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1 - FORMIGONI A LE IENE: "IL MIO VITALIZIO? UNA VITTORIA DEL DIRITTO, NESSUNO DEVE MORIRE PER STENTI"
Da www.today.it
"Come scatarrare sui cittadini onesti", così l'ex ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina ha definito giorni fa la restituzione del vitalizio a Roberto Formigoni, condannato per corruzione a 5 anni e 10 mesi e attualmente ai domiciliari.
"A me il nome Azzolina fa venire in mente i banchi a rotelle che ho visto accatastati in molte scuole" ha risposto l'ex presidente della Regione Lombardia in un'intervista esclusiva a Le Iene, in onda questa sera, martedì 1 giugno, in prima serata su Italia 1.
Giulia Innocenzi lo ha intervistato nell'appartamento di Milano in cui sta scontando la pena. "Ho la possibilità di uscire due ore al giorno, per il resto devo stare in casa" spiega, ricordando i 5 mesi trascorsi in carcere: "Avevo una cella che dividevo con altri tre detenuti. Sono stato trattato con grandissimo rispetto, era presente uno di loro condannato per omicidio, mi disse 'noi tutti i giorni laviamo, puliamo.
Tu non farai nulla di tutto questo, abbiamo deciso, tu hai fatto tanto bene ai cittadini, vogliamo darti questo segno di riconoscenza'. Non ho potuto fare nulla, addirittura non volevano che apparecchiassi la tavola".
lucia azzolina nel suo vecchio ufficio
Il vitalizio a Formigoni: essere condannati in via definitiva non basta più per lo stop?
Formigoni ha vinto il ricorso per riottenere il vitalizio - o meglio "pensione", come la definisce più volte nel corso dell'intervista - scatenando una polemica che ancora fatica a placarsi: "Ricevo attorno ai 2000 euro al mese. O quello oppure non ho niente. Tenga conto che mi è stato sequestrato tutto". Prima della condanna ne riceveva due, uno dalla Regione Lombardia e l'altro dal Senato, per un totale di 10 mila euro.
"Dal momento della condanna la Corte Dei Conti mi ha sequestrato integralmente il vitalizio di Regione Lombardia" fa sapere Formigoni, che dopo essersi visto togliere anche quello del Senato ha fatto subito ricorso: "La commissione di garanzia mi ha dato pienamente ragione, ha stabilito quindi che la sentenza Grasso non stava né in cielo né in terra - continua - In termini di diritto ha riconosciuto il mio diritto a non morire di stenti".
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Soldi che gli spettano, spiega ancora: "Avendo lavorato nelle Istituzioni per 34 anni ho maturato la pensione. Voglio vivere con i soldi miei. La legge italiana stabilisce con chiarezza che la pensione non può essere sequestrata, se non nella misura massima del 20% a nessuno, tranne a chi si è macchiato di delitti di mafia, di terrorismo o ha evaso - prosegue Roberto Formigoni - I soldi sono i miei! Non sono dello Stato, i soldi sono la rinuncia a una parte dell'emolumento che io ho fatto per 16 anni, mese per mese".
A proposito dei 47 milioni che deve risarcire dice: "Se mi lasciassero lavorare potrei trovare un lavoro significativo e potrei magari fare quello che devo. Sono stato aiutato in questi mesi dagli amici che mi hanno permesso di sopravvivere". E infine, sempre sul vitalizio che tanto fa discutere: "E' una vittoria del diritto. Il diritto che dice che in Italia nessuno deve morire per stenti".
2 - INTERVISTA ESCLUSIVA A ROBERTO FORMIGONI
Anticipazione da “Le Iene”
Giulia Innocenzi intervista in esclusiva l’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, nell’appartamento a Milano dove attualmente sta scontando i domiciliari. Il servizio in onda a “Le Iene” stasera, martedì 1° giugno, in prima serata su Italia 1.
Innocenzi: Allora Formigoni, perché ha fatto il ricorso per riottenere il vitalizio? Si trova ancora agli arresti domiciliari?
Formigoni: Mi trovo agli arresti domiciliari, ho la possibilità di uscire due ore al giorno, per il resto devo stare in casa.
Innocenzi: La sua condanna per corruzione è di 5 anni e 10 mesi giusto?
Formigoni: Esattamente.
Innocenzi: E in carcere quanto è stato?
