e vanno dalla cybersicurezza nazionale alle concessioni portuali, fino alla piantumazione di alberi nelle città italiane e ai finanziamenti per il teleriscaldamento.
[…] Ciò che è certo è che la terza tranche dei fondi del Pnrr, ad una manciata di giorni dalla scadenza informale del 31 marzo, è ancora sotto la lente d'ingrandimento. Al punto che non si esclude che il termine per le verifiche venga spostato ancora, magari alla fine di maggio, quando però mancherebbe solo un mese alla quarta rata da 16 miliardi di euro prevista per fine giugno.
Criticità, queste relative al 2022, che il governo Meloni imputa agli esecutivi precedenti e alle strutture tecniche già esistenti. Tant'è che, sottolinea a più riprese chi segue da vicino la vicenda, «stiamo trovando soluzioni ai disastri altrui».
ursula von der leyen consegna a mario draghi la pagella di bruxelles al recovery plan italiano 1
[…] L'idea sarebbe infatti commissariare il Formez, l'associazione in house del Dipartimento della Funzione pubblica (Dfp) che ha il compito di formare, reclutare e ammodernare la Pa, i cui vertici di norma scadrebbero nel 2024. «Ma troppi remano contro» è la sintesi di un rappresentante del governo, convinto che bisogna imprimere un'accelerazione subito. Non solo sui progetti in scadenza quest'anno, ma guardando già al 2026. Specie perché i capitoli di spesa a lungo termine «spesso composti solo da titoli e non hanno al loro interno dei progetti». Scatole vuote, insomma, che andrebbero riempite al più presto.
giorgia meloni ursula von der leyen 3
Come se non bastasse va intanto va consumandosi un braccio di ferro tra l'esecutivo e gli enti locali. In un documento consegnato in Senato, l'Anci, l'Associazione dei Comuni, ha accusato il governo di voler commissariare le opere di loro competenza nonostante i ritardi accumulati dipendano dai ministeri e non dai municipi. [...]
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