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Laura Serloni per “la Repubblica”..
A New York è una guerra, a Roma la battaglia è pressoché quotidiana: l’emergenza topi in questi ultimi giorni è diventata da codice rosso. Sono cresciuti del 45% gli sos dei romani per gli interventi di derattizzazione, almeno secondo i dati dell’Anticimex, una delle aziende leader del settore.
Più topi che abitanti. Un fenomeno di dimensioni impressionanti. Non c’è un dato scientifico che testimoni quanti siano i ratti in città, ma secondo alcune ricerche sarebbero in un rapporto di 2 a 1 cioè il doppio della popolazione residente. Che facendo due calcoli si tratta di oltre 6 milioni di topi.
Se nella Grande Mela — appena un anno fa — il sindaco Di Blasio ha stanziato 611mila dollari e messo in campo una task force di 45 ispettori per combattere l’invasione di topi a Manhattan nelle zone di West Harlem, Chinatown, Lower East Side e il South Bronx; nella capitale la battaglia è “face to face” con il fai da te dei cittadini e dei commercianti che, sempre più spesso, si vedono entrare in casa o nei negozi dei grossi ratti.
«Sono tre le tipologie — spiega Valeria Paradiso, responsabile operativa dell’ufficio tecnico e smart project manager Italia di Anticimex — presenti a Roma: il topo domestico, i ratti delle fogne (i più presenti) e il ratto nero delle vegetazioni».
E aggiunge: «Con l’abbassarsi delle temperature, aumenta il fenomeno di migrazione verso i centri urbani. In più, se non c’è una corretta gestione dei rifiuti urbani, i roditori — che sono dei commensali dell’uomo — si avvicinano alla città»
L‘emergenza topi è al centro della denuncia di Assotutela che ha girato un video assieme ad alcuni operatori dell’Ama che documenta «una vera e propria invasione di topi, a dozzine nei secchioni davanti Castel Sant’Angelo, nei pressi di San Pietro». Oltre il danno d’immagine per la città, l’associazione sottolinea il rischio di contrarre malattie e infezioni.
Il dato del +45% di interventi di derattizzazione fotografa la gravità del fenomeno, ma se si analizzano i dati in profondità si evince che circa il 10% delle operazioni sono state effettuate da nuovi clienti (+133% nuove richieste rispetto al 2014). E, soprattutto, nel 2015 è stato registrato un aumento dei servizi di controllo e monitoraggio roditori che prevedono l’ausilio delle nuove tecnologie e apparecchiature di ultima generazione.
«Roma — sottolinea Elisabetta Lamberti, responsabile ufficio tecnico e quality&environmental manager di Anticimex Italia — da sempre costretta a lottare con il problema di topi e ratti ultimamente sta registrando sempre più frequenti casi di avvistamenti per le vie del centro urbano.
Per ottenere risultati efficaci oggi si può ricorrere a soluzioni tecnologiche e che rispettano l’ambiente e gli animali no target. Non più prodotti pericolosi ed invasivi, ma trappole interattive e alimentate da pannelli solari, capaci di avvertirci delle catture in tempo reale con un sms o un’email».
Addio esche a base di formaggio, i nuovi sistemi di cattura sono green. L’ultima tecnologia è con dispositivi che si posizionano nella rete fognaria e che uccidono i roditori all’istante.
Un metodo al passo con i tempi che pesa però sulle tasche dei romani perchè il sistema di raccolta rifiuti e la pulizia delle strade sono sempre più terreno fertile per tutte le specie di roditori.
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