Formigoni: 5 mesi, benché avessi superato i 70 anni, e quindi sono stato in carcere grazie alla Legge “spazza corrotti”, voluta dai 5 Stelle che pochi mesi dopo fu dichiarata incostituzionale.
Innocenzi: Ha il dente avvelenato coi 5 Stelle?
Formigoni: Ma no poveretti! Non ne hanno vinta una, gli è rimasta soltanto la battaglia contro Formigoni, ma mi sembra che stiano perdendo anche quella.
Innocenzi: In carcere è stata dura immagino, 5 mesi.
Formigoni: Guardi, l’ho accettata. Grazie all’educazione cristiana che ho ricevuto, avevo una cella che dividevo con altri tre detenuti.
Innocenzi: Quindi non aveva una cella lusso?
Formigoni: No.
Innocenzi: Da ex Senatore?
Formigoni: No, sono stato trattato con grandissimo rispetto, era presente uno di loro condannato per omicidio, mi disse “noi tutti i giorni laviamo, puliamo. Tu non farai nulla di tutto questo, abbiamo deciso, tu hai fatto tanto bene ai cittadini, vogliamo darti questo segno di riconoscenza”.
Innocenzi: E lei ha accettato il trattamento privilegiato?
Formigoni: Non ho potuto fare nulla, addirittura non volevano che apparecchiassi la tavola.
Innocenzi: Oggi quali altri redditi percepisce lei?
Formigoni: Da quando la commissione contenziosa del Senato ha stabilito che doveva essermi restituita questa pensione, ricevo attorno ai 2000 euro al mese.
Innocenzi: Quindi lei o ha il vitalizio della sua vita politica oppure non ha niente?
Formigoni: Esattamente, oppure non ho niente. Tenga anche conto che mi è stato sequestrato tutto.
Innocenzi: Perchè lei è stato condannato per corruzione a risarcire 47 milioni di euro.
Formigoni: Sì, uno strano calcolo ma anche qui ho accettato cristianamente.
Innocenzi: Ok ma 47 milioni quando li restituisce?
Formigoni: Se mi lasciassero lavorare potrei trovare un lavoro significativo e potrei magari fare quello che devo. Sono stato aiutato in questi mesi dagli amici che mi hanno permesso di sopravvivere.
Innocenzi: Allora è un indigente fortunato rispetto ad altri!
Formigoni: Forse qualcuno sperava che gli amici mi abbandonassero.
Innocenzi: Allora, facciamo un po’ di chiarezza sulle cifre. Lei prima della condanna percepiva due vitalizi, giusto?
Formigoni: Del Senato e della Regione.
Innocenzi: Per un totale di 10 mila euro al mese. Questo prima che venisse condannato.
Formigoni: Esattamente. Dal momento della condanna la Corte Dei Conti mi ha sequestrato integralmente il vitalizio di Regione Lombardia.
Innocenzi: E il Senato le toglie l’altro vitalizio in quanto condannato.
Formigoni: Esatto, e io ho fatto immediatamente ricorso. La commissione di garanzia mi ha dato pienamente ragione, ha stabilito quindi che la sentenza Grasso non stava né in cielo né in terra.
Innocenzi: Ma la decisione è politica.
Formigoni: La commissione del Senato in termini di diritto ha riconosciuto il mio diritto a non morire di stenti.
Innocenzi: Paola Taverna ha detto che potrebbe richiedere il reddito di cittadinanza se ha questi problemi economici.
Formigoni: No perché avendo lavorato nelle Istituzioni per 34 anni ho maturato la pensione.
Innocenzi: Eh ma se è un vitalizio, allora il vitalizio ai condannati non si dà?
pietro grasso al senato con la mascherina
Formigoni: Abbiamo già spiegato che si tratta di pensione quindi avendo maturato la pensione, io voglio vivere con i soldi miei.
Innocenzi: È che diciamo, nell’idea dei 5 stelle, la politica sarebbe dovuta essere una parentesi nella vita di un lavoratore. Il suo caso invece è diverso perché lei ha sempre lavorato in politica.
Formigoni: Esattamente, io ho sempre lavorato per 34 anni di politica.
Innocenzi: Nei suoi 34 anni di onorata carriera non è riuscito a mettersi niente da parte?
Formigoni: Le ripeto, mi hanno sequestrato tutto.
