DAGOREPORT – UN "BISCIONE", TANTE SERPI! GLI AVVERSARI DI BIANCA BERLINGUER A MEDIASET LAVORANO PER…
Emilio Randacio per “la Repubblica”
Dal primo pomeriggio fino a sera. A ripercorrere flussi di denaro, versamenti in contanti, bonifici bancari. Per la terza volta in nemmeno un mese, Giuseppe Spinelli — il ragioniere custode dei conti personali di Silvio Berlusconi — , è costretto a sedersi davanti ai pubblici ministeri milanesi per ricostruire quanto contante ha versato nell’ultimo anno e mezzo alle venti ospiti del Bunga bunga, finite oggi indagate insieme allo stesso ex Cavaliere, nell’inchiesta Ruby ter . Corruzione in atti giudiziari l’ipotesi accusatoria.
Cinque, a volte dieci, con punte di quindici mila euro in contanti una tantum , quello che è stato garantito da Arcore. Ma anche appartamenti e lussuose ville in comodato gratuito per vent’anni, il «prezzo» per i pubblici ministeri Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, del silenzio da tenere durante i processi sulle “cene eleganti” organizzate fino al 2010 dall’allora presidente del Consiglio.
Giuseppe Spinelli contabile di fiducia di Silvio Berlusconi article
È stato un vero e proprio tour de force quello che ha impegnato negli ultimi giorni i magistrati milanesi, per fare chiarezza sulle modalità di pagamento di quel denaro. Ieri Spinelli, la scorsa settimana i genitori di Luca Risso, l’ex fidanzato della giovane marocchina al centro dello scandalo. Con quali soldi la famiglia Risso ha comprato una attività commerciale sulla costa messicana a due passi dal mare dei Caraibi?
ruby da signorini Ruby con il fidanzato Luca Risso
Questo l’interrogativo da chiarire. E in procura sono sfilati anche un’agente immobiliare che ha dovuto spiegare sotto giuramento il metodo di pagamento di una casa acquistata a Genova e riconducibile — secondo l’accusa — , sempre a Ruby El Marough. Due giorni fa, in procura, ancora un’amica della ventunenne di origini marocchine, chiamata invece a spiegare l’origine dell’inconsueta disponibilità di contanti dell’amica, apparentemente senza una professione ufficiale.
Proprio e ancora Ruby sembra essere il punto nevralgico su cui ruota anche questa inchiesta. Perché è lei che ha comprato — sempre in contanti — un viaggio alle Maldive da oltre 60 mila euro, o una moto nuova al fidanzato. E il sospetto resta sempre lo stesso: che all’ospite minorenne del Bunga bunga sia stato riservato un trattamento differente, con maggiori attenzioni da parte di Berlusconi. «Se vuole posso fare la pazza», aveva confessato al telefono intercettato dalla procura, la giovane Ruby, quattro anni fa. Era solo una questione di prezzo: «Perché se lui sparisce, io non mangio», aveva ancora chiarito meglio la ragazza.
RUBY IN MESSICO CON LUCA RISSO
Ieri intanto, sono stati depositati due faldoni di documenti al Tribunale del Riesame, per il ricorso al sequestro presentato dall’avvocato Andrea Buondonno, legale delle altre indagate Iris Berardi e Aris Espinosa. Nei documenti, oltre alle testimonianze delle due ragazze al processo Ruby — ritenute false dall’accusa —, ci sono i versamenti di denaro ottenuti in questi ultimi mesi sempre dall’ex Cavaliere.
Una mole di indizi tali da spingere i magistrati a mostrare una certa sicurezza sulle carte che hanno in mano. Lo si deduce dai 45 avvisi di «proroga indagini» recapitati ai legali dei 45 indagati del Ruby-ter. Il gup Stefania Donadeo, ricorda infatti nel provvedimento come nei «computer, negli smartphone» e negli «ulteriori dispositivi elettronici sequestrati» nel corso delle perquisizioni dello scorso 17 febbraio a carico di 20 ragazze, Ruby compresa, e dell’ex avvocato della marocchina, Luca Giuliante, «sono stati rinvenuti dati di rilievo investigativo la cui mole impone approfondimenti di non poco momento».
BERLUSCONI PER RACCONTARE IN TV IL CASO RUBY
Secondo la proroga, a questo punto appare «indispensabile, ai fini dell’accertamento della verità e nell’interesse della giustizia, la prosecuzione delle indagini medesime». E concludono sottolineando la «doverosa attività di ricerca di ulteriori riscontri ai dati già emersi». Per concludere questo ultimo troncone d’indagine ora, i magistrati milanesi hanno teoricamente tempo fino all’ottobre prossimo. Ma se i risultati delle perizie sui materiali sequestrati saranno pronti nel giro di poche settimane, l’inchiesta si potrebbe dichiarare praticamente conclusa.
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