Innocenzi: Questa casa non è di proprietà?
Formigoni: Questa casa non è mia, questa casa mi è stata prestata da un amico per un qualche tempo, perché tra poco avrà bisogno lui stesso.
Innocenzi: La delibera Grasso parla di un principio condivisibile. Se la disciplina e l’onore non ci sono più e per un condannato per corruzione in via definitiva possiamo dire che non c’è, non ci deve più essere il vitalizio?
Formigoni: Per le colpe che il tribunale ha ritenuto di vedere in me, mi ha attribuito una pena. 5 anni e 10 mesi, che sto scontando, con disciplina e onore, nel pieno rispetto di quello che mi è stato detto.
Innocenzi: Però era una condanna per corruzione.
Formigoni: Perché il signor Grasso vuole aggiungere una pena aggiuntiva? Non gli è lecito. Questa sentenza che invece è a mio favore, i 5 Stelle la vogliono abbattere, questo è il loro giustizialismo, sono dei forcaioli!
Innocenzi: Quindi anche se ha tradito il suo mandato nei confronti dei cittadini, dice “questi soldi mi aspettano comunque”.
Formigoni: La legge italiana stabilisce con chiarezza che la pensione non può essere sequestrata, se non nella misura massima del 20% a nessuno, tranne a chi si è macchiato di delitti di mafia, di terrorismo o ha evaso.
Innocenzi: Però è un po’ un paradosso che chi è condannato per corruzione poi venga “premiato” con i soldi dei cittadini.
Formigoni: Ma come premiato? I soldi sono i miei.
Innocenzi: Per il vitalizio.
Formigoni: I soldi sono i miei! No, non sono dello Stato, i soldi sono la rinuncia a una parte dell’emolumento che io ho fatto per 16 anni, mese per mese.
Innocenzi: Lei si può immaginare un italiano che si vede le sue foto delle vacanze in barca, mentre faceva i tuffi che sono quelle vacanze per cui poi è stato condannato.
Formigoni: Ha detto giusto.
Innocenzi: Ecco.
Formigoni: Sono stato condannato per delle vacanze, la ringrazio.
Innocenzi: Vacanze, emolumenti vari insomma, ma io con i miei soldi delle mie tasse devo dare il vitalizio a Formigoni?
Formigoni: Ma non mi paga con i suoi soldi, mi perdoni, se insisto nel dire che 60 milioni di italiani non tirano fuori 1 centesimo da dare a Formigoni. Sono tutti risparmi messi via da me…
Innocenzi: La Azzolina ha definito il suo vitalizio una “scatarrata” sui cittadini.
Formigoni: A me il nome Azzolina fa venire in mente i banchi a rotelle che ho visto accatastati in molte scuole.
Innocenzi: Ma non ci deve essere anche un’etica diversa che giudica i politici? Lei non è stato un lavoratore qualunque, lei è stato un rappresentante di noi cittadini.
Formigoni: Da un punto di vista del lavoro ho lavorato come un matto, Le assicuro, i lombardi lo sanno, mi vedevano arrivare alle otto e mezza nel mio ufficio e fino alle 10, 10:30 di sera il trentesimo piano del Pirellone era con la luce accesa.
Innocenzi: Purtroppo per lei però oggi quello che noi ci ricordiamo è la condanna, no?
Formigoni: Ma le assicuro che molti cittadini ricordano invece quello che ho fatto. Se lei potesse fare un giro con me vedrebbe quante persone mi salutano, quante persone vengono a stringermi la mano, quante persone vengono a dirmi “grazie Formigoni”.
Innocenzi: Quindi non le dicono che è una “scatarrata” sui cittadini?
Formigoni: No, no… Una volta mi è capitato.
Innocenzi: Solo una volta?
Formigoni: Uno che passava lì in bicicletta mi ha detto “pirla!”, e vabbè, l’ho accettato, guardi non gli ho neanche risposto… io che pure sono un tipo sanguigno.
Innocenzi: Lei oggi è diventato il simbolo della peggiore casta.
Formigoni: Io vedo che c’è un’insistenza straordinaria nei confronti di Formigoni, sono i 5 stelle che la portano avanti.
Innocenzi: Lei come considera la sua vittoria per riottenere il vitalizio?
Formigoni: Una vittoria del diritto. Il diritto che dice che in Italia nessuno deve morire per stenti.
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